Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Turismo, nel Bresciano le imprese del settore sono 6mila

in Tendenze/Turismo by

Turismo, sono 41 mila in Lombardia le imprese della vacanza e del divertimento, su 317 mila in Italia, secondo i dati elaborati da Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e da Osservatorio Bit sulle localizzazioni, incluse le sedi decentrate. Le imprese in quasi dieci anni sono cresciute intorno al 40%, del 41% in Lombardia e del 37% in Italia. Nell’ultimo anno continua l’andamento positivo, +4% sia in regione che nel Paese. Business a Milano e area metropolitana da circa 8 miliardi su 11 miliardi in Lombardia e circa 40 miliardi in Italia.A Milano città sono 11 mila le imprese, + 67%, con 90 mila addetti, alberghi e ristoranti sono raddoppiati con la maggiore crescita, che prosegue, nell’anno prima di Expo.

Milano città. Sono 11 mila le imprese nei settori dell’indotto turismo a Milano città con 120 mila addetti. Secondo una elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Osservatorio Bit, le imprese in quasi dieci anni sono cresciute del 67%. Business a Milano e area metropolitana da circa 8 miliardi all’anno. Traina la ristorazione con 6 mila imprese, +99% in circa dieci anni. Bene gli alberghi, 1.572, +113%. Bene musei e biblioteche 76 imprese, +52%. Positivo il dato delle imprese di divertimento, 498, +39%. Crescono anche le attività creative e di intrattenimento, oltre mille imprese, +14%. Agenzie di viaggio a quota 1.237, +12%. Centrali nella crescita gli anni di Expo, dal 2014 al 2015 gli alberghi e alloggi sono cresciuti di 222 imprese e i ristoranti di 495. Il trend positivo continua e nell’ultimo anno ci sono 118 e 370 unità in più.

Lombardia.Sono concentrate a Milano con 16 mila, poi sono 6 mila a Brescia, 4 mila a Bergamo, oltre 2 mila a Varese, Como, Monza. Al primo posto tra le attività preferite del turista in Lombardia, a vedere l’offerta: ristorazione con 25 mila operatori, ospitalità con 7 mila tra alberghi e affittacamere, intrattenimento e divertimento con 5 mila operatori che includono attività creative, cultura, biblioteche, musei, discoteche, quasi 4 mila tra agenzie di viaggio e tour operator.

Italia.Prima in Italia Roma con 29 mila imprese, di cui 7 mila tra alberghi e alloggi, + 5% in un anno e + 55% in dieci anni, seguita da Milano con 16 mila, +5% e +63%, Napoli con 14 mila, +7% e +51% , Torino con 10 mila, Firenze, Bolzano e Venezia con oltre 7 mila. Prima per numero di imprese la ristorazione con 174 mila operatori, ospitalità con 75 mila tra alberghi e affittacamere, intrattenimento e divertimento con 43 mila operatori che includono attività creative, cultura, biblioteche, musei, discoteche, oltre 22 mila tra agenzie di viaggio e tour operator.

 

Dolci, fiori e non solo: il business di San Valentino a Brescia coinvolge 3mila imprese

in Economia/Eventi/Tendenze by
San Valentino

Tra dolci e fiori al via il business di San Valentino. Sono oltre 158 mila le imprese della festa attive in Italia, in crescita del 1,8% in un anno. Si tratta per lo più di ristoranti (121mila), fioristi e negozi di preziosi (rispettivamente circa 14mila e 13 mila).. Sono imprese che danno lavoro a 660mila addetti e nei settori dei regali hanno un business giornaliero di circa 10 milioni in Italia, di cui circa un terzo in Lombardia, pari a circa 3 milioni e circa 1,5 milioni a Milano.

In  Italia Roma è prima con 14.537 imprese (9,2% del totale nazionale) e circa 51mila addetti, seguita da Napoli con 8.448 (5,3% del totale, 26.521 addetti) e Milano con 7.778 (4,9%,  46.760 addetti). Vengono poi Torino con 5.814 imprese, Bari e Salerno con oltre 3.500, e Brescia con quasi 3mila imprese. Tra le prime 20 anche Bergamo (17° posto con 2.101).

In Lombardia sono 21.036 le imprese legate ai festeggiamenti di San Valentino, in crescita del +1,5% in un anno a livello regionale, con Milano, Como e Monza Brianza sopra la media, rispettivamente con crescite del +3,7%, +2,4% e del 2%. Tra le oltre 21mila le imprese lombarde attive nei settori interessati dalla festa degli innamorati, si contano complessivamente 16.510 ristoranti, 1.811 fioristi, 1.726 negozi di preziosi, 342 negozi di torte, dolciumi, confetteria e 647 attività di commercio al dettaglio di articoli da regalo e per fumatori. L’offerta più ampia per gli innamorati si trova a Milano, dove si concentra oltre un terzo degli esercizi (7.784 imprese, 37% lombardo), dove si contano 274 imprese in più rispetto allo scorso anno. Seguono Brescia con 2.959 imprese (14,1% del e regionale) e Bergamo con 2.101 imprese (10% del settore lombardo). Vengono poi Varese (1.676 imprese, 8%) e Monza Brianza (1.277 imprese, 6,1%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro imprese al terzo trimestre 2018.

 

Trasporti eccezionali, l’allarme di Aib: sempre più criticità per le aziende

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Trasporti by

AIB, insieme a Federacciai e Anima, rilancia il proprio grido d’allarme sul tema dei Trasporti Eccezionali (TE): alla crescita delle richieste di TE si accompagna una generale ed esponenziale criticità nelle procedure del rilascio delle stesse per le aziende, oltre che nella regolamentazione normativa del settore. La principale conseguenza è che le merci rischiano di uscire dalle fabbriche con sempre maggiore lentezza, a discapito della competitività delle imprese.

Secondo le elaborazioni di Confindustria su dati della Provincia di Brescia, nel 2018 sono state complessivamente rilasciate 5.445 autorizzazioni TE, divise tra “Singole e Multiple” (1.378, 25,3%), “Periodiche” (2.926, 53,7%) e di altro genere (1.141, 21,0%).

Una recente indagine condotta da Federacciai ha inoltre stimato in 515.235 le tonnellate movimentate con Trasporto Eccezionale nello scorso anno, cifra che si riferisce ai soli spostamenti con origine e destinazione all’interno della provincia.

A questi numeri si accompagnano però una serie di criticità presenti sulle infrastrutture della provincia di Brescia, individuate da Federacciai nelle seguenti:

-Tangenziale Sud di Brescia, Località San Zeno – Cavalcavia n.220 scavalco Autostrada A21;

-Via A. Volta di Brescia – Cavalcavia n.221;

-SS 45Bis – Cavalcavia n.214 Scavalco Autostrada A4;

-Via Serenissima di Brescia, Località Buffalora – Cavalcavia n.220 Scavalco Autostrada A4;

-SP510 Marone-Iseo limitato alle 30 ton al passaggio;

-SS42 – Diversi tra la provincia di Bergamo e la provincia di Brescia;

-SP112 – Località Piamborno Ponte Trobiolo;

-SP EX SS1 – Ponte Fiume Oglio;

-SS 668 – Ponte in località Manerbio;

-SP BS IX – Capriano/Azzano Mella.

Questi assi viari rappresentano solo una piccola parte di tutte le infrastrutture che, in Italia, necessitano di manutenzione per circa 3 miliardi di euro complessivi, a fronte di un calo degli investimenti delle province (strade e scuole): dagli 1,9 miliardi del 2009 agli 0,7 miliardi del 2018 (fonte: Unione Province Italiane)

Il problema non si esaurisce solo con la manutenzione delle opere viarie. Ad essa si aggiungono: la restrizione generalizzata al rilascio delle autorizzazioni a seguito del cedimento del ponte di Annone-Brianza (a tutt’oggi l’unico incidente riguardante un TE su un’infrastruttura già ampiamente oggetto di rilievi critici); nuovi oneri autorizzativi, con spese direttamente a carico del richiedente; la progressiva riduzione dei limiti di carico su un numero sempre crescente di tratti, l’aumento dei costi di trasporto per frazionamento del carico (quando possibile); il ricorso ad altre modalità oppure l’impossibilità di svolgere il trasporto stesso; l’aumento del traffico stradale e relativa congestione.

“Il rischio è più che concreto: la merce spesso non riesce a partire e arrivare a destinazione – commenta Filippo Schittone, Direttore di AIB –. Diviene fondamentale, a questo punto, trovare in tempi estremamente rapidi soluzioni efficaci al problema. Non possiamo permetterci di aspettare ulteriormente: ogni giorno che passa aumenta il rischio che le merci restino bloccate e le aziende non siano in grado di rispettare i tempi di consegna, con il pericolo di perdere mercato e competitività rispetto ai concorrenti internazionali. Ne abbiamo discusso approfonditamente durante il workshop del 25 gennaio scorso proprio in AIB con tutte le altre componenti del Sistema Confindustria  interessate: dalle Territoriali Lombarde a Federacciai, ANIE, ANIMA, AITE, ANCE, Confetra Nord-Est e ASSOANNA.”

ISTANZE DEL MONDO INDUSTRIALE

Tra le istanze avanzate dal mondo industriale, spiccano la necessità di un intervento immediato e risolutivo per una situazione che si sta dilungando, in particolare nel rilascio delle autorizzazioni, che dovranno essere più flessibili in funzione delle diverse esigenze.

Inoltre le parti interessate del Sistema Confindustria chiedono lo studio, insieme a Regione Lombardia e agli Enti gestori, delle reti di soluzioni emergenziali, con percorsi alternativi che nell’immediato diano le possibilità a tali veicoli di circolare in totale sicurezza, maggiore celerità e condivisione nella definizione della normativa dedicata al settore, una manutenzione costante delle infrastrutture, più incentivi alle Province e un coordinamento attivo tra Regioni, Province ed Enti gestori delle strade.

