Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Category archive

Zone - page 3

Autostrada Valtrompia, Borghesi: dissequestro positivo, avanti con cantiere

in Economia/Infrastrutture/Istituzioni/Parlamento e governo/Valtrompia e Lumezzane/Zone by
Il parlamentare leghista Stefano Borghesi

“Il dissequestro del cantiere della bretella autostradale della Valtrompia a Codolazza, tra Concesio e Villa Carcina, è certamente un segnale positivo. L’impresa ora è libera di predisporre il cantiere e la ripresa dei lavori non può che essere un bene, il nostro territorio aspetta quest’opera da troppo tempo ed è auspicabile in ottica futura che tutto possa procedere senza ulteriori intoppi.”

Lo dichiara in una nota Stefano Borghesi, senatore della Lega e cittadino di Sarezzo.

Ecobonus, il settore legno di Associazione Artigiani dice no: è impraticabile

in Associazione Artigiani/Associazioni di categoria/Economia/Zone by
La sede di Associazione Artigiani a Brescia

Sull’ecobonus scontato in fattura previsto dall’articolo 10 del DL Crescita interviene in maniera decisa l’Associazione Artigiani di Brescia condividendo il pensiero che viene espresso in questi giorni da tutto il mondo del serramento.  “Il provvedimento, quantomeno discutibile, si ritiene debba essere stralciato visto che al mercato servono detrazioni ecobonus praticabili per gli operatori e qualità per i consumatori, non precarietà demagogica”.

Ad affermare questo è Flavio Bocchio – Presidente della categoria legno ed arredo nonché componente della Giunta esecutiva dell’Associazione Artigiani – il quale evidenzia che Il Decreto Crescita in vigore dal 1° maggio (che dovrà comunque essere convertito in legge entro 60 giorni da entrambi i rami del Parlamento e dovrà essere regolamentato da un provvedimento ad hoc dell’Agenzia delle Entrate) contiene all’articolo 10 la possibilità da parte dell’operatore (nel nostro caso il costruttore di serramenti) di scontare direttamente in fattura il 50% (ovvero l’aliquota prevista per i serramenti dalle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici) al cliente. L’impresa operatrice però potrebbe recuperare il credito d’imposta in 5 anni! Da ciò si desume la sproporzione dell’impegno richiesto alle piccole imprese! Questa misura – di facciata per il consumatore – se confermata nella conversione in legge, manifesterà nei fatti il proprio limite, rischiando anche di alimentare una domanda che non potrà essere soddisfatta di fatto dal mercato.

Infatti – sottolinea Flavio Bocchio – la struttura portante del nostro settore è costituita da migliaia di PMI – le c.d. falegnamerie tradizionali – che normalmente hanno “una bassa capienza fiscale” ed esaurirebbero in pochi interventi la propria possibilità di “anticipare” al cliente lo sconto del 50%.  Sarebbe stato comprensibile se il provvedimento si fosse limitato, come in passato, ai soli clienti/fruitori incapienti fiscalmente”. L’Associazione Artigiani forte del sostegno di tutto il comparto legno e arredo, unitamente a tutto il sistema associativo nazionale, partecipa all’azione di sollecito al Governo ed al Parlamento perché questo provvedimento “azzardato” venga invalidato, lasciando al consumatore le possibilità già presenti nella legislazione, ovvero la detrazione in dieci annualità fiscali del 50% di quanto speso per l’acquisto e l’installazione di serramenti (magari riducendo le annualità se si crede utile) o la parziale cessione del credito a fornitori o ad altri soggetti privati con la facoltà di successiva cessione, e per i contribuenti no tax anche a banche e intermediari finanziari.  “Ricordiamo anche – afferma il Presidente dei serramentisti – che le detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici in 11 anni hanno rappresentato l’unico elemento anticiclico che ha permesso di resistere agli operatori in presenza della più grave crisi che il comparto delle costruzioni italiano ha sopportato dal dopoguerra, costituendo oltre il 40% del proprio fatturato”. Conclude Flavio Bocchio: “sappiamo per certo che tutte le Associazioni italiane del settore hanno chiesto all’Esecutivo di arrivare ad una stabilizzazione delle Detrazioni, inserendo anche nuovi elementi di miglioramento della qualità dell’intervento, premiando elementi fondamentali quali la corretta posa in opera del serramento che è certamente un elemento decisivo per garantire prestazioni reali in tema di risparmio energetico degli edifici, in linea con gli obbiettivi generali del nostro Paese. Al mercato servono detrazioni praticabili per gli operatori e qualità per i consumatori, non provvedimenti di facciata!

