Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Category archive

Personaggi - page 8

Paolo Streparava

in Personaggi by

Paolo Streparava, nato del dicembre del 1971, sposato e padre di tre figli, è il Ceo di Streparava Holding Spa, società che opera nel settore dell’automotive e nella quale è entrato dopo gli studi come assistente del direttore generale. Dopo aver ricoperto vari ruoli, dal 2003 Paolo Streparava è amministratore delegato di Streparava spa. In seguito diventa AD di Streparava holding spa, director di Streparava India, vice presidente di Lab ID di Milano, consigliere di Fai (Futuro all’impresa) di Brescia, consigliere di Isfor 2000 e di Banca Santa Giulia. Former president del Gruppo giovani imprenditori di AIB, Paolo Streparava dopo il liceo, e dopo un lungo stage all’estero interrompe il corso universitario in Economia e commercio, frequenta quindi il master di gestione della Piccola e Media Impresa, si perfeziona nel corso promosso da Ucimu sulle responabilità dei vertici aziendali e nel corso di Sda Bocconi sul ruolo dei consigli di amministrazione, prima di frequentare un seminario su benchmarking e analisi del valore, promosso dal consorzio Inn.Tec in collaborazione con l’Università di Brescia.

Fabio Astori

in Personaggi by

Nato il 10 maggio 1956, sposato, due figli, consegue la maturità scientifica al liceo Belfiore di Mantova nel 1975. Si iscrive a Medicina all’Università di Brescia, ma nel 1980 interrompe gli studi per entrare, l’anno successivo, nell’azienda di famiglia, la Luxor spa, della quale diviene consigliere delegato nel 1988 e presidente del Consiglio di amministrazione nel 2007. A partire dagli anni Novanta si dedica all’acquisizione o all’avvio di attività imprenditoriali nei settori automotive (Maier Cromoplastica Spa di Verdellino – Bg, specializzata nello stampaggio e nella cromatura di materie plastiche per auto), tessile e calzetteria (Calzitex Srl – Montichiari e Bucarest, specializzata nella produzione di calze e collants per donna), vinicolo (Società Agricola Quercia Sola in Maremma). Oltre a queste aziende tuttora in attività, avvia per poi cedere imprese di minori dimensioni nei comparti dell’elettronica, dell’edilizia e dei servizi. Nel 2001 fonda insieme ad altri soci la compagna aerea Air Italy e diviene presidente della holding Vittoria Alata. Nominato nel settembre 2013 vice presidente di Federmeccanica, ricopre incarichi nazionali all’interno di associazioni di services e sostiene l’Associazione Davide Rodella Onlus di Montichiari, impegnata nella cultura e nel sociale.

Paola Artioli

in Personaggi by

Sposata, mamma di Bianca e Alessandro, di 16 ed otto anni, Paola Artioli, dopo la maturità classica ed appena iscritta alla facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Parma, ha iniziato a lavorare in Aso Siderurgica, fondata dal padre Aldo, azienda leader mondiale nella produzione di acciai speciali ed oggi alla testa di un gruppo di imprese manifatturiere e di servizi, che operano nel settore siderurgico, elettrico e metallurgico. Laureata in Economia all’Università La Sapienza di Roma, dove ha sostenuto gli Esami di Stato e ho svolto la libera professione come Dottore Commercialista per circa 10 anni. Nel 1999 rientra a Brescia con la famiglia per riprendere il percorso imprenditoriale, dirigendo stabilmente l’azienda con i famigliari, come Amministratore delegato di ASO Siderurgica e delle società del Gruppo. Dal 2004 è membro di Giunta dell’Associazione Industriale Bresciana. Nel 2006 è stata delegata dal Comitato Piccola Industria di AIB, quale promotrice del Gruppo Femminile Plurale, che è diventato un punto di riferimento associativo per lo sviluppo di progetti in un’ottica di genere e con particolare riguardo di progetti di sostegno dell’imprenditoria e dell’occupazione femminile, del welfare locale, di formazione per imprenditrici, studentesse e donne manager. Per 4 anni ne è stata la coordinatrice. Nel 2010 è stata nominata componente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Brescia. Nel 2012 è stata eletta Presidente del Settore Siderurgia e Metallurgia dell’Associazione Industriale Bresciana e Vicepresidente di Federacciai.