“La sinergia all’interno del sistema confindustriale, come sta avvenendo sul tema dei Trasporti eccezionali, è oggi quanto mai necessaria – chiude Andrea Orlando, Direttore Generale ANIMA Confindustria Meccanica Varia –. Le imprese in questi mesi sono state messe a dura prova a causa di divieti e ritardi autorizzativi su importanti direttrici della rete stradale italiana. La fragilità attuale delle infrastrutture stradali è un ostacolo per alcuni dei nostri comparti associati: in primis la caldareria, rappresentata da Ucc, il sollevamento, rappresentato da Aisem, la cogenerazione, rappresentata da Italcogen, e le turbine, rappresentate da Uct. Il sistema associativo può portare a fattor comune richieste e proposte che siano di supporto all’economia reale del nostro Paese”.

 

Il canvas tecnologico per guidare l’innovazione dell’Impresa 4.0 | INNOVATION CLUB

in Economia/Evidenza/Innovazione by
Canvas

Sfruttando la logica del “pensiero visivo”, il business model canvas (canvas=tela) crea una sorta di linguaggio universale: ciò consente di condividere e semplificare concetti complessi che riguardano il funzionamento dell’azienda, rendendoli comprensibili a tutti.

Il business model canvas può sembrare uno strumento per manager di grandi aziende o per imprenditori di startup innovative d’oltreoceano, ma è in realtà uno strumento ideale per avere una visuale chiara e schematica di un qualsiasi progetto di business, dal nuovo prodotto che vogliamo produrre, alla riapertura della pizzeria sotto casa fino al grande progetto industriale.

Il canvas tecnologico per l’Impresa 4.0 è una rielaborazione del classico Canvas e descrive le aree di impatto delle nuove tecnologie nei processi interni e collaborativi delle aziende.

Ecco una descrizione delle varie voci: 

SMART PRODUCTS

Il prodotto è l’asset principale su cui si fonda il successo della manifattura italiana: oggi le nuove tecnologie permettono di ripensarlo trasformandolo in un sistema che sappia comunicare ed interagire con il cliente e il produttore. Le più importanti tecnologie da utilizzare sono in questo caso l’Internet of Things e l’Intelligenza Artificiale.

Alcuni esempi realizzati di Smart Product sono un “barman robotizzato” sviluppato da una catena retail food in grado di comprendere l’ordine di un cliente e servire il giusto cocktail e un sistema di sensori in grado di monitorare una struttura come un ponte o una galleria autostradale realizzando un sistema di manutenzione predittiva utile per prevenire crolli ed altre problematiche.

CUSTOMER RELATIONSHIPS

La relazione con il cliente deve essere gestita da sistemi digitali che sappiano trasmettere il valore aggiunto dell’azienda nei vari momenti di contatto lungo il percorso di relazione.

Tra i molti casi di successo possiamo citare l’utilizzo della realtà aumentata per comunicare meglio informazioni sui prodotti e creare dinamiche ludiche che mirano a trovare nello spazio fisico un oggetto virtuale e vincere un premio. La realtà aumenta presente in modo nativo in tutti gli smartphone è oggi uno strumento in rapida diffusione. Molto importante è utilizzare strumenti digitali per raccogliere ed analizzare la voice of customer utilizzando ad esempio un sistema di conversazione automatico che chiede al cliente com’è stata l’interazione sul website o nel negozio.

CHANNELS

Per la gestione della filiera di vendita molto importante è garantire l’autenticità di un prodotto e questo è oggi possibile utilizzare la tecnologia Blockchain.

Un esempio realizzato è la certificazione della autenticità di un prodotto lattiero caseario salvando su un sistema Blockchain e quindi rendendo immutabile l’elemento che mostra la verifica definitiva: una risonanza magnetica da cui si determina la composizione organolettica.

CUSTOMER SEGMENTS

Utilizzare tecnologie di analisi dei dati è fondamentale per definire il cluster di appartenenza di un cliente che oggi non è solo un cluster anagrafico bensì psicografico. Bisogna comprendere se un cliente è attratto da un prodotto unico o preferisce acquistare un best seller oppure se preferisce ricevere un’offerta emotiva invece che una storia dettagliata ed approfondita.

Oggi attraverso l’analisi delle modalità di conversazione dei singoli clienti è possibile anche comprendere con quale tipo di colore e in che contesto grafico ogni singolo cliente gradisca sia presentato il medesimo prodotto.

REVENUE STREAM

La gestione della monetizzazione dei propri processi collaborativi può prevedere accanto alla fornitura del prodotto la realizzazione di una dinamica in sottoscrizione che può contribuire a saldare ancora di più il rapporto.

Una realtà che distribuisce prodotti Beauty & Health può fornire questi prodotti  alle famiglie con una dinamica di questo tipo permettendo al consumatore finale di ricevere a consumo il mix di prodotti direttamente a casa sua.

SMART FACTORY

Una factory manifatturiera è molto complessa da condurre e la tecnologie oggi può dare un grande contributo. I parametri da gestire ed analizzare sono numerosi e le interazioni fra di essi estremamente complesse.
L’acquisizione di questi dati è ad oggi possibile, ma è difficile interpretarli. Ancor più complesso, è confrontare i dati di processo e le relative conseguenze, in termini di efficienza di produzione, scarti, resi, extracosti.

È oggi possibile estendere le capacità degli attuali sistemi gestionali che ad oggi costituiscono la spina dorsale aziendale. Occorre dotare questi strumenti di “occhi”, “orecchie”, “mani” e “memoria” (ovvero le modalità di rilevazione, registrazione ed analisi dei parametri di processo critici) per completare il sistema nervoso aziendale, ovvero implementare in maniera fattiva i principi della classica Industria 4.0. Generare un organismo senziente e pensante, Implementando una piattaforma cloud che estrapoli dati di produzione, trasformandoli in informazioni facilmente leggibili.

Possiamo citare molti esempi legati alla tracciatura dei dati sulle linee produttive nei settori Metal & Automotive.

HR 4.0

Numerose tecnologie hanno oggi un forte impatto sulla workforce. Gli strumenti di realtà aumentata ad esempio incrementano la possibilità di interazione fisica dell’operatore con il prodotto grazie allo scambio di informazioni sugli step di manutenzione, alla diagnostica in tempo reale e al monitoraggio degli allarmi di sicurezza.  La virtualizzazione dell’ambiente in cui l’utente opera permette inoltre ai collaboratori esterni un supporto a distanza. Tutto questo migliora la produttività, la precisione e la sicurezza. Inoltre, l’integrazione delle conoscenze pratiche, reali, con il mondo virtuale in 3D offre numerose opportunità in ambito di formazione e simulazione.

Ma le nuove tecnologie impattano anche sui processi di selezione di formazione e sulla promozione del benessere e della salute del lavoratore: approfondisci consultando il progetto HR 4.0.

SUPPLY CHAIN

La Blockchain è una tecnologia che rivoluzione totalmente i rapporti nella Supply Chain per quanto riguarda vari ambiti nel mondo manifatturiero:

> Fornisce strumenti per una gestione efficiente dei crediti all’interno della filiera di fornitura permettendo le transazioni in Bitcoin;

> Permette di realizzare inserire l’elemento dell’autenticità all’interno dei processi di tracciabilità;

> Garantisce l’immutabilità di contratti e documenti con un servizio di Data Room Digitale;

> Rende più veloci i sistemi di e-Procurement migliorando la trasparenza dei sistemi di acquisto.

BIG DATA

Oggi, la maggior parte delle informazioni importanti per un’azienda sono non strutturate, prodotte mediante un crescente numero di documenti, interazioni via call-center, conversazioni nei social media e attraverso la posta elettronica. Anche i sistemi gestionali generano milioni di dati strutturati nei processi interni. Per utilizzare queste informazioni in modo efficace, è necessario utilizzare congiuntamente dati strutturati e non strutturati in modo da poterli interrogare, analizzare e astrarre. Idealmente questo deve avvenire in tempo reale in modo da risolvere nel più breve tempo possibile eventuali problemtiche. Per ridurre la complessità aziendale e svolgere tutte queste attività i sistemi “in memory database” sono la migliore soluzione perché offrono funzionalità per gestire quantità e  qualità e dei dati in modo da poter utilizzarli i dati all’interno e all’esterno dell’organizzazione con una flessibilità mai vista prima.

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Canvas impresa 4.0
Canvas impresa 4.0

Settanta anni di Confartigianato, venerdì evento in Valtrompia

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Valtrompia e Lumezzane/Zone by
Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

La prossima tappa sulla strada per le celebrazioni dei 70 anni di Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale e che culmineranno nell’evento finale in città il prossimo giugno è in calendario a Villa Carcina, venerdì 8 febbraio, a partire dalle ore 18,30, presso Villa Glisenti di via Italia, 68 con il convegno dal titolo: “Valtrompia: il valore artigiano che fa l’impresa di successo”. Interverranno per l’occasione: Massimo Ottelli, presidente della Comunità Montana di Gardone Valtrompia, Gianmaria Giraudini, sindaco di Villa Carcina, Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia e Franco Gussali Beretta della fabbrica Armi Beretta SpA. Si scambieranno opinioni e valutazioni su quale sia il segreto di un’impresa di successo oggi e quali le prospettive per un’area e una manifattura determinante come quello che ha reso celebre in tutto il mondo la Valtrompia. Un territorio dalla profonda e antica connotazione artigiana e imprenditoriale, con le sue numerose imprese artigiane specializzate in particolare nel settore armiero, settore segnato da un continuo sviluppo, in particolare riguardante i fucili da caccia e da tiro sportivo.

“Un’impresa che ha saputo trovare uno spazio riconosciuto nei mercati globali, quale protagonista del made in Italy e del made in Brescia, caratterizzata dalla capacità d’impresa e dal forte valore artigiano che può contare su una maestria senza eguali, creatività e flessibilità che l’ha resa capace di rispondere in tempi rapidi e in modo personalizzato alle esigenze dei clienti e del mercato con prodotti e manufatti di altissima qualità. Un valore artigiano capace di rendersi protagonista di un modo di innovare a forte componente umana e sociale, prima ancora che tecnologica, in cui contano in primo luogo le relazioni con collaboratori, clienti e con il luogo in cui l’impresa si sviluppa”, commenta il presidente di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti.