Settanta anni di Confartigianato, venerdì evento in Valtrompia

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Valtrompia e Lumezzane/Zone by
Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

La prossima tappa sulla strada per le celebrazioni dei 70 anni di Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale e che culmineranno nell’evento finale in città il prossimo giugno è in calendario a Villa Carcina, venerdì 8 febbraio, a partire dalle ore 18,30, presso Villa Glisenti di via Italia, 68 con il convegno dal titolo: “Valtrompia: il valore artigiano che fa l’impresa di successo”. Interverranno per l’occasione: Massimo Ottelli, presidente della Comunità Montana di Gardone Valtrompia, Gianmaria Giraudini, sindaco di Villa Carcina, Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia e Franco Gussali Beretta della fabbrica Armi Beretta SpA. Si scambieranno opinioni e valutazioni su quale sia il segreto di un’impresa di successo oggi e quali le prospettive per un’area e una manifattura determinante come quello che ha reso celebre in tutto il mondo la Valtrompia. Un territorio dalla profonda e antica connotazione artigiana e imprenditoriale, con le sue numerose imprese artigiane specializzate in particolare nel settore armiero, settore segnato da un continuo sviluppo, in particolare riguardante i fucili da caccia e da tiro sportivo.

“Un’impresa che ha saputo trovare uno spazio riconosciuto nei mercati globali, quale protagonista del made in Italy e del made in Brescia, caratterizzata dalla capacità d’impresa e dal forte valore artigiano che può contare su una maestria senza eguali, creatività e flessibilità che l’ha resa capace di rispondere in tempi rapidi e in modo personalizzato alle esigenze dei clienti e del mercato con prodotti e manufatti di altissima qualità. Un valore artigiano capace di rendersi protagonista di un modo di innovare a forte componente umana e sociale, prima ancora che tecnologica, in cui contano in primo luogo le relazioni con collaboratori, clienti e con il luogo in cui l’impresa si sviluppa”, commenta il presidente di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti.

Montichiari, arriva Turismo Natura 2018: la fiera dei camperisti

in Bassa/Economia/Fiere/Turismo/Zone by
Camper

Una fiera dedicata al camper, caravan e accessori, destinato a tutti gli appassionati di turismo ecosostenibile di un’area tra le più ricche di opportunità di tutto il Nord Italia. Nasce con queste premesse TurismoNatura, il salone proposto dal 9 al 11 novembre al Centro Fiera di Montichiari (Brescia) con ingresso a 7 euro.

IN FIERA PER VIAGGIARE E VIVERE PIÙ GREEN

Il turismo ecosostenibile costituisce una nicchia di mercato in forte espansione, con consumatori attenti e alla ricerca di prodotti di qualità grazie ai numerosi hotel, alberghi, agriturismi, villaggi turistici, campeggi, enti di promozione turistica ed operatori del settore che hanno fatto proprio il concetto di ecosostenibilità. Si tratta di una scelta che coinvolge un numero crescente di persone, sempre più orientate a modelli di consumo più sostenibili, rispettosi dell’ambiente e degli equilibri del territorio. Viaggiare in camper e caravan, insieme alle nuove frontiere del cicloturismo, è uno dei modi principali per scoprire il paesaggio, godendone appieno ogni aspetto in maniera autentica e rispettando l’ambiente.

TurismoNatura è un salone che intercetta queste esigenze specifiche, dando voce ad un mondo alla ricerca di visibilità. Grazie alla partecipazione dei più importanti marchi rappresentati dai concessionari del territorio, la fiera offrirà la possibilità di valutare da vicino un’ampia offerta di camper e caravan ma anche di accessori e attrezzature.

