Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Camera di Commercio di Brescia, ecco i nuovi consiglieri

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Nomine by

Con l’elezione della Giunta, avvenuta nella seduta odierna del Consiglio della Camera di Commercio di Brescia, è stata completata la procedura di rinnovo degli organi dell’Ente camerale di via Einaudi che rimarranno in carica per il quinquennio 2019/2024.

Dopo l’elezione di Roberto Saccone a Presidente della Camera di Commercio, con votazione dello scorso 28 novembre, questi i nominativi espressi dal Consiglio camerale, anche oggi con voto palese favorevole ed unanime, per la composizione della Giunta, a conferma dell’unitarietà di intenti con la quale le associazioni di categoria bresciane intendono affrontare le principali questioni di interesse del mondo imprenditoriale:

– Roberto De Miranda (A.I.B.);
– Elisa Torchiani (A.I.B.);
– Flavio Bocchio (Assoartigiani);
– Giovanna Prandini (Coldiretti);
– Massetti Eugenio (Confartigianato);
– Porteri Francesca (Confcommercio);
– Barbara Quaresmini (Confesercenti).

Tre le conferme (Saccone, Massetti e Prandini) e ben cinque le novità nella Giunta appena eletta che sarà chiamata, a breve, a confrontarsi sulle principali tematiche che riguardano l’economia provinciale. Come previsto dallo Statuto della Camera di Commercio, la Giunta procederà poi ad eleggere, tra i propri componenti, il Vice Presidente.

Lavoratori in somministrazione: nel Bresciano -7% rispetto al 2018

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze by

Secondo quanto dichiarato dalle Agenzie per il Lavoro, nel 3° trimestre del 2019 le richieste di lavoratori in somministrazione in provincia di Brescia hanno subito un calo del 7% rispetto all’analogo periodo del 2018. Tale flessione è di fatto imputabile a una categoria professionale (personale non qualificato, -46%), su cui graverebbe il raffreddamento della congiuntura nell’industria bresciana, non controbilanciato dal forte incremento di un’altra categoria (conduttori d’impianti, +37%).

A evidenziarlo è l’Osservatorio AIB – Agenzie per il lavoro, a cura dell’Ufficio Studi e Ricerche di AIB, con riferimento al III trimestre 2019. Il documento rappresenta la prima verifica, a parità di normativa, sull’evoluzione di questo segmento del mercato del lavoro, dopo l’introduzione nell’agosto 2018 del decreto 87/2018, meglio noto come “Decreto Dignità”.

 “Il suddetto decreto ha profondamente ridisegnato il mercato dei lavoratori in somministrazione a tempo determinato, con impatti sia di natura qualitativa, sia quantitativa – commenta Roberto Zini, Vice Presidente di AIB delegato a Lavoro, Relazioni Industriali e Welfare –. Le Agenzie per il Lavoro partner dell’Osservatorio sono concordi sul fatto che è quanto mai opportuno leggere il fenomeno in questione nella sua interezza, prendendo in considerazione alcune “dinamiche collaterali”, quali un minore turnover, con conseguente allungamento della durata media delle missioni, e un notevole incremento della trasformazione di rapporti dal tempo determinato al tempo indeterminato.”

In provincia, in particolare, si è ridotta fortemente la componente del personale non qualificato, la cui incidenza è passata dal 38% al 23%, e, in misura minore, è diminuita la quota degli addetti al commercio (dal 23% al 20%). Per contro, si evidenzia una forte crescita dei conduttori d’impianti (dal 19% al 31%) e incrementi più modesti da parte degli operai specializzati (dal 12% al 14%), degli impiegati esecutivi (dal 4% al 6%) e dei tecnici (dal 4% al 5%).

Con riferimento alle difficoltà di reperimento dei lavoratori in somministrazione, non si segnalano tensioni particolari, a eccezione di alcuni profili appartenenti ai tecnici (tecnici informatici, tecnici della produzione, tecnici della gestione dei processi produttivi, tecnici dei servizi ricreativi, tecnici della distribuzione commerciale) e agli operai specializzati (fonditori, saldatori).

Edilizia Scolastica in Lombardia, Cassa depositi presta 205 milioni alla Lombardia

in Economia/Edilizia/Finanza/Formazione/Istituzioni/Regione by

Cassa Depositi e Prestiti ha stipulato con la Regione Lombardia un contratto per la concessione di un prestito, con oneri a carico del bilancio dello Stato, di 205 milioni di euro per il finanziamento di interventi relativi alla costruzione, ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà degli enti locali adibiti all’istruzione scolastica.