Costruzioni: su gli acquisti, giù imprese e lavoratori. Massetti: serve fiducia

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Edilizia/Partner/Tendenze by

Il settore delle costruzioni a Brescia stenta a ripartire e continua ad essere l’unico comparto a registrare flessioni di occupazione e di numero di imprese. Ma tra tante ombre, alcune luci accendono i riflettori su di un settore di straordinaria importanza per la nostra provincia: in particolare, come emerge dallo studio realizzato dall’Osservatorio di Confartigianato Lombardia in occasione del Meeting Immobiliare 2019, sono le compravendite di edifici residenziali a segnare al III trimestre 2018 un 5,5% di crescita rispetto allo stesso periodo di una anno prima, ma non solo. Si colgono le occasioni e gli investimenti incentivati per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio e non sono pochi: nella sola provincia di Brescia sono stati mossi 105,3 milioni di euro, su di un totale di 842 milioni in Lombardia. Un investimento per abitante di 83,4 euro, valore più alto rispetto a quello medio nazionale di 60,0 euro/abitante. Una leva, certo. E non è la sola.

«Il mercato delle costruzioni è un motore sempre acceso, ma al minimo, che va alimentato con il carburante della fiducia. Senza una vera ripresa del comparto dell’edilizia non ci potrà essere una vera ripresa, considerando l’impatto che esso ha sull’economia in generale, l’indotto e l’occupazione. Un settore che se cresce fa crescere di conseguenza l’intero ciclo produttivo. Occorre riqualificare il nostro patrimonio edilizio, sia pubblico che privato, residenziale o produttivo. Grazie anche alla politica nazionale delle detrazioni fiscali gli interventi di recupero alimentano la stragrande maggioranza del mercato, un mercato dove la flessibilità le competenze e la vicinanza al cliente delle imprese aritigiane e delle piccole imprese sanno essere vincenti. L’occasione giusta per invitare e far partecipare alle gare d’appalto le piccole imprese è sicuramente offerta dalla misura che va a sostenere investimenti in opere pubbliche di manutenzioni in comuni, anche alla luce della modifica del Codice degli Appalti che ha inalzato la soglia per l’affidamento diretto dei lavori da 40mila a 150mila euro. Occasione giusta per invitare e far partecipare alle gare d’appalto le piccole imprese e le imprese artigiane locali» conferma il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti esprimendo soddisfazione per il piano investimenti previsto dalla Legge di Bilancio 2019 e le risorse assegnate per la realizzazione di interventi su scuole, edifici e strade pubbliche, ripartita sui Comuni con meno di 20mila abitanti, che nella sola provincia di Brescia coinvolge 200 Comuni per un valore di 11,5 milioni di euro.

Imprese

Nel dettaglio dello Studio l’artigianato delle Costruzioni al IV trimestre 2018 a Brescia conta 12.887 imprese, pari al 71,5% delle 18.016 imprese registrate nel settore. Le imprese artigiane bresciane delle Costruzioni al IV trimestre del 2018, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mostrano un calo del -2,4% (-319 imprese), diminuzione più accentuata rispetto al -1,4% registrato al IV trimestre del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016.

Il ‘sistema casa’ a Brescia

Allargando l’analisi al “Sistema Casa” – che oltre al settore delle Costruzioni include le imprese artigiane registrate nei seguenti codici Ateco 162: fabbricazione di prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da intreccio, 233: fabbricazione di materiali da costruzione in terracotta, 235: produzione di cemento, calce e gesso, 236: fabbricazione di prodotti in calcestruzzo, cemento e gesso, 237: taglio, modellatura e finitura di pietre, 251: fabbricazione di elementi da costruzione in metallo, 68: attività immobiliari e 711: attività degli studi di architettura, ingegneria ed altri studi tecnici – si evidenzia che a Brescia nella filiera al VI trimestre 2018 sono registrate 14.390 imprese (-322 imprese la variazione sul 2017) e un’occupazione di 24.420 addetti.

Occupazione

Settore Costruzioni a Brescia occupa circa, tra dipendenti e indipendenti del settore, 40 mila persone, (a tutto il 2017) con una variazione negativa di 3mila addetti rispetto a fine 2016
(-7%). Il peso percentuale dell’occupazione nelle PMI con meno di 50 dipendenti nel settore costruzioni a Brescia è del 90,7%, contro l’84,2% della quota lombarda.

Compravendite edifici residenziali

La dinamica rilevata per le compravendite del settore residenziale lombardo al III trimestre 2018 si conferma positiva (+4,4%) come nei 16 trimestri precedenti. Il valore aggiunto prodotto dalle imprese lombarde del comparto nel lungo periodo (2013-2017) scende di 438 milioni, passando da 15.580 milioni a 15.142 milioni, ma negli ultimi tre anni il trend risulta però in crescita costante: dal 2015 al 2017 ha infatti recuperato 710 milioni di euro, registrando un incremento del +4,9%. A Brescia è persino più positiva la dinamica delle compravendite residenziali facendo segnare, tra il III trim 2018 e lo stesso periodo di un anno prima, il +5,5%.

Recupero ed efficientamento energetico edifici e sistema di incentivazione

Gli incentivi a favore del recupero di edifici, anche da un punto di vista energetico, attiva un circolo virtuoso per il settore delle costruzioni. Considerato che la quota di edifici certificati che rientra in classi energetiche efficienti a Brescia è del 16,7% (in Lombardia è pari al 13,7%) ciò implica che sono oltre l’80 gli edifici tra quelli certificati su cui poter potenzialmente intervenire. Ad oggi i dati relativi agli investimenti incentivati per la riqualificazione energetica degli edifici lombardi ammonta a 842 milioni di euro (22,6% investimenti incentivati a livello nazionale), pari a 84,0 euro/abitante, valore più alto rispetto a quello medio nazionale di 60,0 euro/abitante. A Brescia gli investimenti incentivanti sono stati 105,3 milioni (83,4 euro/abitante).

Fashion, le imprese del settore Moda nel Bresciano sono 4mila

in Abbigliamento/Economia/Partner 2/Tendenze by
Moda a Brescia

Al via la Milan Fashion Week, dal 19 al 25 febbraio. Tra le sedi della manifestazione Palazzo Giureconsulti della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, in piazza Mercanti angolo piazza Duomo. Milano guida in Italia per le circa 2 mila imprese del design. Le imprese della moda nel territorio milanese sono 13.196, stabili rispetto allo scorso anno. Cresce l’export di tessili milanese e supera nei primi nove mesi del 2018 i 5 miliardi in nove mesi, +6% in un anno. Le imprese della moda milanesi danno lavoro a 91 mila addetti su 192 mila in Lombardia e 846 mila nazionali e hanno un giro d’affari che supera i 20 miliardi di euro. La città delle sfilate pesa il 6% del settore italiano in termini di imprese e l’11% per addetti ma oltre il 20% dei ricavi. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati del Registro delle Imprese e Aida – Bureau van Dijk e su dati Istat.

Nella moda traina il design, +2,3% in Italia le 18 mila imprese. Milano prima con 2 mila, +4% in un anno. In Lombardia oltre 4 mila imprese, + 1%.

Lombardia, 34 mila imprese nella moda. Per numero complessivo di imprese Milano domina con 13 mila, seguita da Brescia con quasi 4 mila, Bergamo e Varese con oltre 3 mila. Superano le 2 mila anche Como e Monza e Brianza. Sono 362 a Lodi. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati del registro delle imprese al 2018.

Le imprese della moda in Italia: sono 221 mila, di cui 34 mila in Lombardia, prima regione, seguita da Campania con 32 mila e Toscana con 28 mila. Tra le province prima Napoli con  21 mila (+0,5% in un anno), seguita da Roma con 15 mila e Milano con 13 mila. Vengono poi Firenze, Prato, Bari e Torino.

Lombardia, quasi 34 mila imprese nella moda. Per numero complessivo di imprese Milano domina con 13 mila, seguita da Brescia con quasi 4 mila, Bergamo e Varese con oltre 3 mila. Superano le 2 mila anche Como e Monza e Brianza. Sono 365 a Lodi. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati del registro delle imprese al terzo trimestre 2018.

Le imprese della moda in Italia: sono 222 mila, di cui 34 mila in Lombardia, prima regione, seguita da Campania con 32 mila e Toscana con 28 mila. Tra le province prima Napoli con quasi 21 mila, seguita da Roma con 15 mila e Milano con 13 mila. Vengono poi Firenze, Prato, Bari e Torino. In Italia le imprese maschili pesano nel settore moda per il 58%.

Export lombardo di moda nel mondo: sfiora i 10 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2018, +3,6% rispetto all’anno precedente, una crescita superiore a quella italiana (+2,3%). Rappresenta un quarto del totale italiano che è di 39 miliardi. Milano leader in Lombardia e in Italia per export: con un valore di 5,2 miliardi nei primi nove mesi, +6,4% rispetto allo scorso anno. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Istat. In Lombardia seguono Como con 1,1 miliardi, Bergamo con quasi 756 milioni, Varese con 704 milioni (+3%) e Mantova con 665 milioni. In fote crescita Lodi che passa da 40 a 59 milioni +47,1% e Pavia da 147 a 178 milioni, +21,1%. In crescita anche Cremona (+5,1%). Gli Stati Uniti diventano nel 2018 il maggior partner per l’export lombardo con 979 milioni, +11,2%. Seguono Francia con 911 milioni, Hong Kong con 818, Cina con 713 (+13,6%) e Germania con 652. Crescita a due cifre anche per Austria (+21,9%), Croazia (+21,4%), Canada (+17,3%), Emirati Arabi Uniti (+16,7%) e Giappone (+14,1%).

Competere ed ottenere la fiducia dei clienti attraverso la Customer Experience | INNOVATION CLUB

in Economia/Evidenza by
Customer experience

CHE COS’E’ LA CUSTOMER EXPERIENCE ?

La Customer Experience è la somma di tutte le esperienze che un Cliente vive con un fornitore di beni e servizi, lungo l’intera durata del loro rapporto. Rappresenta, di fatto, la capacità di un’Azienda di leggere e comprendere la componente emozionale dei propri Clienti e porre in atto azioni che possano soddisfarli.