Molti i marchi che hanno confermato la loro presenza: Pilote, Hymer, Hymer Car, Eriba, SunLihgt, Burnster, Mobilvetta, FontVendome, Adria, SunLiving, Chausson, Karmann, Roller Team, Euramobil.

ATTREZZATURE E SOLUZIONI PER LA PICCOLA NAUTICA

Nell’ambito di TurismoNatura, inoltre, verrà proposta la prima edizione della Nautica Dei Laghi, un’area che si rivolge ai cultori della piccola nautica che hanno proprio con il lago un legame speciale. Montichiari, infatti, sorge al crocevia di un territorio unico, fatto di eccellenze produttive ma anche di una vocazione turistica che ha nel Lago di Garda e nel Lago d’Iseo due poli di attrazione unici in Europa.

Con la Nautica dei Laghi, TurismoNatura si arricchisce di un nuovo spazio riservato alle attrezzature e soluzioni per la piccola nautica che completa l’offerta espositiva in fiera.

IN FIERA NUMEROSE INIZIATIVE COLLATERALI

TurismoNatura può contare su numerose iniziative collaterali proposte in fiera dal mondo delle associazioni e dai cultori del turismo all’aria aperta.

Durante le giornate di fiera, Montichiari sarà la prima tappa del Camper Partner Road Show, promosso da Pilote, un’iniziativa che attraversa l’Italia organizzata dalla casa costruttrice che farà tappa anche a TurismoNatura.

Nella giornata di sabato 10, alle ore 11.00 in Sala Scalvini è atteso un talk show sul tema @Camperite: quella sindrome positiva che assale chi ha esaurito il logorio della vita ordinaria, moderato da Tommaso Impenna di CamperZone e Luca Stella, direttore di Newscamp.eu. Tra gli ospiti: Cristiano Gianmaria Fabris.

La Federazione A.C.T. Italia (Associazione Campeggiatori Turistici d’Italia) sarà presente, come da tradizione, con uno stand istituzionale e i numerosi Club affiliati della Lombardia svolgono la loro attività, tra cui Amici Campeggiatori Bresciani, ARcamperClub, Camper Solidale Mantova, Tanta strada in camper e Camper Club Bussero.

L’obiettivo è creare momenti d’incontro che coinvolgano gli appassionati di camper storici e le nuove leve. Un vero e proprio “raduno” in fiera che ha l’obiettivo di trasmettere lo spirito di chi ama viaggiare in camper. Non potranno mancare momenti culinari e culturali alla scoperta delle bellezze artistiche e paesaggistiche di Montichiari e dei comuni limitrofi.

Una delle novità del 2018 è uno spazio appositamente dedicato all’usato di qualità, con una particolare attenzione al vintage, sempre più apprezzato e ricercato dagli appassionati.

Anche quest’anno la Federazione nazionale Unione Club Amici sarà presente a TurismoNatura con il proprio patrocinio e uno stand a disposizione dei suoi 130 club aderenti, sparsi su tutto il territorio Italiano.

La Federazione UCA promuove da sempre il turismo itinerante. Anche per l’edizione 2018 arriveranno in fiera equipaggi dei club aderenti dell’Area nord Italia e un gruppo di camper provenienti dal Triveneto, organizzato dall’Holiday Camper Club di Trento, che in occasione di TurismoNatura visiteranno con guide turistiche specializzate anche le cittadine di Lonato, Castiglione delle Stiviere e naturalmente Montichiari.

A TurismoNatura, inoltre, è confermata la presenza di Federcampeggio Lombardia che fa parte della Confederazione Nazionale Campeggiatori. In fiera saranno presenti l’Unione Campeggiatori Bresciani e Camper Club Clarense con un programma di iniziative appositamente studiate per i camperisti.

Per gli appassionati di camper e caravan, per chi ama la vita all’aria aperta e cerca idee stimolanti per le proprie vacanze, l’appuntamento con TurismoNatura è dal 9 all’11 novembre al Centro Fiera di Montichiari.