Giuseppe Pasini

in Personaggi by

Giuseppe Pasini nasce a Odolo, in provincia di Brescia, il 17 agosto 1961. Nel 1979 si diploma Perito industriale all’Itis e nel 1982 inizia ad affiancare il padre Carlo nell’azienda di famiglia, la Feralpi S.p.A. Nel 1983 viene nominato consigliere delegato di Feralpi Siderurgica S.p.A. della quale è presidente dal 2008. Amministratore unico dal 1992 in ESF Elbe-Stahlwerke Feralpi GmbH in Germania, nel 2004 riorganizza il Gruppo, costituendo la Feralpi Holding S.p.A., assumendone la presidenza nel 2007. Dal febbraio 2009 è consigliere della società finanziaria Mittel S.p.A. Nel 1998 è membro di Giunta dell’Associazione Industriale Bresciana e dal 2005 componente del Consiglio direttivo, mentre dal 2004 siede anche nella Giunta nazionale di Confindustria. Presidente di Federacciai dal 2001 al 2012 e di Confindustria Metalli dal 2009 al 2012, è attualmente Vice Presidente di Federcostruzioni. E’ inoltre consigliere e componente del Comitato esecutivo della Fondazione della Comunità Bresciana Onlus e membro del Comitato di indirizzo del C.S.M.T. Negli anni ha ricevuto diversi riconoscimenti: “Medaglia d’Acciaio Federico Giolitti” da parte dell’Associazione Italiana di Metallurgia (2009), premio “Lombardia per il Lavoro” da Regione Lombardia (2006), “Imprenditore dell’anno” Ernst & Young nella categoria Global nel 2003 e nella categoria Quality of Life nel 2006.

Sandro Belli

in Economia/Personaggi by

Alessandro Belli, imprenditore bresciano, sposato, padre di sei figli. Terminato il liceo classico all’istituto Arnaldo, si laurea in Scienze Politiche all’Università Cattolica di Milano, allievo dei professori Gianfranco Miglio, don Luigi Giussani e Francesco Alberoni.

Da sempre appassionato di politica e filosofia, fonda nel 1971 la “Indipendente Studentesca” con obiettivi di “moderazione ed equilibrio nel mezzo della turbinosa vicenda politica sessantottina”. In seguito fonda e presiede l’associazione culturale “Bresciacittagrande”, la Compagnia Teatro del Thè, il Consorzio Produttori Elettrici.

Oggi è amministratore di Ave S.p.A e di alcune altre società, membro della giunta Anie per le Pmi, membro della Deputazione del Teatro Grande, membro dello Staff del sindaco di Brescia, Consigliere dell’associazione “Arte e Spiritualità” e dell’associazione “Amici dei Musei”.

Ha pubblicato nel 1995 il libro “Una nuova via – è possibile una nuova ideologia?” (edizioni EBE), e diversi altri testi. Collabora con alcuni giornali sui temi della città e della politica. Redattore capo di Civicrazia. Ha recentemente scritto testo e musica dello spettacolo teatrale “Noi, un’amicizia che continua”.

Fabrizio Scuri

in Economia/Personaggi by

Fabrizio Scuri ha 52 anni, è sposato e ha due figli. Vive a Cazzago San Martino, in Franciacorta. Dopo la laurea in matematica e tre anni in cattedra, ha deciso di intraprendere la professione di programmatore e analista informatico per poi mettersi in proprio nel settore, fondando prima la Intelligent Tool e quindi la Gx Italia. Nel 2004 è stato nominato dai 70 Comuni azionisti presidente di Cogeme, contribuendo in maniera determinante alla nascita del progetto federativo di Linea Group Holding (sesto gruppo in Italia nel settore utility), che ha unito le municipalizzate dei territori di Cremona, Pavia, Lodi, Crema e Rovato.