L’accordo prevede il finanziamento di interventi su 154 edifici scolastici che si trovano nelle province di Milano, Brescia, Lecco, Cremona, Mantova, Como, Sondrio, Lodi, Pavia, Bergamo, Varese, Monza e Brianza.

In particolare, a Milano e provincia sono 12, a Brescia e provincia 34; a Lecco e provincia 9, a Cremona e provincia sono 14, a Mantova e provincia sono 11, a Como e provincia sono 7, a Sondrio e provincia 10, a Lodi e provincia 7, a Pavia e provincia sempre 7,  a Bergamo e provincia 25, a Varese e provincia 13 e a Monza e Brianza 5.

Il finanziamento rientra nell’ambito del programma di edilizia scolastica 2018-2020 e a seguito della stipula di un protocollo di intesa con il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR – che coordina il piano e monitorerà l’utilizzo dei fondi), il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF), la Banca europea per gli investimenti (BEI), la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB).

Entro la fine dell’anno è prevista la stipula di ulteriori contratti di prestito con altre18 regioni beneficiarie di contributi statali, per un ammontare complessivo di 1.550 milioni di euro, utilizzando la provvista resa disponibile dalla BEI e dal CEB, sempre destinati alla realizzazione di interventi di edilizia scolastica sull’intero territorio nazionale.

CDP conferma nuovamente il proprio impegno nel finanziamento di interventi da realizzarsi nel settore dell’edilizia pubblica scolastica, proseguendo un percorso avviato nel 2015 che ha già permesso di stipulare con le regioni prestiti per un importo di circa 1,2 miliardi di euro, avvalendosi della provvista finanziaria fornita da istituzioni finanziarie internazionali ed in collaborazione con il MIUR ed il MEF. Le risorse saranno erogate da CDP a Comuni, Province e Città Metropolitane tramite la concessione di mutui alle Regioni, sulla base di graduatorie di priorità predisposte da queste ultime e rientranti nella programmazione nazionale. Gli oneri di ammortamento saranno a carico dello Stato e, grazie a specifiche modalità di erogazione, i beneficiari finali potranno utilizzare le risorse senza impatto sul proprio patto di stabilità interno.

Brexit, un’impresa su quattro teme conseguenze negative

in Economia/Export/Tendenze by
Brexit

Brexit, per quattro imprese che operano con l’estero su dieci non avrà conseguenze. In particolare il 21% delle imprese che ha rapporti internazionali non crede che avrà alcuna conseguenza sul business e il 17% ritiene che saranno pochissime. Si aspetta qualche conseguenza negativa, però, il 24%, conseguenze abbastanza negative per l’8%. Lo 0,9% si aspetta invece molte conseguenze negative con un peso importante sul business dell’azienda.

Lo rileva un’indagine di Promos Italia, l’agenzia nazionale del Sistema camerale per l’internazionalizzazione, insieme alla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su oltre duecento imprese già attive o interessate a espandersi sui mercati esteri realizzata a dicembre 2019.

Per le imprese sono importanti i rapporti con il Regno Unito e vorrebbero ulteriormente espandere il proprio business in Europa, con il Regno Unito che attrae l’interesse del 15%. Già in rapporti commerciali con il Regno Unito è il 21%.

È di oltre 6 miliardi in nove mesi l’interscambio lombardo con il Regno Unito. In crescita l’export, +1,8%, in flessione l’import, -11,6%. Lombardia prima regione italiana nei rapporti commerciali con un quarto del totale nazionale (24,3%). Su un interscambio italiano di 26,5 miliardi, in aumento del 3,6% grazie soprattutto all’export (+6,3%). Dopo la Lombardia vengono Emilia Romagna con 4,4 miliardi, Veneto e Toscana con oltre 3 miliardi, Piemonte con 2,5 miliardi. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Promos Italia, la struttura del sistema camerale a supporto dell’internazionalizzazione su dati Istat a settembre 2019 e 2018. Milano è al primo posto per scambi, con 2,5 miliardi circa e un export in crescita del 13,7%. Seguono a livello nazionale Roma e Torino che superano il miliardo, Bologna con 927 milioni, Modena, Vicenza e Livorno con oltre 800 milioni. Tra le prime lombarde dopo Milano ci sono Bergamo con 747 milioni, Brescia con 693 e Varese con 645 milioni. Complessivamente è Sondrio a crescere di più: +7,9%. La Lombardia esporta nel Regno Unito soprattutto macchinari (15,9% del totale) e moda (12,1%) e importa prodotti chimici (14,9%). A livello nazionale sono invece i mezzi di trasporto i prodotti più importati (21%) ed esportati (15,9%), seguiti dai macchinari nell’import (10,4%) e dai prodotti tessili e di abbigliamento nell’export (13,8%).