EVENTI SPECIALI

Talk show sul tema @Camperite:

quella sindrome positiva che assale chi ha esaurito

il logorio della vita ordinaria

Sabato 10 Novembre – ore 11:00

Sala Scalvini (primo piano – ingresso centrale)

Tra gli ospiti: Cristiano Gianmaria Fabris

Tommaso Impenna – Camperzone

Luca Stella – direttore di Newscamp.eu

Ecco i temi e gli spunti che verranno sviluppati nell’incontro:

ü  Camperismo e Camperite: due modi di intendere il camper (vacanza, necessità, lavoro, ecc.) ovvero si inizia a far vacanza su ruote e poi si scopre…

ü  Esiste un vademecum del camperista?

ü  Quali sono i limiti (e quali i pregi) nel vivere full time su ruote?

ü  Anche il full timer ha bisogno di protezione e tutela. Cosa prevede la normativa?

ü  Che messaggio civile o educativo può trasmettere un full timer?

ü  Fulltimer e mercato: clienti difficili di officine e dealer o virtuosi bricoleurs?

ü  Il veicolo: cosa non può mancare e cosa c’è ma non serve a nessuno mai!

ü  Cosa si scopre della società attuale osservata da un oblò di un monolocale in perenne movimento?

TURISMO NATURA – LA SCHEDA

Fiera del Camper, Caravan, Accessori

Nautica e Turismo Ecosostenibile

9 / 10 / 11 NOVEMBRE 2018

CENTRO FIERA DI MONTICHIARI (BS)

ORARI:

10.00 – 19.00

BIGLIETTO:

€ 7

€ 5 ridotto ultrasessantacinquenni

Ingresso gratuito fino a 12 anni

Cotonella, Maurizio Zannier passa il timone al figlio Marco

in Abbigliamento/Economia/Nomine/Valcamonica/Zone by
I vertici di Cotonella

Cambio ai vertici per la società Cotonella, storica azienda dell’underwear con sede a Sonico in provincia di Brescia. Il Presidente e fondatore dell’azienda Maurizio Zannier ha ceduto la Presidenza del Consiglio di Amministrazione della Società al figlio Marco Zannier, 37 anni.

Marco, sposato e padre di due figli, lavora nell’azienda di famiglia da più di 15 anni, dove ha ricoperto diversi ruoli chiave nei settori acquisti, commerciale e sviluppo retail, oggi eredita il timone dell’azienda fondata dal padre in Valle Camonica nel 1972.

La nomina della nuova governance mira a favorire il passaggio generazionale e a rafforzare la strategia di sviluppo dell’azienda nel pieno rispetto della tradizione familiare.

Cotonella S.p.A. è un’azienda con più di 45 anni di storia tutt’oggi controllata interamente dalla famiglia Zannier: nel CDA sono presenti oltre a Marco e a Maurizio Zannier anche Donatella Colombi e Silvia Zannier rispettivamente moglie e figlia del fondatore.

Negoziazione e aziende, appuntamento il 14 giugno nella sede di Isfor

in Città e Hinterland/Economia/Formazione/Isfor/Zone by
La sede di Isfor

La negoziazione è comportamento organizzativo complesso che richiede un ricco bagaglio di abilità e competenze. Nessuno si può improvvisare negoziatore e nessuno può diventarlo solo con l’esperienza.

La negoziazione è una visione prospettica: raggiungere i propri obiettivi non è la misura del successo negoziale. Decisivo è il modo con il quale lo si raggiunge, a quale prezzo in termini di valore e di relazioni. Una negoziazione che si chiude con un buon risultato per entrambe le parti è destinata a produrre i propri effetti positivi per lungo tempo molto di più di quanto non possa fare una trattativa che si conclude con vincitori e vinti.

Per portare il linguaggio della negoziazione nelle aziende bresciane, ISFOR organizza il 14 giugno alle ore 16.00 presso la sede ISFOR in via Pietro Nenni 30 a Brescia, una tavola rotonda dal titolo:

“NEGOZIARE PER LA GOVERNANCE, LO SVILUPPO E IL CAMBIAMENTO AZIENDALE”.

Nella la tavola rotonda, i diversi punti di vista portati dai relatori offriranno una ampia panoramica sul linguaggio universale della negoziazione, strumento d’elezione per lo sviluppo del business, l’acquisizione di nuova clientela, la definizione di accordi economici duraturi e la risoluzione pacifica delle controversie.