Quindi, dal 2007, è stato indicato dagli stessi soci come amministratore delegato di Lgh (confermato fino al 2012), mantenendo contestualmente la guida di Linea Com, la controllata del gruppo che si occupa di servizi di It e Tlc. Nel 2012 è stato scelto dal Comune di Palazzolo per guidare le operazioni di chiusura della controllata Sogeim. Quindi ha deciso di tornare nel mondo del privato accettando di assumere il ruolo di amministratore delegato del Gruppo Gabeca. Da due anni è anche ad di Grandi Riso, quarto produttore italiano di riso. E’ appassionato di corsa a piedi (ha corso due maratone oltre a diverse mezze maratone).

BIOGRAFIA AGGIORNATA AL 13.09.2016

Gb Merigo

in Personaggi by

Gb Merigo (classe 1952) è uno dei “brand” più noti del settore nel turismo Bresciano. E non solo.

La passione per i viaggi nasce da giovanissimo. E da subito si traduce in azioni concrete sul piano organizzativo. Nel 1978 è già presidente del Gab, Gruppo Autonomo di Base di Brescia, del. Centro Turistico Studentesco e Giovanile (incarico che mantiene fino al 1989). Nel frattempo studia e si mantiene insegnando Inglese in diversi istituti privati. Nel 1984 si laurea in Lingue e Letterature Straniere all’Università “Carlo Bo” di Urbino con una tesi su “Lingua e Letteratura Americana, con interesse particolare alla Poesia Americana della Beat Generation”.

Nel 1984 la svolta: fonda Amerigo Viaggi Gruppo (www.amerigoviaggi.it), che nel periodo di massima espansione conta ben sei agenzie. E nel 2004 crea anche una “divisione” tunisina, che nel cinque anni dopo cede al corrispondente locale in quanto i flussi turistici verso il Nord Africa avevano iniziato ad espandersi enormemente verso nuove località emergenti. Ma prima (1989), con la Amerigo Viaggi, aveva partecipato a un’altra esperienza importante, aderendo – fra i primi dieci in Italia – al progetto di un innovativo network nazionale di agenzie viaggi, denominato “Buon Viaggio Con…”. Una rete, successivamente denominata “Buon Viaggio Network”, che arriverà ad affiliare nel corso di pochi anni oltre 330 delle agenzie viaggi e a fatturare oltre 300 miliardi di vecchie lire.

Ma il progetto di “aggregazione” di Merigo non si ferma qui. Nel 2003 fonda il Gbt, Gruppo bresciano turismo, che raccoglie in pochi mesi 40 agenzie: l’embrione da cui nel 2005 nascerà il network di Bravo Net, il cui scopo principale è quello di aggregare le agenzie viaggi del Nord Est Italia operanti attorno agli aeroporti di Bergamo, Verona, Treviso e Venezia, in modo da creare una garanzia di vendita a tutti i tour operator che programmano voli charter in partenza da quegli aeroporti. Merigo ne è vicepresidente fino al 2011, quando la società (860 agenzie affiliate) si fonde con H.P. Vacanze, dando vita così al più grande network italiano (1.640 agenzie affiliate). La nuova società, denominata Geo Spa viene poi ceduta ad Alpitour e a Costa Crociere, i due maggiori tour operator italiani, che ne hanno acquistato in quote paritetiche la maggioranza.

Anche in virtù della sua grande esperienza, tra il 2008 e il 2010, Merigo viene indicato come membro della giunta di Confindustria-Assotravel. Dopo aver guidato per anni la società Terramica, quindi, nel 2014 si lancia in una nuova avventura, assumendo la presidenza di Italy Incoming Terramica Network: la sfida è quella di diventare nei prossimi anni uno dei principali player del mercato incoming italiano. Un traguardo che inizia a concretizzarsi con la nascita del consorzio Brescia Incoming 2.0 Scarl, di cui è presidente.

Merigo è impegnato da anni anche nel campo del volontariato. Nel 2010 fonda la Tibet House Foundation Italy, associazione che ha come scopo principale quello di raccogliere fondi in Italia per sostenere i bambini del Tibetan Children’s Villages e progetti di aiuto per il popolo tibetano in esilio.