Con la progressiva trasformazione di beni e servizi in commodity, la Customer Experience rappresenta ormai un elemento differenziante di fondamentale importanza per le Aziende. Il passaparola tra i Clienti scaturisce da un’esperienza di contatto positiva con ritorni in termini di aumento dei ricavi. Le Aziende che conseguono risultati migliori sul mercato mostrano valori di Customer Experience elevati, segno evidente dei vantaggi anche economici che questa disciplina porta alle Aziende. Lo strumento principale per studiare e comprendere le interazioni che il Cliente ha con l’Azienda è la mappa della “Customer Journey”, ovvero la rappresentazione visuale e la schematizzazione dei punti di contatto tra Cliente e Azienda lungo tutte le fasi del percorso di interazione tra i due.

Tre concetti fondamentali sono associati alla customer experience:

> Touchpoint (punto di contatto): il touchpoint può essere un sito, un negozio, una fiera o qualsiasi altro luogo o evento in cui si entra in contatto con il cliente.

> Moment of truth (momento della verità): il MOT è qualsiasi occasione in cui il cliente interagisce o è esposto agli output dell’azienda e conduce al formarsi di un’impressione sulla stessa. Sono i momenti in cui i clienti si formano un’idea positiva o negativa dell’azienda.

> Engagement (coinvolgimento): è un termine diventato molto in uso ultimamente e in questo contesto può essere definito come la risposta emozionale e razionale di un cliente alla customer experience. Riuscire a creare una connessione con i propri clienti è una grande sfida del business moderno.

LA CUSTOMER EXPERIENCE NEL 2019

La customer experience oggi non può essere più una conseguenza casuale dei processi di business, ma deve essere pianificata, ed è essa stessa che li determina. L’approccio moderno deve partire dal cliente e non dal prodotto, ed intorno ad esso costruire una strategia di gestione della relazione con esso.

Il primo elemento che emerge, guardando all’andamento del mercato globale, e in particolare USA, è lo spostamento delle abitudini di acquisto. Piuttosto che svolgersi in determinati periodi dell’anno (in occasione delle festività o nel periodo dei saldi), oggi lo shopping si distribuisce con omogeneità lungo tutto l’anno solare. Le persone hanno progressivamente trasformato un comportamento occasionale in un’abitudine consolidata, inserendolo nella propria routine quotidiana, settimanale o mensile, al pari di una qualsiasi altra attività.

Diventa così imperante la necessità per le aziende di essere sempre disponibili e facilmente accessibili. Sono gli utenti stessi a comunicare attraverso il proprio comportamento di non essere più disposti a tollerare disguidi, imprecisioni o difficoltà, per raggiungere il proprio scopo.

Anche il rapporto tra le forze in gioco è cambiato: il cliente è consapevole di essere il centro gravitazionale dell’universo aziendale e di avere il potere di condizionarne scelte ed equilibri. Questa consapevolezza è riscontrabile anche in aspetti nuovi e imprevedibili, ma più che mai fondamentali: così, per esempio, è cambiato l’utilizzo dei motori di ricerca, strumento primario di informazione, consultazione e apprendimento.

Se qualche anno fa la ricerca era basata su singole parole, oggi si svolge in modo più naturale. Da singole keyword si è passati a una formulazione di tipo conversazionale, in cui l’utente pone domande, semplici o complesse, e il motore di ricerca risponde offrendo il contenuto più coerente con la richiesta dell’utente.

In questi termini le aziende dovrebbero riconsiderare la propria attività di ottimizzazione per i motori di ricerca, aggiornando pagine, contenuti e keyword per rispondere ai nuovi, personalissimi, bisogni della propria clientela.

Per quanto riguarda i trend tecnologici, troviamo una sempre maggiore confidenza nella possibilità di introdurre nella nostra vita strumenti dotati di Intelligenza Artificiale. Nonostante una leggera reticenza, umanamente comprensibile, emerge chiaramente la scelta di affidare lo svolgimento di funzioni sempre più complesse e personali a strumenti programmati per operare in completa autonomia. Così, uno dei prodotti maggiormente acquistati quest’anno, soprattutto negli ultimi mesi del 2018, è stato lo smart speaker. Si tratta di un dispositivo che interagisce con l’utente interamente a livello vocale e che può esaudire richieste molto varie.

CONVERSAZIONI DIRETTE E PERSONALIZZATE

In tal senso le aziende che offrono servizi tecnologici per le conversazioni sul mercato dirette e personalizzate.

“Oggi i principali canali su cui le aziende investono sono legati a Google Facebook e Amazon Media. Instagram è il social in maggiore crescita” dice Davide Corna CEO di Valeo Studio “Per convertire i contatti in lead molte aziende chiedono di realizzare concorsi ed iniziative ludiche” .Per realizzare un concorso a premi sui social network e sul web occorre prestare attenzione al D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430  del Ministero dello Sviluppo Economico che contengono le indicazioni e interpretazioni dell’ente di controllo:

> Il server su cui è appoggiata l’iniziativa deve essere in Italia o bisogna lavorare solo con il Mirroring;

> Il social network deve associarsi;

> Risulta necessario periziare tecnicamente il sistema software che viene utilizzato”.

Neosperience è una PMI innovativa attiva in Italia ed all’Estero del digitale attraverso Neosperience Cloud, piattaforma integrata che permette alle aziende di offrire ai loro clienti un’esperienza digitale personalizzata, partendo da un’analisi fondata sulla psicologia cognitiva, sociale e comportamentale, per coinvolgere e fidelizzare gli utenti e contribuire così alla crescita di valore dei brand.

Grazie all’Intelligenza Artificiale di Neosperience Cloud ad esempio un’azienda può valutare l’impatto delle immagini dei prodotti, scegliendo le più efficaci. Questi algoritmi sono stati creati ottimizzano il lavoro di una ricerca effettuato con 10.000 persone che permettono di fornire un campione statistico valido per questa ragione riesce a definire la memorabilità delle immagini attraverso un punteggio. Oltre a questo si è in grado di comprendere se in quelle immagini il prodotto è correttamente mostrato. Il sistema riesce a prevedere infatti anche dove lo sguardo all’interno dell’immagine si andrà a posare perché ha studiato i meccanismi di “fissazione dello sguardo”.

Var-One, Master Var SAP, principale Centro di Competenza SAP Business One in Europa organizza per i suoi clienti e partner un seminario il 6 Febbraio alle ore 12.00

per approfondire i temi principali legati alla Customer Experience:

> Raccolta e gestione integrata dei dati e delle informazioni sui clienti come base fondamentale per garantire esperienze personalizzate e rilevanti;

> Come avere una visione a 360 gradi dei clienti in ogni punto di interazione e di contatto con il brand;

Come personalizzare, automatizzare e lanciare campagne multicanale e omnicanale.

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Montichiari, al via la Fiera agricola zootecnica italiana

in Agricoltura e allevamento/Economia/Eventi/Fiere by
Mucche, foto da Pixabay

Otto padiglioni, 40.000 metri quadrati coperti, oltre 450 espositori e allevatori presenti. Sono questi numeri della 91ª Fiera agricola zootecnica italiana (Fazi), in programma a Montichiari dall’1 al 3 febbraio, che vedrà la presenza anche del ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio.

“Siamo alla vigilia di una rassegna in grado di richiamare migliaia di visitatori qualificati, grazie a una formula trasversale, che propone soluzioni innovative per l’agricoltura del futuro negli ambiti della meccanizzazione, dell’agricoltura e della zootecnia di precisione, dell’allevamento, delle energie rinnovabili, della forestazione, coniugando qualità e spettacolo, approfondimenti, dibattiti, mostre bovine e cunicole di altissimo profilo”, dichiara il presidente del Centro Fiera di Montichiari, Germano Giancarli.

Quest’anno, in particolare, “torneranno i grandi appuntamenti sul ring zootecnico, per quanto attiene i bovini da latte, con il 18º Dairy Show Open Holstein, la 51ª Mostra nazionale della razza Bruna, la 1ª Mostra nazionale del Registro anagrafico delle specie cunicole, oltre all’esposizione avicola e dei cavalli Haflinger, a dimostrazione che il polo fieristico di Montichiari è uno dei più prestigiosi per la zootecnia, grazie anche al valore aggiunto che il settore rappresenta per l’economia del territorio”, afferma il direttore del Centro Fiera, Ezio Zorzi.

C’è molta attesa per il 18º Dairy Show Open Holstein, evento internazionale dedicato alla razza Frisona, promosso dalle Associazioni regionali degli allevatori della Lombardia (Aral) e del Veneto (Arav), in collaborazione con l’Associazione nazionale allevatori di frisona italiana (Anafi) e l’Associazione italiana allevatori (Aia). In base ai risultati del concorso, in particolare, saranno selezionate le candidate al confronto europeo di Libramont, in Belgio, il 12 e 13 aprile.

Venerdì 1 febbraio, a partire dalle ore 10, sono previsti i primi appuntamenti con la gara di giudizio fra istituti agrari, mentre la finalissima è prevista per domenica 3 febbraio.

Il Centro Fiera di Montichiari ospiterà per la Fiera Agricola Zootecnica Italiana anche la 51ª Mostra nazionale del libro genealogico della Bruna, una razza particolarmente vocata all’allevamento, grazie alla spiccata capacità di adattamento ai più diversi contesti agricoli e a rese alla caseificazione molto superiori alla media.

Gli animali della Bruna saranno sul ring già da venerdì 1 febbraio per la gara di giudizio morfologico riservata agli istituti agrari. Sabato 2 febbraio, invece, il clou della Mostra nazionale nelle diverse categorie, con la finalissima prevista nel pomeriggio.

Debutta a Montichiari la prima Mostra nazionale del Registro Anagrafico della specie cunicole. L’evento è promosso dall’Associazione nazionale coniglicoltori italiani, che vedrà la partecipazione di allevatori iscritti al Registro Anagrafico provenienti da tutta Italia.

La rassegna agricola di Montichiari sarà anche l’occasione (domenica 3 febbraio) per presentare i primi risultati delle nuove attività del Programma di sviluppo rurale nazionale, dei nuovi programmi informatizzati per tutti gli allevatori iscritti al registro anagrafico della specie cunicola e per illustrare il tema delle mostre e delle patologie degli animali con il professor Lavazza dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia ed Emilia-Romagna.