Aprirà i lavori Giuseppe Pasini, Presidente A.I.B. e interverranno, in un dibattito coordinato da Vittoria Poli, CEO ISN e Cinzia Pollio, Direttore ISFOR – Fondazione A.I.B.:

Piero De Lorenzi, Partner PWC – “Il valore della negoziazione nella gestione della governance”

Stefano Sablone, Consulente ISN – “Influenza dei rapporti proprietari sulla gestione: dinamiche all’interno del CdA”

Sergio Capelli, Senior HR Business Partner Manufacturing Vodafone – “Come negoziare nelle relazioni industriali e nei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale”

Simona Gandini, Direttore Empowerment ISN – “Comunicare attraverso l’Intelligenza Emotiva nella complessità delle relazioni aziendali”

Relazione finale e conclusioni di Arik Strulovitz, Negoziatore, Direttore Scientifico ISN

“La sfida di negoziare in una realtà caotica nel mondo del business”

 

Gli scambi Brescia – Ghana valgono cinque milioni all’anno

in Economia/Export/Zone by
Ghana

Scambi nell’anno 2017 tra Lombardia e Ghana da 85 milioni, 56 di export e 29 di import. Cresce l’import, +4%, in calo l’export, -12%. Prima Milano con circa 50 milioni di scambi, circa metà tra import e export. Per Milano crescita maggiore per l’import, + 7% e calo più contenuto per l’export, -3%. La Lombardia pesa il 24% dell’export nazionale e il 18% dell’import. Emerge da una elaborazione di Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Promos, la sua azienda speciale per le attività internazionali.

Oggi in Camera di commercio a Palazzo Giureconsulti il Ghana business forum, con la partecipazione dell’Ambasciatore in Italia Paulina Patience Abayage  e di Hajia Samira Bawumia, Second Lady della Repubblica del Ghana.

Firmato un accordo. Al termine dell’incontro, la firma di un Memorandum of Understanding tra la Camera di commercio del Ghana e la Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, per migliorare i rapporti economici.

Per provincia. Dopo Milano con circa 50 milioni di scambi, circa metà tra import e export, al secondo posto Bergamo con circa 12 milioni, di cui 9 di export (export +61% in un anno), Varese e Brescia con circa 5 milioni, quasi tutto export, Monza con circa 4 milioni di export.

Principali prodotti esportati dalla regione nel manifatturiero: macchinari (38% di tutto l’export lombardo per il Ghana). Importati soprattutto alimentari (51% di tutto l’import dal Ghana) e metalli (42%).

Lombardia regina dell’export: volano macchinari, metalli, moda e chimica

in Economia/Export/Lombardia/Tendenze/Zone by

Macchinari, metalli, moda, chimica: sono i prodotti che trainano il manifatturiero lombardo nel mondo. Un business che nel 2017 ha raggiunto i 117,9 miliardi di euro (8 miliardi di prodotti manifatturieri in più del 2016), +7,4%. Germania (+5,5%), Francia (+4,3%) e Stati Uniti (+13%) sono le maggiori destinazioni delle esportazioni. Primi paesi per crescita percentuale in un anno: Russia (+27,9%), Polonia (+16,3%), Giappone (+15%). Tra questi principali 20 partner, superiori al +10% di crescita anche Ungheria, Romania, Stati Uniti. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e della sua azienda speciale Promos per le attività internazionali, sugli ultimi dati Istat.

L’export manifatturiero lombardo è trainato da macchinari, metalli, moda e chimica. I macchinari superano i 24 miliardi e riprendono a crescere (+6,4%). Seguono i prodotti in metallo (18,5 miliardi, +9%), la moda (13 miliardi, +3,6%), i prodotti chimici (12,7 miliardi, +5,4%), gli articoli in gomma e gli alimentari (quasi 7 miliardi). Crescita a due cifre per alimentari (+17%) e farmaceutici (+25%). Sempre più alimentari lombardi arrivano in Giappone (seconda destinazione, +126%) e Corea (+116,5%), tessili in Cina (+19%), legno in Austria (+31,4%), prodotti chimici in Brasile (+23%), farmaceutici in Irlanda (+226%), petroliferi raffinati nei Paesi Bassi (+374%) e metalli in Ungheria (+30,4%), macchinari in Egitto (+106%) e Russia (+47,4%), computer nelle Filippine (+56,5%), apparecchi elettrici in Messico (+65,7%), mezzi di trasporto in Pakistan (+243%).