Bonometti e i presidenti del Nord: il decreto fiscale mette a rischio imprese e investimenti

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

Marco Bonometti, Enrico Carraro, Pietro Ferrari e Fabio Ravanelli, rispettivamente Presidenti delle Confindustrie Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte – con una nota inviata oggi ai media – sentono la necessità di esprimere la forte preoccupazione di tutti gli imprenditori delle quattro regioni sul decreto legge fiscale collegato alla manovra di bilancio.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO

Come richiamato dal Presidente della Repubblica, sono per noi punti irrinunciabili il contrasto all’evasione fiscale e la salvaguardia delle imprese sane che tutti i giorni si confrontano sui mercati nel rispetto delle norme.

Le misure del decreto rischiano di mettere fortemente a repentaglio l’esercizio dell’attività di impresa, generano forte incertezza nell’attività d’azienda sotto il profilo giuridico e allontanano qualsiasi nuovo investimento nel Paese.

L’introduzione dell’ipotesi di confisca allargata − strumento pensato per combattere la criminalità organizzata, applicabile anche nel caso di un ordinario controllo fiscale − porterebbe, senza alcuna sentenza neppure di primo grado, al blocco dei conti correnti aziendali e dunque al blocco sine die delle attività ordinarie delle imprese, dal pagamento degli stipendi ai fornitori.

Nei principali provvedimenti approvati dall’inizio della legislatura − dal decreto dignità alle norme sulle crisi d’impresa e alle ultime leggi finanziarie, sino al decreto fiscale in discussione in questi giorni − emerge un approccio che alimenta le divisioni tra componenti della società civile, come se tra cittadini ed imprese vi fosse una separazione ideologica nei comportamenti e nei valori.

Il clima di criminalizzazione delle imprese, come sottolineato più volte dal Presidente di Confindustria Boccia, non è utile al contrasto dell’evasione e rischia solo di avere effetti negativi sulle attività economiche e sul lavoro.

Infatti, se si collega questa ipotesi legislativa con l’entrata in vigore al 1° gennaio 2020 delle nuove norme già approvate sulla prescrizione, emerge il rischio che le attività produttive restino sospese per tempi lunghissimi, a causa dei ben noti tempi della giustizia, con danni irreparabili anche nei casi in cui venga accertata la non colpevolezza.

Da questo quadro complessivo emerge un approccio anti impresa, fondato sulla presunzione di colpevolezza e con un anticipo delle misure sanzionatorie che appaiono in evidente contrasto con la presunzione di innocenza, con i tempi ragionevoli del processo e con la libertà di impresa.

Siamo convinti che la crescita economica, la piena occupazione, il benessere delle persone e il sistema di welfare siano valori comuni e centrali per una società moderna di un Paese industriale fondatore dell’Unione europea.

Abbiamo bisogno di una vera unità di intenti tra mondo dell’impresa, mondo del lavoro e Istituzioni per perseguire insieme l’idea di un Paese migliore, sostenibile e più giusto.

 

Value (Neosperience) conquista il podio a Berlino nella gara di WeChat

in Economia/Tech/Web e digitale by

In occasione della seconda edizione del Global WeChat Developer Challenge organizzato a Berlino da Tencent, il team di Value China, start-up innovativa del Gruppo Neosperience, conquista il podio del Challenge, distinguendosi tra le software house e le agenzie digital provenienti da tutto il mondo che hanno preso parte all’iniziativa.

Value China si è infatti classificata prima per categoria e terza nella graduatoria globale grazie alla mini-app per WeChat ispirata al cliente cinese e sviluppata per il Gruppo Boisset, con cui il team ha scelto di partecipare.