Riccardo Chini

in Personaggi by

Riccardo Chini, classe 1958, bresciano, è laureato in Ingegneria Civile Idraulica presso l’Università di Pavia. Dopo una collaborazione con l’Università entra a far parte di uno studio professionale associato d’ingegneria, occupandosi di progettazione e direzione lavori di opere di regimazione idraulica, di acquedotti e di ponti stradali. Dal 1988 al 1992 è dirigente tecnico commerciale della Siderval SpA di Talamona.

Nel 1991 consegue il diploma al primo MIP del Politecnico di Milano sulla gestione d’impresa. Dal 1993 entra a far parte del CdA della Metallurgica Calvi SpA di Merate (oggi Calvi SpA), con delega per l’attività commerciale; nel 1996 viene assunto come dirigente e nel 1997 ne viene nominato amministratore delegato.

Dal 1997, con altri investitori, attraverso la società Calfin, assume gradualmente il controllo della Calvi SpA, con la quale, tra 1998 e il 1999, acquisisce le società Sipa SpA di Carnate e Cefival SA di Persan (Francia).

Nel 2004 partecipa con la Calvi SpA alla costituzione di Calvi Holding Srl (ora SpA), che incorpora le società Calvi SpA, Siderval SpA, Sipa SpA, Fiav SpA, e Cefival SA.

Dal 2006 al 2009 guida come presidente del CdA e del comitato esecutivo di Calvi Holding le trattative con Thyssen Krupp, Carpenter, e TD Bank per le acquisizioni della HSP di Schwerte, (Germania), di Rathbone (USA), del gruppo Lift-Tek (Canada/ USA) e della Falci Srl di Dronero.

Al termine di questo processo di crescita per linee interne ed esterne il gruppo Calvi Holding SpA è oggi una realtà con 1500 dipendenti, di cui 1200 in Europa e 300 negli USA, leader mondiale nella produzione di profilati speciali su disegno del cliente in acciai, leghe speciali e titanio e di sistemi di sollevamento per la logistica; i clienti provengono a livello globale da tutti i settori avanzati dell’industria meccanica.

Riccardo Chini ricopre attualmente le cariche di presidente di Calvi Holding SpA, di Calvi SpA, Sipa SpA, Rathbone Precision Metals Inc., Tifast Srl ed è amministratore delegato di Hoesch Schwerter Profile GmbH e Fiav L. Mazzacchera S.p.A.

Sul versante associativo, Chini entra nel 1996 nel consiglio direttivo dell’API della provincia di Lecco, di cui per 8 anni, fino al 2012 è membro della giunta di presidenza. Dal 2006 al 2012 è stato membro del consiglio generale di Apilombarda.

Nel 2007 viene eletto membro del consiglio di Unionmeccanica Lecco, di cui per due anni ricopre la presidenza territoriale e partecipa alla firma del CCNL delle piccole e medie imprese metalmeccaniche.

Dal 2013 è Presidente nazionale di Confimi Industria Meccanica e nello stesso anno ha firmato il primo CCNL della categoria, che è stato rinnovato per un triennio il 22 luglio 2016. Dal 2016 è Vice Presidente di Confimi Industria con delega alle categorie e dal 20 maggio scorso è Presidente di Confimi Industria Monza-Brianza.

Federico Ghidini

in Economia/Personaggi by

Federico Ghidini (Manerbio, 12 agosto 1979) è un imprenditore italiano; dal 2011 al 2015 è stato Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia e Vicepresidente dell’ Associazione Industriale Bresciana (AIB). Da settembre 2015 è Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia.

Biografia

Nel 1997 suo padre viene improvvisamente a mancare, sceglie di seguire in prima persona a soli diciotto anni, l’azienda metalmeccanica di famiglia “Elettrofiamma”, marchio storico di Lumezzane (BS) che produce pentole e stoviglie in acciaio inox.

Impegnato nel sostenere l’imprenditoria giovanile, nel 2012 fonda “IClub”, venture capital costituito da giovani imprenditori che investe in start up tecnologiche finanziando una serie di startup fra cui “Tip.ventures” il primo portale di “equity crowdfunding europeo”.

Durante la sua presidenza dei giovani imprenditori di Brescia, crea il programma di formazione “ISUP” (Italian Start Up) progetto che nasce per favorire il concreto sviluppo di idee imprenditoriali di giovani talenti. Con il suo incarico diffonde in Italia la cultura dell’innovazione collegata al tessuto industriale e ai suoi giovani.