L’export manifatturiero italiano raggiunge i 430 miliardi, +7,4%. Milano è prima con 40 miliardi circa (9,3%, +8%), seguita da Torino (22 miliardi, +3,6%), Vicenza (17,5 miliardi, +5,6%), Brescia e Bergamo con 15 miliardi (rispettivamente +8,4% e +6,7%).

Busi Group si espande: nuova sede per Omb a Rezzato e ampliamento BTE a Paitone

in Aziende/Busi Group/Città e Hinterland/Economia/Eventi/Manifatturiero/Valsabbia/Zone by
Pama Prefabbricati spa Rezzato_nuova area OMB

Prosegue il trend d’innovazione e investimenti di Busi Group, realtà tra i leader in Italia specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di prodotti e sistemi innovativi per la raccolta, compattazione e trasporto del rifiuto. Mentre l’azienda si prepara a partire per Monaco di Baviera, dove dal 14 al 18 maggio parteciperà ad IFAT, la  fiera internazionale che presenta le migliori soluzioni ambientali, Busi Group investe nel territorio bresciano con due importanti acquisti orientati alla crescita del gruppo.

Il primo a Rezzato, nella zona industriale, in via Giovanni XXIII, 80mila metri quadrati di cui 30mila coperti che entro la fine del 2019 ospiteranno la nuova sede di OMB Technology. “Sarà il futuro di OMB – commenta Mirko Busi – un sito innovativo che ospiterà la produzione e la ricerca. L’area verrà inoltre utilizzata come supporto logistico di tutto il gruppo poiché è direttamente collegata alla ferrovia con uno scalo merci che potenzierà gli scambi in un’ottica anche di risparmio economico e di sostenibilità”. Con questa nuova area OMB Technology avrà uno spazio tre volte più grande di quello attuale, con l’obiettivo di migliorare gli spazi di lavoro, lo sviluppo e la ricerca, la produzione.

Il secondo investimento di Busi Group riguarda BTE, la sede del gruppo, un ampliamento di 5mila metri quadrati a Paitone, vicino all’azienda madre.

“Con questo ampliamento – commenta Mirko Busi – che porterà BTE a una dimensione di 60mila metri quadrati, intendiamo aumentare lo spazio di produzione”.  L’investimento totale dell’acquisto degli immobili è stato di circa 10 milioni di euro, numeri importanti che confermano la solidità della realtà bresciana e la sua dinamica di espansione nel territorio ma anche come vetrina importante per l’estero. “Nei prossimi giorni saremo a IFAT – commentano i fratelli Busi – una fiera molto rilevante per il nostro comparto”. A Monaco di Baviera Busi Group si presenterà con novità OMB e MEC. In particolare la nuova attrezzatura scarrabile serie SL e SLK di MEC con nuove soluzioni geometriche e un telaio più leggero, una rivisitazione del compattatore a carico laterale CMPL7 ETSA, la nuova linea di cassonetti stazionari +B LID ed EcoSolar-K12 il compattatore scarrabile informatizzato con impianto fotovoltaico realizzato in collaborazione con ID&A Srl, partner bresciano di Busi Group, che progetta e costruisce sistemi integrati per raccolta e gestione rifiuti, e che esporrà in fiera isole ecologiche informatizzate.

La politica dica cosa vuole fare del nostro voto | di Marco Bonometti

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Zone by

di Marco Bonometti (discorso all’assise di Confindustria a Verona) – Cari colleghi ed amici, le Assise generali di Confindustria, si collocano strategicamente alla vigilia delle elezioni politiche, ed anche delle elezioni ragionali in Lombardia, la regione più industrializzata d’Italia ed una delle più industrializzate d’Europa.

Nel calendario dei lavori mi è stato assegnato il compito di parlarvi della semplificazione. Argomento di importanza primaria in un paese come l’Italia, che non vive di materie prime e che avrebbe estrema necessità di flessibilità e di snellezza.