Ricco anche il programma di convegni della 91ª edizione della Fazi. “Le produzioni zootecniche, il benessere animale, la tutela dell’ambiente, la sostenibilità e i costi di produzione sono i grandi temi di fondo di un panorama convegnistico molto qualificato –spiega Zorzi – che quest’anno pone l’attenzione anche sugli aspetti cari ai consumatori, come l’etichettatura, il Made in Italy e i benefici nutrizionali”. Il riferimento è al convegno di sabato 2 febbraio (ore 14:30, Sala 1, 2° piano ingresso centrale), dedicato appunto al tema “Consumi, abitudini alimentari e benefici del latte: la difesa del Made in Italy”, promosso da Coldiretti Brescia, al quale prenderanno parte il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, Giorgio Calabrese (medico nutrizionista), Nicola Bertinelli (presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano), Stefano Berni (direttore del Consorzio del Grana Padano), Fabio Rolfi (assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia), con le conclusioni del presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini.

L’inaugurazione ufficiale della FAZI è prevista per sabato 2 febbraio alle ore 11.

P DAIRY SHOW: L’EVENTO INTERNAZIONALE DELLA RAZZA FRISONA

Come da tradizione, la Fiera Agricola Zootecnica Italiana di Montichiari ospita il Dairy Show, 18th European Open Holstein Show, appuntamento internazionale dedicato alla razza Frisona, promosso da ARAL (Associazione Regionale Allevatori Lombardia) e ARAV (Associazione Regionale Allevatori Veneto), in collaborazione con ANAFI (Associazione Nazionale Allevatori Frisona Italiana) e AIA (Associazione Italiana Allevatori). Durante la mostra, a conferma della levatura internazionale dell’appuntamento di Montichiari, verranno selezionati i migliori soggetti che parteciperanno al confronto europeo previsto ad aprile 2019 a Libramont in Belgio, uno dei più qualificati appuntamenti europei del settore. Le selezioni del Dairy Show culmineranno nella giornata di domenica 3 febbraio, con la premiazione della campionessa della mostra.

P BRUNA2019: IL LIBRO GENEALOGICO IN MOSTRA

La FAZI 2019 ospita la Bruna2019, 51ª Mostra nazionale del Libro genealogico della razza Bruna, promossa da ANARB (Associazione Nazionale Allevatori Razza Bruna). La Bruna italiana è una razza che, oltre alla grande capacità di adattamento ai più svariati contesti agricoli, garantisce produzioni di latte di notevole qualità che, grazie a rese alla caseificazione nettamente superiori alla media, è particolarmente ricercato nella produzione di formaggi tipici. Bruna2019 si concluderà sabato 2 febbraio con la premiazione della campionessa della mostra.

P REGISTRO ANAGRAFICO DELLA SPECIE CUNICOLA: LA MOSTRA DI ANCI

Altro evento tra i più attesi nell’edizione 2019 della FAZI è la 1ª Mostra nazionale di Registro Anagrafico della specie cunicola, promossa dall’ANCI Associazione Nazionale Coniglitori Italiani, che vedrà la partecipazione di allevatori iscritti al registro anagrafico provenienti da tutto il territorio nazionale.

Il Registro Anagrafico della specie cunicola rappresenta lo strumento per la conservazione e la salvaguardia delle razze cunicole allevate sul territorio nazionale. L’obiettivo principale è quello di mantenere lo standard morfologico e la variabilità genetica, nell’ottica di una sempre maggiore valorizzazione economica.

Le Mostre ufficiali di Registro Anagrafico costituiscon un importante momento di confronto tra allevatori e una preziosa occasione di scambio del patrimonio genetico. L’appuntamento in programma in occasione della FAZI 2019 di Montichiari è uno dei più attesi e si annuncia ricco di spunti per gli allevatori del sistema.

P CAVALLO HAFLINGER IN ESPOSIZIONE

Il programma di eventi zootecnici della FAZI completato dalle mostre equine che, per la gioia degli appassionati, saranno dedicate al cavallo Haflinger. Nel padiglione degli eventi zootecnici, troverà spazio anche la tradizionale mostra avicola.

P CONVEGNI SPECIALIZZATI PER APPROFONDIRE TEMI CHIAVE PER IL SETTORE

La FAZI si conferma, inoltre, un appuntamento di grande interesse per la proposta legata alla convegnistica specializzata, con seminari, workshop e conferenze a cura, tra gli altri, di Coldiretti, Unione Provinciale Agricoltori, Edagricole, AIA (Associazione Italiana Allevatori), ANAFI (Associazione Nazionale Allevatori Frisona Italiana) e ANCI (Associazione Nazionale Coniglitori Italiani). La giornata di venerdì 1 febbraio si aprirà con il convegno promosso a partire dalle 9.00, in Sala 4, da Confagricoltura Brescia – Unione Provinciale Agricoltori. Alle 9.30, in Sala Pedini, ANAFI (Associazione Nazionale Allevatori Razza Frisona Italiana) proporrà il convegno dal titolo “Una Frisona sostenibile per la realtà italiana“. Il tema del benessere animale sarà al centro del seminario proposto alle ore 10.00 in Sala Scalvini dal titolo “Suini. Taglio della coda, la parola agli allevatori”.

Nel pomeriggio, a partire dalla ore 14.00, in Sala Scalvini entrerà nel vivo la tavola rotonda promossa da Coldiretti Brescia, in collaborazione con Informatore Zootecnico, dal titolo “Costi di produzione del latte: i valori per quintale registrati in azienda“.

La giornata di sabato si aprirà con il convegno promosso in Sala 4, alle ore 9.00, da ARAL (Associazione Regionale Allevatori Lombardia). Alle ore 10.00, in Sala Scalvini, AIA (Associazione Allevatori Italiani) presenterà il seminario dal titolo “Mastite e riduzione dei farmaci: nuovi approcci ad un problema“. Alle 14.30, in Sala 2, Coldiretti proporrà il convegno dal titolo “Consumi, abitudini alimentari e benefici del latte: la difesa del Made in Italy“. È programmato per domenica, invece, l’incontro con gli allevatori promosso da ANCI (Associazione Nazionale Coniglitori Italiani) in occasione della Mostra nazionale di Registro anagrafico della razza cunicola.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con la FAZI (1-3 febbraio) Montichiari capitale italiana del latte

 

Settore in salute, buone prospettive per il 2019.

Brescia leader nazionale per volumi

 

 

(Montichiari, 30 gennaio 2019) Con la 91ª Fiera Agricola Zootecnica Italiana, Montichiari diventa la capitale italiana del latte nel weekend da venerdì 1 a domenica 3 febbraio.

Un appuntamento che mette (anche) il latte al centro di una rassegna in grado di calamitare circa 40.000 visitatori professionali in tre giorni e che porta in vetrina tutte le novità legate alla zootecnia, al benessere animale, all’agricoltura di precisione, alla meccanica agricola, alle fonti rinnovabili. Anche la sostenibilità ambientale, economica, occupazionale sono fra i temi al centro del dibattito, insieme al miglioramento genetico delle bovine, alla promozione del Made in Italy e all’internazionalizzazione delle grandi produzioni dell’agroalimentare.

Il latte: Brescia leader in Italia. Con una produzione di latte che nel 2017 ha raggiunto 1.398.864 tonnellate (fonte: Clal.it), la provincia di Brescia è la prima realtà in Italia per quantitativi prodotti. Una leadership incontrastata anche nel 2018. Le consegne di latte fra gennaio e novembre dello scorso anno, infatti, hanno raggiunto 1.310.383 tonnellate, in crescita del 2,45% rispetto allo stesso periodo del 2017. Alle sue spalle, i vertici di quello che è conosciuto come il “Triangolo d’oro” del latte: Cremona (1.193.157 tonnellate fra gennaio e novembre 2018, +2,39% su base tendenziale) e Mantova (904.906 tons, +1,77% rispetto ai primi 11 mesi del 2017).

La Lombardia si conferma il motore della produzione lattiero casearia italiana, con 4.777.656 tonnellate consegnate fra gennaio e novembre 2018, in crescita del 2,18% rispetto allo stesso periodo del 2017.

I prezzi. In questa fase, il mercato sta sorridendo ai produttori. Secondo le rilevazioni di Clal.it, portale di riferimento per il settore lattiero caseario, le quotazioni del latte spot (cioè in cisterna, non soggetto a contratti di conferimento di durata superiore ai tre mesi) di lunedì 28 gennaio in Borsa merci a Milano hanno toccato i 43 €/100 kg, in crescita dello 0,58% rispetto alla quotazione precedente e, addirittura, il 23,74% in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Verona, altra piazza di riferimento per le quotazioni del latte a livello nazionale, ha confermato il prezzo di 23,25 euro per 100 chilogrammi.

Secondo gli analisti di Clal.it, le prospettive di mercato rimangono favorevoli, grazie a un sostanziale equilibrio tra produzioni e domanda. I principali paesi esportatori di formaggi, polveri e burro (Argentina, Australia, Bielorussia, Cile, Nuova Zelanda, Ucraina, Ue-28, Usa, Uruguay) hanno prodotto fra gennaio e novembre 2018 l’1,1% in più di latte rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con l’Unione europea che si conferma il primo produttore mondiale con 144.782.000 tonnellate prodotte nei primi 11 mesi del 2018. Alle sue spalle gli Stati Uniti, con 90.445.000 tonnellate di latte (+1 per cento).

Le prospettive di mercato. Per il futuro, l’andamento dei prezzi del latte in Italia dipendeva molto dall’andamento delle consegne. Qualora i produttori europei mantenessero l’equilibrio fra domanda e offerta di materia prima, la risposta dei mercati continuerebbe ad essere positiva.

Il Grana Padano. Ottimismo anche in casa del Grana Padano, il formaggio a Denominazione di origine protetta più consumato al mondo.

Per il direttore generale del consorzio di tutela, Stefano Berni, “il Grana Padano sta attraversando una fase di prezzo molto positiva, grazie anche ai consumi rilevanti, che sono cresciuti in tutti i segmenti: estero, Italia, retail, famiglie e ristorazione”.