Membro della Commissione esaminatrice del programma StartUp di Unicredit è da tempo impegnato in prima persona anche nel “Musil” – Museo dell’Industria e del Lavoro come Consigliere della Fondazione.

Dal 2013 siede attivamente nel Consiglio Generale di Confindustria. Dal 2015 è Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia.

Emilio Gnutti

in Economia/Personaggi by

Emilio Gnutti (Brescia, 6 agosto 1947) è un imprenditore e dirigente d’azienda italiano.

È tra i finanzieri più conosciuti d’Italia, essendo stato uno dei protagonisti di varie operazioni importanti dell’economia italiana.

È stato presente nella lista degli uomini più ricchi d’Italia, stilata dal giornale finanziario americano “Forbes”, con un patrimonio stimato di circa 1 miliardo di dollari[1].

La carriera professionale

Diploma di Perito Industriale e Laureato in Lettere e Filosofia, inizia la sua carriera imprenditoriale nel 1969 fondando la GI-EM, società di motori elettrici, che porterà a posizioni di leadership europea, attraverso operazioni di fusioni e acquisizioni con altre realtà (Siber, Vemer, Molveno, Dreefs) dello stesso segmento.

La crescita imprenditoriale di Gnutti passa attraverso FinecoBank, società da lui costituita nel 1979, che diviene in un decennio un gruppo leader italiano nel leasing e nel factoring, nel 1990 viene acquisita dalla Banca Popolare di Brescia.

Nel 1989 Gnutti esce da Fineco e con la liquidazione ricevuta e l’esperienza acquisita nel mondo parabancario costituisce nel 1995 G.P. Partecipazioni S.p.A. divenuta nel 1997 Hopa S.p.A.

Hopa diventa nel giro di pochi anni la cosiddetta bicamerale della finanza poiché Gnutti riesce ad unire come soci Unipol e Banca Monte dei Paschi di Siena da una parte e la Fininvest di Berlusconi dall’altra.[2] Emilio Gnutti conosce, nel consiglio di Banca Agricola Mantovana, Roberto Colaninno ed insieme rafforzano il sodalizio in Hopa dove raccolgono l’adesione di centinaia di imprenditori italiani, che verranno definiti giornalisticamente la “razza padana”. Gnutti e Colaninno acquistano la società Olivetti e attraverso questa società compiono la “madre di tutte le scalate”[3] lanciando la famosa opa ostile su Telecom Italia, conquistandola.[4][5].

Colaninno e Gnutti verranno definiti da Massimo d’Alema, allora Presidente del Consiglio, “capitani coraggiosi”[6].

Un’altra importante operazione orchestrata da Gnutti è la vendita del Gruppo Colmark alla Rinascente della Famiglia Agnelli[7].

Nel 2001 la Hopa dello scalatore[8] Gnutti vende la partecipazione di Telecom Italia alla Olimpia di Tronchetti Provera,ma pochi giorni dopo l’accordo il crollo delle torri gemelle cambia le carte in tavola e il contratto da poco firmato viene modificato sostanzialmente con un importante sconto a favore di Tronchetti[9]. Hopa quindi, in forza dai nuovi accordi, deve reinvestire buona parte delle plusvalenze derivanti dalla vendita della partecipazione in Telecom, nella cassaforte Olimpia che a sua volta possiede Telecom. Da allora Hopa rimane quindi ancora azionista (con circa il 3,4%) di Telecom ancorché la partecipazione diventerà poi diretta dopo l’uscita da Olimpia.

Nel 2005 Gnutti si dimette dal consiglio Hopa e da quasi tutte le cariche ricoperte nelle società fino ad allora gestite poiché decide di ritirarsi dal mondo finanziario a seguito dei procedimenti giudiziari che lo hanno reso protagonista.[10].

Le inchieste della magistratura

Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Bancopoli.

[11].

Depauperamento del capitale sociale fino alla bancarotta. Questa l’accusa rivolta dai pm a 10 persone, rinviate a giudizio per la vicenda che ha portato al fallimento della SHS multimedia, software house bresciana.