Il Challenge è stato organizzato in 6 categorie atte a promuovere il turismo cinese in Europa e in America con la creazione di mini-app per WeChat e patrocinate da 6 aziende multinazionali: Boisset Collection, LVMH, Porsche Digital, Viking Cruise, Simon Outlet e Sixt. All’evento, che si è tenuto presso il Techcrunch Disrupt Berlin, hanno partecipato oltre 100 fra le più importanti software house e agenzie digital provenienti da tutto il mondo.

Il team Value China ha scelto di partecipare nella categoria del Gruppo vinicolo francese Boisset, in collaborazione con Tencent, sviluppando una mini-app WeChat per ispirare il cliente cinese a visitare le oltre 30 cantine del gruppo Boisset Collection presenti in tutto il Mondo. La soluzione implementata da Value China è stata scelta come vincitrice dalla giuria del contest globale e dai responsabili del gruppo francese, per l’originalità delle funzioni studiate e sviluppate ad hoc per la piattaforma WeChat, e per l’efficacia con cui sono state indirizzate le peculiarità culturali della clientela cinese.

Dario Melpignano, CEO di Neosperience ha commentato: “La mini-app premiata è stata sviluppata per ottimizzare l’esperienza di scoperta e acquisto digital dell’utente cinese: che sia un wine lover o che voglia intraprendere un viaggio all’insegna della tradizione, storia e cultura enogastronomica e vitivinicola. È stata l’occasione per potenziare, grazie a Neosperience Cloud, la tecnologia di Tencent, laddove WeChat è straordinariamente diffuso in Cina, con le funzioni proprie della nostra piattaforma che rendono empatica la Customer Experience.”

Luca Qiu, CEO di Value China ha aggiunto: “Esserci distinti fra le più importanti software house e agenzie digital del mondo è un risultato straordinario. Insieme ai nostri partner tecnologici basati in Cina stiamo lavorando a stretto contatto per potenziare l’integrazione tra Neosperience Cloud e le piattaforme dei giganti del digital cinesi.”

Le tecnologie utilizzate dal team Value China hanno dato vita a una “one stop solution” per l’azienda francese leader nel vino. L’obiettivo è stato quello di cogliere i punti di forza dell’ecosistema WeChat, la semplicità d’uso e il fatto di essere una app in cloud connessa all’utente in modalità nativa.

La mini-app dà la possibilità di visionare e prenotare tour esperienziali direttamente da WeChat, integrando i pagamenti di WeChat Pay, partecipare a sessioni di wine tasting con funzioni avanzate di realtà aumentata, acquistare e recensire i prodotti.

Il tutto è stato creato da Value China pensando all’internazionalizzazione, in quanto con uno sviluppo del back end in lingua inglese e con notifiche tramite e-mail e canali di messaggistica aperti verso il mondo occidentale. All’interno del back end è stata integrata una solution avanzata di Social CRM con dati analitici delle recensioni, visite, acquisti e molto altro.

Un altro aspetto che ha favorevolmente impressionato la giuria è stata l’integrazione di ambienti di Realtà Aumentata durante tutto il customer journey in Cantina, per offrire un’esperienza che integra in modo utile il mondo fisico e quello digitale.

Ecobonus, sconto in fattura cancellato: soddisfazione di Massetti (Confartigianato)

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Istituzioni/Parlamento e governo/Tasse by
Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

Ieri sera (martedì, ndr) la Commissione Bilancio del Senato ha abrogato i commi dell’articolo 10 del Decreto Crescita che prevedono lo sconto immediato in fattura per gli interventi relativi a ecobonus e sismabonus. «Una grande vittoria per la battaglia che Confartigianato conduce da mesi chiedendo l’eliminazione di una misura che avrebbe provocato gravi effetti distorsivi della concorrenza e penalizzanti soprattutto le piccole imprese del “sistema casa”. La norma penalizzava, escludendo dal mercato tutte le Pmi del “sistema casa” che solo per scarsa liquidità finanziaria e insufficiente capienza fiscale per compensare il credito d’imposta, non erano in grado di praticare lo sconto. Gli artigiani e le pmi in genere non possono e non devono essere considerate un bancomat» ha commentato il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti. La cancellazione viene disposta da un emendamento alla manovra di Forza Italia, prima firmataria la Sen. Roberta Toffanin, riformulato e approvato dalla commissione Bilancio del Senato.