“A fronte di una situazione così positiva – prosegue – è probabile che riprenda un incremento della produzione di formaggio e, con ogni probabilità, non c’è la previsione che rimanga per lunghissimo tempo un prezzo così elevato né del Grana Padano né del Parmigiano Reggiano. Tuttavia, vista la scarsità delle scorte del Grana Padano, siamo ottimisti. Sono convinto che ci aspettino tra gennaio e dicembre 2019 dei mesi soddisfacenti, migliori della media del 2018, anno che si è raddrizzato per lo sprint che si è verificato tra ottobre e dicembre”.

I convegni. È ricco il programma di convegni legati alla zootecnia da latte. Si parte venerdì 1 febbraio (ore 9:30, Sala Pedini, 2° piano, ingresso centrale) con il convegno “Una Frisona sostenibile per la realtà italiana”, promosso dall’Associazione Nazionale Allevatori Razza Frisona Italiana (Anafi). L’apertura dei lavori è affidata a Fortunato Trezzi, presidente di Anafi. Raffaella Finocchiaro dell’Ufficio Ricerca & Sviluppo di Anafi parlerà degli sviluppi del progetto Latteco; Eileen Wall dello Scotland’s Rural College si concentrerà sui cambiamenti climatici e l’impatto sulla selezione bovina. Giulio Visentin dell’Ufficio Ricerca & Sviluppo di Anafi illustrerà l’aggiornamento dell’indice di fertilità. Focus anche sulla selezione per i consorzi di tutela, a cura del Consorzio del Parmigiano Reggiano, e sui nuovi servizi di Anafi offerti via web, presentati da Maurizio Marusi dell’Associazione. Modera il convegno Giorgio Burchiellaro, direttore di Anafi.

“Costi di produzione del latte: i valori per quintale” sotto la lente di Coldiretti Brescia, nel convegno organizzato in collaborazione con l’Informatore Zootecnico. Appuntamento venerdì 1 febbraio (ore 14, Sala Scalvini, 1° piano, ingresso centrale). Dopo l’analisi di mercato del prof. Daniele Rama dell’Università Cattolica di Piacenza, si confronteranno cinque allevatori: Elena Francinelli di Vobarno, Giovanni Martinelli di Borgo San Giacomo, Giuseppe Ruggeri di Verolavecchia, Enrico Bettoni di Torbole Casaglia, Michele Saetti di Lonato del Garda. Le conclusioni sono affidate a Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti.

Sabato 2 febbraio alle ore 9 (Sala 4, 2° piano, ingresso centrale), l’Associazione regionale degli allevatori della Lombardia illustrerà, nell’ambito delle “Gestioni ambientali nella moderna azienda agrozootecnica”, i primi risultati dei Progetti Life ARIMEDA e Life DOP, progetti finanziati dall’Unione europea finalizzati alla riduzione delle emissioni e all’aumento dell’efficienza nelle stalle.

Sempre Sabato 2 febbraio (ore 10, Sala Scalvini, 1° piano, ingresso centrale), evento su “Mastite e riduzione dei farmaci: nuovi approcci ad un problema”, promosso dall’Associazione italiana allevatori (Aia). Relatori di alto profilo per il convegno moderato da Roberto Maddè, direttore generale dell’Aia. Fra gli interventi, Roberto Nocentini, presidente Aia, Paolo Moroni della Cornell University of Itacha (New York) con L’asciutta selettiva nella bovina da latte; Riccardo Negrini, direttore tecnico Aia, presenterà i dati dei controlli funzionali. I servizi delle Associazioni regionali allevatori saranno illustrati da Daniele Giaccone (Ara Piemonte) e Lucio Zanini (Ara Lombardia). Il prof. Alfonso Zecconi dell’Università di Milano affronterà il tema della sostenibilità degli allevamenti e dell’innovazione necessaria per raggiungere tale obiettivo. Conclusioni di Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti.

Coldiretti Brescia organizzerà, sabato 2 febbraio alle 14:30 (Sala 1, 2° piano, ingresso centrale) il convegno su “Consumi, abitudini alimentari e benefici del latte: la difesa del Made in Italy”. Interverranno all’evento Giorgio Calabrese, medico nutrizionista, Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Stefano Berni, direttore del Consorzio del Grana Padano, Gianpiero Calzolari, presidente del gruppo Granarolo, Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche agricole.

Le conclusioni sono affidate a Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti. Modera l’incontro Gianluca Lelli, capo area economica di Coldiretti.

Inaugurazione Fazi. L’inaugurazione ufficiale della Fazi è prevista per sabato 2 febbraio alle ore 11.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In 10 anni in Lombardia superfici di mais crollate del 45,1%, -39,1% in Italia

 

Mais sotto la lente alla 91ª edizione della Fazi di Montichiari (1-3 febbraio)

 

 

(Montichiari, 30 gennaio 2019) Nel giro di 10 anni la Lombardia ha perso il 45,1% delle superfici coltivate a mais, passando da 253.741 ettari del 2008 a 139.530 ettari del 2018. Calcolatrice alla mano, significa che si sono persi in un decennio 114.211 ettari coltivati a mais, con una produzione che è passata da 29,4 milioni di quintali a 15,6 milioni di quintali (-47 per cento).

Altrettanto significativo il calo a livello nazionale. Nel 2008 l’Italia coltivava 991.524 ettari di mais con una produzione complessiva di 97,9 milioni di quintali. Nel 2018 i numeri evidenziano una superficie di 614.314 ettari e una quantità di mais di 62,6 milioni di quintali. In pratica, superfici ridotte del 39,1% e produzioni contratte del 36,1 per cento.

Lo rileva si dati Agri Istat la Fiera agricola zootecnica italiana (Fazi) di Montichiari, alla vigilia della sua 91ª edizione, in programma al Centro Fiera da venerdì 1 a domenica 3 febbraio. “Una manifestazione di riferimento per il mondo agricolo, con eventi di richiamo internazionale come il 18º Dairy Show Open Holstein – dichiara il presidente del Centro Fiera di Montichiari, Germano Giancarli -. A qualificare l’edizione 2019 della manifestazione, poi, ci sarà la 51ª Mostra nazionale della razza Bruna, la 1ª Mostra nazionale del Registro anagrafico delle specie cunicole, oltre all’esposizione avicola e dei cavalli Haflinger”.

Grande zootecnia, dunque, che necessita di “carburante”. Il mais è uno di questi e lo scenario è quello di una contrazione delle produzioni, con aumento dell’import. In parte per l’andamento di mercato, che in questi anni ha scarsamente sorriso ai maiscoltori e in parte per i costi di produzione crescenti e per il problema delle aflatossine, la cui genesi è collegata a situazioni meteo-climatiche non propriamente sconosciute alla Pianura padana.

In 10 anni superfici rivoluzionate in Lombardia. Il calo delle superfici coltivate a mais in Lombardia ha anche rivoluzionato la classifica delle province. Se nel 2008 Cremona era la regina della regione, con 61.000 ettari destinati al mais, seguita da Brescia (51.096 ha) e Mantova (50.500 ha), dieci anni dopo il primato spetta a Brescia con 33.726 ettari, seguita da Mantova (26.000 ha) e da Cremona, crollata a 22.088 ettari.

Il convegno. Di “Mais e cerealicoltura per la zootecnia: attualità e prospettive” se ne parlerà venerdì 1 febbraio alla Fazi, grazie al convegno promosso da Confagricoltura Brescia in collaborazione con Ismea – Crea (ore 9, Sala 4, 2° piano, ingresso centrale).

Dopo i saluti di Mario Fraccaro, sindaco di Montichiari, e di Claudia Carzeri, consigliere regionale componente della commissione Agricoltura, e l’introduzione di Gabriele Trebeschi, direttore di Confagricoltura Brescia, interverranno Nikolas Mitroulias, responsabile di Climate Italia (“Coltiviamo i dati: come l’agricoltura digitale può aiutare la filiera”) e Michela Alfieri del Crea – Unità di ricerca sulla maiscoltura di Bergamo (Approfondimento sull’insilato di mais). Seguirà una tavola rotonda, moderata dal giornalista economico Guido Lombardi, sul tema “Fare mais in Italia”. Ne discuteranno Cesare Soldi dell’Associazione Maiscoltori Italiani, Roberto Milletti responsabile Unità Analisi e Informazione di Ismea, Fausto Nodari della Sezione economica Mais di Confagricoltura Brescia e il presidente di Confagricoltura Brescia, Giovanni Garbelli.

EVENTI ZOOTECNICI

Come da tradizione, la Fiera Agricola Zootecnica Italiana di Montichiari ospita il Dairy Show, 18th European Open Holstein Show, appuntamento internazionale dedicato alla razza Frisona, promosso da ARAL (Associazione Regionale Allevatori Lombardia) e ARAV (Associazione Regionale Allevatori Veneto), in collaborazione con ANAFI (Associazione Nazionale Allevatori Frisona Italiana) e AIA (Associazione Italiana Allevatori).

Nell’edizione 2019 verranno selezionate le candidate al confronto europeo Libramont (Belgio) 2019.

PROGRAMMA

Venerdì 1 febbraio 2019

Ore 10.00 – Gara di giudizio fra Istituti Agrari

Ore 10.00 – Gara di tolettatura Junior Show

Ore 14.00 – Giudizio sulla tolettatura Junior Show

A seguire:

Gara di conduzione e Gara di giudizio fra Dairy Club

Sabato 2 febbraio 2019

DAIRY SHOW

Esposizione animali

Domenica 3 febbraio 2019

DAIRY SHOW

Ore 9.30 – Valutazione giovani animali, congiuntamente ai soggetti dello Junior Show

A seguire:

Finale e premiazioni Junior Show

Finale e premiazioni manze Dairy Show

Ore 13.30 – Valutazioni vacche in latte

Ore 17.00 – Finale Mostra e premiazioni

EVENTI ZOOTECNICI

BRUNA2019: LA 51a MOSTRA NAZIONALE DEL LIBRO GENEALOGICO DELLA RAZZA BRUNA

L’appuntamento nazionale per gli allevatori della razza Bruna italiana avrà luogo nei prossimi giorni a Montichiari (Brescia), dal 1 al 3 Febbraio, nell’ambito della 91a Fiera Agricola Zootecnica Italiana.