I fatti si svolsero tra il 2000 e 2003, quando la SHS passò da Srl a Spa accogliendo nuovi soci investitori che, in seguito a una crisi di governance, secondo l’accusa decisero di far fallire l’azienda svuotandola del patrimonio sociale.

I 10 imputati sono i soci Emilio Gnutti, Andrea Guerini, Ettore Lonati, Romano Marniga, Osvaldo Savoldi, Giancarlo Turati, Bruno Roma, il componente del collegio sindacale Matteo Bonalumi, il consulente dei nuovi soci Paolo Vavassori e quello dei vecchi soci Arrigo Bandera. Saranno davanti al giudice della seconda sezione penale del tribunale di Brescia il 22 marzo 2011.

L’intera vicenda si innesta in quella più ampia e con numerosi intrecci e connivenze economiche e politiche, vicenda che tenne a lungo tempo le prime pagine dei giornali. Riguarda la scalata alla Banca Antonveneta da parte della banca Popolare di Lodi (allora Presieduta da Gianpiero Fiorani), sostenuto dall’allora Governatore della Banca d’Italia, alcuni immobiliaristi (Ricucci, Coppola) ed il finanziere bresciano Emilio Gnutti (già alleato di Consorte nella vicenda Telecom). L’insieme dei personaggi è stato consegnato alle cronache con la definizione emblematica dei furbetti del quartierino.

Le dimissioni di Giovanni Consorte sono state causate dalle accuse di aggiotaggio, associazione a delinquere e appropriazione indebita a lui rivolte in occasione dello scandalo finanziario relativo alla scalata della Banca popolare di Lodi, oggi Banca Popolare Italiana, alla Banca Antonveneta. L’aggiotaggio si concentra su 50 milioni di Euro ricevuti (insieme al proprio vice Ivano Sacchetti) dal finanziere Gnutti, per «consulenze» in proprio fatte a favore della Hopa di Gnutti. «Consulenze», però, pagate non con fatture ma dietro lo schermo di plusvalenze artificialmente create con operazioni borsistiche «blindate».

Questa è la versione che Consorte ha offerto agli inquirenti per giustificare questa consistente somma. Flussi creati con un particolare meccanismo, secondo quanto già rilevato dalle indagini e spiegato da Gnutti: Consorte e Sacchetti, attraverso intermediari spesso del gruppo del banchiere Gianpiero Fiorani, investivano su titoli o prodotti derivati ritenuti «promettenti» dal punto di vista del margine di incremento prevedibile, e subito li rivendevano a Gnutti a prezzi sensibilmente più alti, ricavandone quindi immediate plusvalenze a colpo sicuro, di dimensione pari all’apparente generosità di Gnutti.

In data 25 ottobre 2006, Consorte, Ivano Sacchetti (ex presidente Unipol Banca e vicepresidente di Unipol) e il finanziere Emilio Gnutti sono stati condannati a 6 mesi di reclusione dal giudice di Milano Elisabetta Meyer con l’accusa di insider trading su titoli Unipol, stabilendo in 92.500 euro i danni patrimoniali e non patrimoniali che andranno risarciti dai tre condannati, in solido tra loro, alla Consob, parte civile nel processo. “Amareggiati e increduli” per l’esito della sentenza del Tribunale di Milano, Consorte e Sacchetti hanno sottolineato il fatto che si tratta comunque “solo del primo grado di giudizio”.

Il 21 gennaio 2009 le condanne per Consorte, Sacchetti e gli altri dirigenti Unipol per insider trading vengono annullate senza rinvio dalla quinta sezione penale della Cassazione per incompetenza territoriale della procura di Milano. Gli atti vengono trasmessi a Bologna[12].

Nel mese di aprile del 2011 il Pubblico Ministero Luigi Orsi e Gaetano Ruta hanno chiesto l’assoluzione per Emilio Gnutti nell’ambito del processo della scalata Bnl-Unipol[13].

Incarichi rilevanti

Nel 1969 è tra i soci fondatori della società Gi-Em S.r.l., società che produce piccoli motori elettrici, portando l’azienda ad una posizione di leader a livello europeo. Nel 1979 fonda la Fin-Eco e ne assume la carica di Amministratore Delegato. Fin-Eco è un gruppo polifunzionale nell’ambito del parabancario e di servizi finanziari.