È un tema a noi caro, per averne parlato in tutte le lingue ed in tutte le salse, per anni, raccogliendo sempre grandi consensi, ma con risultati lontani dai nostri desiderati, che sono poi quello che si aspetterebbe ogni cittadino italiano. La lodevole eccezione della legge Bassanini risale ormai a più di 20 anni fa – e della neo approvata ‘legge Madia’ dobbiamo ancora capirne la effettiva ricaduta.

Ciascuno di voi fa i conti tutti i giorni con le farraginosità del nostro paese, e tutti i presidenti delle territoriali e delle categorie di Confindustria hanno già detto, in tutte le sedi e meglio di me, quello che c’era da dire sul tema della semplificazione, diventato ormai la stanca litania di un discorso tra sordi.

Vincenzo Boccia e Voi tutti mi perdonerete se colgo l’occasione per parlarvi 5 minuti di noi, di come vorremmo fare gli imprenditori in Italia. Lo farò con la mia consueta franchezza, senza giri di parole,

come convinto sostenitore della democrazia, quella vera,

come convinto sostenitore del primato della politica,

e anche sostenitore del dialogo tra imprese e lavoratori.

  • Sfido chiunque, però, a dimostrare che questa che stiamo vivendo sia la democrazia che noi vorremmo realizzata ed adulta nel nostro Paese.
  • così come sfido chiunque a dimostrarmi che la gazzarra in scena nella campagna elettorale abbia la dignità della politica, al punto da rendere complicata l’individuazione dei partiti, la loro origine, la loro storia, il loro credo, il loro punto di arrivo, al punto che, nella coscienza più diffusa, non esiste più tra loro alcuna differenza, non ci sono obiettivi caratterizzanti, non ci sono più ideologie.
  • Sfido chiunque, infine, che quello che è accaduto in Acea sia manifestazione di corretta volontà di dialogo tra impresa e lavoratori, o meglio la loro rappresentanza.

Democrazia significa che il popolo governa attraverso i rappresentanti eletti, sulla base di programmi nei quali gli elettori si riconoscono e per la cui realizzazione i politici assumono impegni.

Ma non è così.

Ma quello che come imprenditori ci lascia veramente perplessi, e uso un eufemismo, è la rincorsa all’assurdo: c’è chi promette esenzioni fiscali, chi promette esenzioni contributive, chi promette pensioni a tutti, chi promette redditi a tutti, di cittadinanza, di inclusione, di povertà, e perfino più alti degli stipendi di chi lavora. C’è anche chi vuole cancellare la legge Fornero, chi vuole cancellare il Job’s act, chi si “limita”, tra virgolette alla reintroduzione dell’articolo 18.

NESSUNO SPIEGA DOVE TROVERÀ LE CENTINAIA DI MILIARDI CHE SERVONO.

Nessuno spiega come faranno poi le imprese a mantenersi competitive, in mercati globali sempre più liberi, più concorrenziali, in cui la semplificazione è normale, è ampiamente acquisita, mercati in cui si fa in giorni ciò che da noi si fa in mesi, ed in settimane ciò che da noi si fa in anni, se lo si fa.

Questo sistema non dura per caso. Dura perché va bene a chi vuole che nulla cambi, perché in questo ginepraio in cui ci vogliono mesi per un passaporto, ed anni per un esame specialistico complesso, il che fa la differenza tra il vivere e morire, prosperano l’affarismo, il sottobosco, la clientela, la corruzione.

NOI VOGLIAMO ESSERE IMPRENDITORI SERI ED UOMINI ONESTI.

E vogliamo un paese in cui gli imprenditori seri e gli uomini onesti possano lavorare e prosperare secondo le loro capacità ed il loro amore per il rischio, senza dover lottare contro i tentacoli della legislazione arcaica, confusa, contraddittoria, soffocante e della burocrazia insormontabile.

Se è vero, cari colleghi, che il primato della politica non è in discussione, allo stesso modo, io ritengo, non deve essere in discussione il ruolo dell’impresa, che in larga misura produce la ricchezza sulla quale tutto si costruisce.

Senza impresa, senza lavoro, senza ricchezza, tutto il resto crolla, travolgendo con sé le fragilità degli anziani, i sogni dei ragazzi, le speranze dei giovani, il futuro di tutti.