La modifica ha effetto sui saldi della manovra: il Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili del Mef viene definanziato per 1,5 milioni di euro per il 2022, di 2,6 milioni di euro per il 2025 e 700mila euro per il 2026, mentre viene incrementato di 2,2 milioni di euro per il 2020, di 700mila euro per il 2021 e di 1,9 milioni di euro per il 2027. L’emendamento abroga anche il comma 3-bis dell’articolo 10 del decreto Crescita, che disponeva per gli interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego di fonti rinnovabili di energia la possibilità, per i soggetti beneficiari della detrazione di optare per la cessione del corrispondente credito in favore dei fornitori dei beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi.

«Nei mesi scorsi, contro lo sconto in fattura e dalla parte di Confartigianato si è pronunciata, con due interventi, l’Autorità Antitrust, e pochi giorni fa la Commissione Industria del Senato ha approvato una risoluzione che impegna il Governo a individuare adeguati meccanismi di protezione per le piccole e medie imprese. Con l’applicazione dello sconto in fattura in 5 anni le piccole imprese del ‘sistema casa’ (costruzioni, installazione impianti, serramenti) avrebbero rischiato davvero grosso, con riduzioni dal 37% al 58% del fatturato sul segmento interessato dalle detrazioni fiscali per riqualificazione energetica. Un bel risultato di squadra contro un provvedimento ingiusto» conclude Massetti.

 

Bando regionale per le attività storiche, Confcommercio organizza un incontro

in Associazioni di categoria/Bandi/Commercio/Economia/Istituzioni/Regione by

Regione Lombardia sta emanando il Bando “Imprese Storiche verso il futuro. Contributi per l’innovazione e la valorizzazione delle attività storiche e di tradizione ”, riservato esclusivamente alle aziende che hanno ricevuto il riconoscimento come attività storica o di tradizione.

Il Bando prevede la possibilità di accedere a contributi a fondo perduto pari al 50% per il rinnovamento della propria attività: dal ricamb io generazionale e la trasmissione di impresa fino ai progetti legati all’innovazione, passando per la riqualificazione dell’unità locale e dal restauro e dalla conservazione sia delle strutture che di arredi o attrezzi.

Per la presenta zione de l Bando Con fcommercio Brescia organizza un incontro per lunedì 16 dicembre alle 10 nella sala riunioni della sede centrale
Via Giuseppe Bertolotti, 1 Brescia.

Interverranno il presidente di Confcommercio Brescia Carlo Massoletti e d il dott.Paolo La Torre di Financial Consulting Lab .

Brescia, studenti in visita nella sede di Apindustria

in Api/Associazioni di categoria/Economia by
Studenti in visita nella sede di Apindustria, foto da ufficio stampa

Apindustria Brescia ha accolto venerdì scorso una delegazione di studenti diplomati che stanno frequentando un master nel settore metalmeccanico presso la scuola Elis, con sede a Roma. Un momento di crescita personale e professionale quello trascorso in Associazione, dove i ragazzi hanno potuto anche incontrare il Presidente di Apindustria Brescia Douglas Sivieri che li ha accolti dando loro dei consigli preziosi per il loro futuro lavorativo: “Dovete essere una risorsa per il mondo dell’impresa che vi accoglierà”.

Lavoro, La Risorsa Umana inaugura la nuova filiale di Brescia

in Economia/Lavoro by
Donne e lavoro, foto generica da Pixabay

Il 1° ottobre, dalle ore 16 l’evento inaugurale. La nuova filiale di Brescia de La Risorsa Umana apre le porte in via G. Camozzi, n. 1/a, l’inaugurazione si terrà il 1° ottobre dalle ore 16: offerte di lavoro, sviluppo di carriera e supporto alla ricollocazione sono i servizi a disposizione dei candidati.

Inoltre, solo per la giornata inaugurale, sarà possibile registrare in diretta il proprio VIDEO CV, un nuovo servizio a disposizione dei candidati che vogliono “mettere la faccia” nel proporsi alle aziende del territorio.

La Risorsa Umana.it è uno dei maggiori gruppi italiani specializzati nell’ambito delle Risorse Umane ed ha più di 10 sedi in tutta Italia.

Sul mercato da oltre dieci anni, La Risorsa Umana si occupa di ricerca e selezione di personale aziendale, somministrazione di lavoro come agenzia interinale, consulenza e progettazione nell’ambito della formazione.

I profili qualificati in cerca di lavoro possono anche iscriversi sul portale www.larisorsaumana.it e saranno convocati in filiale per un colloquio di presentazione.

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