Nel 1982 assume la carica di Presidente della società Fin-Eco Service S.r.l. divenuta ora Bitech S.p.A., società che opera nel settore dell’information Technology. Dal 1984 al 1992 è di Consigliere e Membro del Comitato Esecutivo della Banca Popolare di Brescia, divenuta oggi Bipop.

Nel 1986 costituisce Fin-Eco Line S.p.A., società che svolge attività di organizzazione e gestione di servizi pubblicitari. Dal 1986 al 2005 è Presidente e Amministratore di G.P. Finanziaria S.p.A. che rappresenta da sempre la cassaforte di famiglia.

Nel 1989 diviene Presidente e Amministratore Delegato di F.Leasing S.p.A. e fino al 2001 è Amministratore di Bresciauno S.p.A. Dal 1993 al 1998 è Amministratore di Molveno Oem S.r.l., ora facente parte di Everel S.p.A., società che produce componenti per elettrodomestici.

Dal 1993 al 2003 è Amministrazione della Siber S.p.A, ora fusa in Everel S.p.A., società leader europeo nella produzione di interruttori per elettrodomestici. Dal 1994 al 1999 è Amministratore di Colmark S.p.A., società operante nel settore della Grande distribuzione (ipermercati, supermercati, cash & carry).

Dal 1995 al 2002 è sindaco effettivo nella società Thassos Insurance Brokers S.r.l. Dal 1996 al 2004 è consigliere di Banca C. Steinhauslin & C. S.p.A. Dal 1996 è Amministratore di Fingruppo S.r.l., fino al 1999 a seguito di fusione per incorporazione nella società Hopa S.p.A..

Dal 1998 al 2001 è consigliere di Olivetti S.p.A., società quotata a Piazza Affari. Dal 1998 al 2001 è consigliere di Telecom Italia S.p.A., società quotata a Piazza Affari. Dal 1999 al 2005 è Amministratore di Hopa S.p.A., Holding di partecipazioni aziendali.

Dal 1999 al 2005 è Amministratore di Fingruppo S.p.A. Dal 1999 al 2004 è consigliere di Snia S.p.A., società quotata a Piazza Affari. Dal 2000 al 2005 è Presidente del Consiglio di Amministrazione di Earchimede S.p.A, società attiva nel private equity. Dal 2000 al 2005 è Presidente di Holinvest S.p.A. Dal 2000 al 2003 è Amministratore di Lloyd Adriatico S.p.A

Nel 2000 assume la carica di Amministratore in Sangemini Holding S.p.A. Nel 2001 assume la carica di Amministratore di Unipol Assicurazioni S.p.A., società quotata a Piazza Affari. Nel 2002 viene nominatore Consigliere di Amministrazione dell’Università degli Studi di Brescia. Nel 2002 viene nominatore Consigliere della finanziaria Finsoe S.p.A.

Dal 2003 al 2005 è Amministratore di ASM Brescia S.p.a., società quotata a Piazza Affari, ora A2A S.p.a. Dal 2003 al 2005 è Vice Presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena, società quotata a Piazza Affari. Nel 2003 diviene Vice Presidente della Sorin S.p.A., società quotata a Piazza Affari.

Altri progetti

Emilio Gnutti, conosciuto anche come Chicco, è noto anche per la sua passione per i motori che lo hanno portato negli anni ad entrare nel circus della Formula 1, attraverso la partecipazione azionaria nel Team “Scuderia Italia” poi divenuta Minardi Team, e tra i protagonisti della manifestazione Mille Miglia[14]. Gnutti conserva una delle più belle collezioni di auto d’epoca del mondo.

Emilio Gnutti ha dedicato molte risorse alla causa sociale, lo testimonia il fatto che nel 2000 ha costituito la “Fondazione Italo Gnutti” con scopo benefico dedicandola al padre e dal 2003 al 2005 è stato Consigliere della Fondazione Italiana Cuore e Circolazione Onlus. Molteplici le sue iniziative benefiche[15].

FONTE: WIKIPEDIA LUGLIO 2016

Go to Top
Vai alla barra degli strumenti