Un futuro incerto se in Acea, importante azienda romana a capitale pubblico, è stato firmato un accodo aziendale che reintroduce l’articolo 18. Di nascosto, nottetempo, senza coinvolgere le rappresentanze industriali.

Con i soldi dei cittadini, che pagano tasse e servizi, Acea e Sindacati hanno cancellato una legge dello Stato. Una legge che, tra l’altro, sta dando buoni frutti, contribuendo al recupero di produttività.

E tutto questo alla vigilia della firma, tra Confindustria e Sindacati, del patto per il lavoro.

Ma tu, caro Vincenzo, con chi dovresti firmare? Con gente che non ha rispetto della legge? Con gente che non ha rispetto degli interlocutori? Con gente che non rispetta neanche la propria dignità al tavolo negoziale?

COSA PUÒ FARE CONFINDUSTRIA?

Io credo che a queste domande debbano venire risposte chiare da queste Assise, che sono un momento di alta democrazia imprenditoriale.

La politica ci deve dire cosa vuole fare del nostro voto, del voto degli italiani.

Ci deve dire come, quando, dove intende operare.

Per fare che cosa, e con quali soldi.

Con progetti chiari e con tempistiche definite e verificabili.

Confindustria, dal canto suo, proponga, esiga, vigili, con programmi chiari e con scale di priorità.

E dica chiaramente ai partiti, al governo che verrà, che ad ogni azione corrisponderà inevitabilmente una reazione uguale e contraria.

Dica, ad esempio, che una consistente riduzione – organica e strutturaledei contributi previdenziali non è più rinviabile, che questa riduzione non è compatibile con la cancellazione della Fornero, perché l’Inps rischierebbe il fallimento, perché mancherebbero i soldi per pagare le pensioni.

Confindustria dica a chiare lettere che alla perdita di competitività seguiranno crisi aziendali sempre più marcate, disinvestimenti, riallocazioni delle risorse in paesi più accoglienti. Non per capriccio, non per reazione, ma perché saranno conseguenze inevitabili, secondo regole di mercato che prescindono dal nostro volere.

Dica ad alta voce Confindustria che chiede ai partiti un preciso impegno a introdurre per legge l’inderogabilità delle leggi sul lavoro, salvo che sia la legge stessa a prevederla. Questo anche per introdurre regole di civiltà nella contrattazione, per introdurre principi di correttezza inderogabile nell’azione sindacale, che prende ai tavoli quello che può, e poi estorce quello che non può.

Tutto questo Confindustria deve dirlo a voce alta, affinché ci sia un recupero di responsabilità ed una chiara assunzione di impegni, che consenta ai cittadini scelte altrettanto responsabili.

CONFINDUSTRIA, TUTTI NOI, DOBBIAMO AVER CHIARO CHE CON I COLLATERALISMI NON SI VA DA NESSUNA PARTE.

Certo, Confindustria è stata storicamente filogovernativa. E sarebbe bene che lo restasse, a mio giudizio, a condizione che politica e partiti esprimano un progetto che mette al centro l’Italia, i suoi cittadini, i suoi anziani, con le loro debolezze, i suoi giovani, con il loro futuro, i loro sogni, e le vie per tramutarli in realtà.

Senza di questo, l’Italia finirà inevitabilmente e progressivamente ai margini dei paesi sviluppati, pur avendo assets invidiabili, a cominciare dall’intelligenza degli italiani, dalla loro inventiva, dal loro attaccamento al lavoro, dalla loro genialità.

Doti preziose, che tutti noi sperimentiamo tutti i giorni, nelle nostre aziende, nei nostri operai, tra i nostri collaboratori, i nostri progettisti, i nostri manager.

Perfino la Ferrari, che il mondo ci invidia, serve a poco se non c’è chi la sappia condurre.

Qualcuno dirà che ho parlato poco di semplificazione.

E’ vero, lo riconosco.

Ma – permettetemi l’estrema semplificazione – se vogliamo cucinare qualcosa, servono prima di tutto le pentole. Altrimenti facciamo discorsi a vuoto, finiamo per prenderci tutti clamorosamente in giro.

Go to Top
Vai alla barra degli strumenti