Giunta alla 51° edizione, la Mostra nazionale del Libro genealogico della razza Bruna è organizzata da Anarb (Associazione nazionale allevatori bovini della razza Bruna) in collaborazione con il Centro Fiera del Garda.

Al confronto nazionale è prevista la partecipazione di oltre 180 soggetti – una sessantina gli espositori – provenienti da Bari, Belluno, Bergamo, Brescia, Lecco, Padova, Parma, Sondrio, Taranto, Trento, Treviso, Verbania e Verona.

Il giudice designato per le valutazioni di Bruna2019, l’ispettore di razza Alcide Patelli, causa infortunio sarà sostituito dall’esperto nazionale Daniele Galbardi, allevatore della provincia di Brescia. I dieci anni di attività, Galbardi ha valutato più di 50.000 bovine e ha giudicato un centinaio di mostre, di cui una nazionale e una all’estero.

A Montichiari Galbardi sarà coadiuvato dal bolzanino Daniel Gasser, esperto nazionale della razza Bruna.

Tra i numerosi riconoscimenti in palio, il “Premio Biodiversità” verrà assegnato al soggetto in concorso con il più basso valore di consanguineità.

La salvaguardia della biodiversità di razze e specie, unitamente al benessere animale – il regolamento ‘codice etico’ di Bruna2019 favorisce le buone pratiche di gestione zootecnica in ottemperanza alle normative vigenti – e al contenimento dell’impatto ambientale nelle produzioni zootecniche, sono, infatti, gli ambiti di azione del progetto europeo “Le razze bovine da latte per la definizione di modelli selettivi sostenibili”, acronimo LATTeco.

Nell’ambito di Bruna2019 è altresì in programma la 14ª Mostra nazionale del Bruna junior club, con concorsi di toelettatura, conduzione e giudizio morfologico. Prevista inoltre, per il pomeriggio di sabato 2 febbraio, la premiazione del 2° Concorso nazionale formaggi disolabruna®-Onaf.

Le singole tappe della manifestazione potranno essere seguite sulla pagina Anarb di Facebook e sul sito anarb.it.

Le bovine della razza Bruna registrano una percentuale media nazionale della caseina pari al 2,86%, con una k-caseina BB – la variante proteica del latte atta alla caseificazione – pari a 85,2%. Il genotipo della Beta caseina A2A2, indicato favorevole per la salute umana da recenti studi scientifici, nelle femmine brune viventi è pari al 67%, con una produzione di latte complessiva – media nazionale – pari a 7.425 kg con il 4,05% di grasso e il 3,59% di proteina. La razza Bruna si distingue nel panorama bovino italiano per la combinazione ottimale tra qualità e quantità del latte prodotto per singola lattazione, per la naturale vocazione alla trasformazione casearia, per funzionalità e longevità.

PROGRAMMA

Venerdì 1 Febbraio

Apertura della manifestazione al pubblico

Concorso di giudizio morfologico per studenti scuole d’agricoltura

Concorsi nazionali del Bruna junior club

Sabato 2 Febbraio

Valutazioni della razza Bruna (Mostra nazionale e Mostra Bjc)

Premiazioni 2° Concorso nazionale formaggi disolabruna®-Onaf.

Domenica 3 Febbraio

Esposizione

EVENTI ZOOTECNICI

REGISTRO ANAGRAFICO DELLA SPECIE CUNICOLA:

ALLA FAZI LA MOSTRA NAZIONALE PROMOSSA DA ANCI

La 91° edizione della  FAZI Fiera Agricola Zootecnica Italiana in programma al Centro Fiera di Montichiari (BS) ospiterà la 1ª Mostra nazionale di Registro Anagrafico della specie cunicola.

L’evento è promosso dall’ANCI Associazione Nazionale Coniglitori Italiani e vedrà la partecipazione di allevatori iscritti al registro anagrafico provenienti da tutto il territorio nazionale.

Il Registro Anagrafico della specie cunicola rappresenta lo strumento per la conservazione e la salvaguardia delle razze cunicole allevate sul territorio nazionale. L’obiettivo principale è quello di mantenere lo standard morfologico e la variabilità genetica, nell’ottica di una sempre maggiore valorizzazione economica.

Le Mostre ufficiali di Registro Anagrafico costituiscon un importante momento di confronto tra allevatori e una preziosa occasione di scambio del patrimonio genetico. L’appuntamento in programma in occasione della FAZI 2019 di Montichiari è uno dei più attesi e si annuncia ricco di spunti per gli allevatori del sistema.

PROGRAMMA DELLA MOSTRA

Venerdì 1,  Sabato 2 e Domenica 3 febbraio

Esposizione e mostra durante le giornate di apertura della fiera.

Domenica 3 febbraio

Sala 4 (2° piano – ingresso centrale)

Incontro con gli allevatori

ore 09.00      Saluti e comunicazioni del Presidente ANCI

ore 09.30      Primi risultati delle nuove attività del PSRN sottomisura 10.2 raccolti

Nuovi programmi informatizzati per tutti gli allevatori iscritti R.A. ANCI

ore 11.15      Le patologie degli animali nelle mostre

Prof. Lavazza – IZSLER

ore 12.30      Premiazione degli allevatori

(Campioni di Razza – Collezioni – Best in show).

PROGRAMMA

VENERDÌ 1 FEBBRAIO

VENERDÌ 1 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

DAIRY SHOW

18th European Open Holstein Show

PROGRAMMA

ore 10.00             Gara di giudizio fra Istituti Agrari

ore 10.00             Gara di tolettatura Junior Show

ore 14.00             Giudizio sulla tolettatura Junior Show

A seguire:

Gara di conduzione e Gara di giudizio fra Dairy Club

 

VENERDÌ 1 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

BRUNA2019

51a Mostra nazionale del Libro genealogico

                  PROGRAMMA

ore 10.00 – 13.00              Gara di giudizio morfologico riservata agli Istituti Agrari

ore 14.00 – 18.00              Concorsi del Bruna Junior Club

 

VENERDÌ 1 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

MOSTRA NAZIONALE

DI REGISTRO ANAGRAFICO DELLA SPECIE CUNICOLA

Esposizione e mostra

 

VENERDÌ 1 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

ESPOSIZIONE CAVALLO HAFLINGER

 

VENERDÌ 1 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

ESPOSIZIONE AVICOLA

VENERDÌ 1 FEBBRAIO – ore 9.00

Sala 4 (2° piano – ingresso centrale)

CONVEGNO

Mais per la zootecnia: attualità e prospettive

promosso da Confagricoltura Brescia – Unione Provinciale Agricoltori

in collaborazione con Ismea – Crea

PROGRAMMA

Saluti

Mario Fraccaro

Sindaco di Montichiari

Claudia Carzeri

Consigliere regionale membro commissione Agricoltura

INTERVENTI

Coltiviamo i dati: come l’agricoltura digitale può aiutare la filiera

Nikolas Mitroulias – Responsabile Climate Italia

Mais: come produrre trinciato di qualità

Michela Alfieri – Crea Centro di ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali

Dal campo alla tavola, a supporto della filiera

Matteo Piombino – Corteva Agriscience

TAVOLA ROTONDA

“Fare mais in Italia”

Cesare Soldi

Presidente Associazione Maiscoltori Italiani

Presidente FRP Confagricoltura Lombardia

Roberto Milletti

Responsabile Unità Analisi e Informazione di Ismea

Fausto Nodari

Presidente Sezione economica Cerealicoltura di Confagricoltura Brescia

Giovanni Garbelli

Presidente Confagricoltura Brescia

Coordina: Guido Lombardi – Giornalista economico

 

VENERDÌ 1 FEBBRAIO – ore 9.30

Sala Pedini (2° piano – ingresso centrale)

CONVEGNO

Una Frisona sostenibile per la realtà italiana

promosso da ANAFI Associazione Nazionale Allevatori Razza Frisona Italiana

PROGRAMMA

Moderatore: Giorgio Burchiellaro – direttore ANAFI

ore 09.30             Apertura dei lavori

Fortunato Trezzi – Presidente ANAFI

ore 10.00             Sviluppo progetto LATTeco (PSRN)

Raffaella Finocchiaro – Ufficio Ricerca & Sviluppo ANAFI

ore 10.30             Cambiamenti climatici e impatto sulla selezione

Eileen Wall – Scotland’s Rural College, UK

ore 11.00             Aggiornamento indice fertilità

Giulio Visentin – Ufficio Ricerca & Sviluppo ANAFI

ore 11.30             La selezione per i consorzi di tutela

Consorzio Parmigiano Reggiano

ore 11.45             Indice caseificazione e sostenibilità – Parmigiano Reggiano

Giulio Visentin – Ufficio Ricerca & Sviluppo ANAFI

ore 12.15             Nuove servizi ANAFI via web

Maurizio Marusi – Ufficio Servizi per la F.A. ANAFI

ore 12.45             Discussione

ore 13.00             Chiusura lavori – buffet

 

VENERDÌ 1 FEBBRAIO – ore 10.00

Sala Scalvini (1° piano – ingresso centrale)

CONVEGNO

Suini. Taglio della coda, la parola agli allevatori.

Esperienze a confronto.

PROGRAMMA

ore 10.00             Registrazione dei partecipanti

ore 10.15             APERTURA LAVORI

Introduzione e coordinamento degli interventi: Anna Mossini – Giornalista

INTERVENTI

Uno sguardo all’Europa

Valérie Courboulay – Institut du Porc – France (IFIP)

Classyfarm

Andrea Rossi – Assica

Esperienze a confronto

Annalisa Scollo – Suivet

Mauro Casali – Progeo

ore 11.30             Discussione: la parola alle Organizzazioni Sindacali

ore 12.00             Termine lavori

VENERDÌ 1 FEBBRAIO – ore 14.00

Sala Scalvini (1° piano – ingresso centrale)

TAVOLA ROTONDA

Costi di produzione del latte: i valori per quintale registrati in azienda

promosso da Coldiretti Brescia

in collaborazione con Informatore Zootecnico

Moderatore: Giorgio Setti – giornalista Informatore Zootecnico

PROGRAMMA

DATI E ANALISI DI MERCATO

Daniele Rama – Docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

LE ESPERIENZE

Elena Francinelli – allevatrice Vobarno

Giovanni Martinelli – allevatore Borgo San Giacomo

Giuseppe Ruggeri – allevatore Verolavecchia

Enrico Bettoni – allevatore Torbole Casaglia

Michele Saetti – allevatore Lonato del Garda

CONCLUSIONI

Ettore Prandini – Presidente nazionale Coldiretti

SABATO 2 FEBBRAIO

SABATO 2 FEBBRAIO – ore 9.00

Sala 4 (2° piano – ingresso centrale)

CONVEGNO

Le gestioni ambientali nella moderna azienda agrozootecnica

I primi risultati dei Progetti Life ARIMEDA e Life DOP

per la riduzione delle emissioni e l’aumento dell’efficienza

promosso da ARAL Associazione Regionale Allevatori Lombardia

 

SABATO 2 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

DAIRY SHOW

18th European Open Holstein Show

Esposizione

 

SABATO 2 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

BRUNA2019

51a Mostra nazionale del Libro genealogico

                  PROGRAMMA

Valutazioni Mostra nazionale del Libro genealogico e del Bruna Junior Club

ore 09.00 – 12.00             Valutazioni di categoria e finale manze

ore 14.00 – 16.30             Valutazioni di categoria vacche e finali

ore 16.30 – 17.00             Finalissima vacche

Premiazioni 2° Concorso nazionale formaggi disolabruna®-Onaf.

 

SABATO 2 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

MOSTRA NAZIONALE

DI REGISTRO ANAGRAFICO DELLA SPECIE CUNICOLA

Esposizione e mostra

 

SABATO 2 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

ESPOSIZIONE CAVALLO HAFLINGER

 

SABATO 2 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

ESPOSIZIONE AVICOLA

 

SABATO 2 FEBBRAIO – ore 10.00

Sala Scalvini (1° piano – ingresso centrale)

CONVEGNO

Mastite e riduzione dei farmaci: nuovi approcci ad un problema

promosso da AIA Associazione Allevatori Italiani

PROGRAMMA

Moderatore: Roberto Maddè – Direttore Generale AIA

ore 09.30             Registrazione presenze

ore 10.00             Apertura lavori

Roberto Nocentini – Presidente AIA

ore 10.30             L’asciutta selettiva nella bovina da latte

Paolo Moroni – Cornell University of Itacha, NY, U.S.A.

Dipartimento di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Milano

ore 11.00             I dati dei Controlli Funzionali: informazione necessaria

Riccardo Negrini – Direttore Tecnico AIA

ore 11.30             Affrontare nuove sfide con i servizi delle Associazioni Regionali Allevatori

Daniele Giaccone – Laboratorio Analisi ARA Piemonte

Lucio Zanini – Ufficio Assistenza Tecnica ARA Lombardia

ore 12.00             Professionalità e innovazione essenziali per la sostenibilità degli allevamenti

Alfonso Zecconi – Dipartimento di Medicina Veterinaria,

Università degli Studi di Milano

ore 12.30             Conclusione lavori

Ettore Prandini – Presidente Coldiretti

SABATO 2 FEBBRAIO – ore 11.00 FOYER

(Ingresso centrale – Padiglione 5)

Inaugurazione e taglio del nastro

 

SABATO 2 FEBBRAIO – ore 14.30

Sala 1 (2° piano – ingresso centrale)

CONVEGNO

Consumi, abitudini alimentari e benefici del latte:

la difesa del Made in Italy

promosso da Coldiretti Brescia

INTERVENGONO

Giorgio Calabrese – Medico nutrizionista

Nicola Bertinelli – Presidente Consorzio Parmigiano Reggiano

Stefano Berni – Direttore Consorzio Grana Padano

Gianpiero Calzolari – Presidente del Gruppo Granarolo

Fabio Rolfi – Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi di Regione Lombardia

Gian Marco Centinaio – Ministro delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo

CONCLUSIONI

Ettore Prandini – Presidente Nazionale Coldiretti

Modera: Gianluca Lelli – Capo Area Economica Coldiretti

DOMENICA 3 FEBBRAIO

DOMENICA 3 FEBBRAIO – ore 9.00

Sala 4 (2° piano – ingresso centrale)

CONVEGNO

Incontro con gli allevatori – Mostra nazionale di Registro anagrafico della razza cunicola

promosso da ANCI Associazione Nazionale Coniglitori Italiani

PROGRAMMA

ore 09.00             Saluti e comunicazioni del Presidente

ore 09.30             Primi risultati delle nuove attività del PSRN sottomisura 10.2 raccolti

Nuovi programmi informatizzati per tutti gli allevatori iscritti R.A. ANCI

ore 11.15             Le patologie degli animali nelle mostre

Prof. Lavazza – IZSLER

ore 12.30             Premiazione degli allevatori (Campioni di Razza – Collezioni – Best in show)

 

DOMENICA 3 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

DAIRY SHOW

18th European Open Holstein Show

PROGRAMMA

ore 9.30                Valutazione giovani animali,

congiuntamente ai soggetti del Junior Show

A seguire:

Finale e premiazioni Junior Show

Finale e premiazioni manze Dairy Show

ore 13.30             Valutazioni vacche in latte

ore 17.0o             Finale Mostra e premiazioni

 

DOMENICA 3 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

BRUNA2019

51a Mostra nazionale del Libro genealogico

Esposizione

 

DOMENICA 3 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

MOSTRA NAZIONALE

DI REGISTRO ANAGRAFICO DELLA SPECIE CUNICOLA

Esposizione

 

DOMENICA 3 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

ESPOSIZIONE CAVALLO HAFLINGER

 

DOMENICA 3 FEBBRAIO – ore 9.00

Padiglione 6

ESPOSIZIONE AVICOLA

 

91a FAZI

Fiera Agricola Zootecnica Italiana

1 / 2 / 3 Febbraio 2019

Centro Fiera di Montichiari (BS)

ORARI DI APERTURA:

9.00 – 19.00

BIGLIETTO

€ 11    acquistato in fiera

€ 10    acquistato on line in www.fieragri.it/biglietti-online)

€ 7      ridotto over 65

Ingresso gratuito fino a 12 anni

www.fieragri.it

www.facebook.com/fieraagricola.montichiari

www.instagram.com/fazimontichiari

Per informazioni:

Segreteria organizzativa CENTRO FIERA S.p.A.

Via Brescia, 129 – 25018 Montichiari (BS) – Italy

Tel. 030 961148 – Fax 030 9961966

info@fieragri.it – www.centrofiera.it

 

Boom di enoteche in Lombardia, ma Brescia è ferma…

in Alimentare/Economia/Tendenze by
Enoteca, foto da Pixabay

Sono 988 le enoteche in Lombardia nel 2018, rispetto alle 851 di cinque anni fa e alle 786 del 2010 secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sulle localizzazioni. In otto anni la crescita del settore è stata del 25,7%, in cinque anni del 16,1%, stabile il settore nell’ultimo anno (+0,2%). Milano è prima in Lombardia con 256 imprese (+43% in otto anni, +23,7% in cinque). Le imprese a Brescia sono 165 (stabili rispetto a otto anni fa), a Bergamo 106 (+53,6% in 8 anni e 39,5% in 5 anni), a Varese 103 (+12% in 5 anni) e a Monza 82 (+30,2% in 8 anni, 15,5% in 5 anni). Un comparto che in Lombardia impiega circa 1200 addetti e genera in un anno un giro d’affari da 67 milioni di euro, circa un quinto del totale italiano. È quanto emerge da una elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Coldiretti Lombardia su dati Registro Imprese e AIDA – Bureau van Dijk.

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Le enoteche in Italia sono 7.278, +14% in otto anni, +8,7% in 5 anni, stabili nell’ultimo anno, un comparto che impiega oltre 7.800 addetti, per un giro d’affari che supera i 280 milioni di euro in un anno. Prime per imprese Napoli (547 +10,1% in 5 anni), Roma (486, +24% in 8 anni, +11,2 in 5 anni) e Milano (256, +43% in otto anni, +23,7% in cinque). Dopo Milano c’è Torino (229, +27,9% in 8 anni), Bari (196, +12% in 8 anni), Brescia (165, stabile rispetto a 8 anni fa), Firenze (164, -3,5% in 8 anni), Venezia (160, +14,3% in 8 anni), Padova (144, +29,7% in 8 anni). Crescono di più in Italia Bologna (+147,9% in otto anni, da 48 a 119), Matera (da 11 a 23, +109,1%), Mantova (+78,6% da 28 a 50), Prato (+76,5% da 17 a 30) e Trieste (+70,6%). Guardando la concentrazione di enoteche nelle singole città, i primi 10 comuni in Italia, per numero di localizzazioni attive, sono Roma, al primo posto con 340 enoteche, Napoli (231), Milano (134), Torino (115), Firenze (89), Genova (85), Venezia (68), Palermo (60), Bologna (59), Bari (55).

L’identikit del settore in Lombardia, donne al 20,7%, giovani all’8,3%. Considerando le sedi di impresa attive in Lombardia (che possono avere più localizzazioni), ci sono più donne a Mantova (32,1% 9 delle 28 sedi di impresa) e Como (35,3% 18 delle 51 totali). Più giovani a Como (13,7%) e Pavia (12,1%). 22 in tutto le imprese straniere attive in Lombardia (3,3% del totale) di cui 11 attive a Milano.

L’identikit del settore in Italia, donne al 26,7% e giovani al 11,8%. Considerando le sedi di impresa (che possono avere più localizzazioni) e i territori con più di 50 attività nel settore, ci sono più giovani a Taranto (25,4% delle 59 sedi di impresa), a Catania (22,1% su 68 imprese), Caserta (17% su 106 imprese), Lecce e Bari (16% delle 73 e 141 imprese). Più donne a Taranto (47,5% delle 59 imprese), Caserta (40,6% su 106 imprese), Pisa (37% delle 54 imprese), Como (35,3% delle 51), Catania (33,8% delle 68 imprese) e Cagliari (32,6% di 58). Più stranieri a Firenze (10,4%) e Roma (9,1%).

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