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Solidarietà

Caro vita, Duferco stanzia un bonus di un milione di euro per i dipendenti

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Tutti i dipendenti italiani del Gruppo internazionale Duferco, che opera da oltre 40 anni in Italia, nel corso del 2023 potranno usufruire di un bonus economico per far fronte ai rincari dovuti alla crisi energetica e alla spinta inflazionistica.

Welfare aziendale al centro del modello gestionale di Duferco, holding internazionale guidata dalla famiglia Gozzi. L’iniziativa, che accoglie la normativa introdotta dal Decreto Aiuti bis, consentirà ai dipendenti di usufruire di 600 euro netti in buoni acquisto spendibili presso supermercati e distributori di carburante grazie ad un investimento di circa un milione di euro da parte del Gruppo.

L’obiettivo è quello di affiancare i dipendenti anche in un momento storico non particolarmente favorevole dal punto di vista economico e finanziario. La crisi energetica, insieme alla guerra in Ucraina hanno favorito lo sviluppo di una spinta inflazionistica che incide sulle tasche di milioni di famiglie italiane.

«In un contesto come quello attuale abbiamo voluto cogliere l’opportunità prevista all’interno del Decreto Aiuti bis, dando un contributo concreto per fronteggiare il caro vita – commenta Antonio Gozzi, Presidente di Duferco Italia Holding -. Consideriamo da sempre i nostri collaboratori l’asset principale di tutti i business su cui siamo impegnati, investiamo su di loro, sul loro benessere e sul loro futuro».

Il progetto, lanciato da DIH – la holding italiana del Gruppo -, coinvolge oltre 1.600 dipendenti distribuiti nelle diverse sedi italiane e si inserisce in un modello aziendale che considera la sicurezza e il benessere dei propri dipendenti elementi essenziali per il raggiungimento degli obiettivi di business. Sono diverse le azioni di welfare che il Gruppo propone attraverso programmi di formazione (oltre 15.500 ore di formazione all’anno), politiche tese allo sviluppo professionale, investimenti in sicurezza e iniziative di prevenzione a favore della salute dei dipendenti.


Duferco Group è una Holding Internazionale che sviluppa business diversificati nell’ambito del settore siderurgico, di quello energetico e dello shipping. Nasce nel 1979 e nel corso degli anni si sviluppa in oltre 20 Paesi nel mondo, in Italia è rappresentata da DIH – Duferco Italia Holding. Oggi conta un fatturato di oltre 40 miliardi di dollari nel corso dell’anno fiscale 2022 e circa 2.500 dipendenti in tutto il modo (1.600 circa in Italia). Duferco ha un ruolo primario nell’ambito della produzione siderurgica con 9 impianti produttivi tra Italia, Francia e Danimarca con una capacità di circa 1.000.000 di tonnellate di acciaio prodotte e lavorate all’anno. In ambito energetico è tra i primi operatori italiani con oltre 250.000 punti in fornitura e numerosi progetti in ambito efficienza energetica e mobilità elettrica. Nello Shipping, grazie alla joint-venture con Nova Marine Carriers, opera come trasportatore marittimo e gestisce una flotta di cica 100 navi in tutto il mondo. Nel corso del 2021 le sue navi hanno trasportato circa 21.300.000 tonnellate di materie prime

Btl e Fondazione Cogeme insieme per l’economia circolare

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Dopo la volta di Acque Bresciane che ad aprile 2022 donò un primo lotto di PC (circa 24. È in corso un’ulteriore donazione) ora tocca  BTL Banca del Territorio Lombardo che il prossimo 25 agosto donerà ben 54 Personal Computer alla Cooperativa Reware, soggetto tecnico che si occuperà di tutta la parte rigenerativa e della rimessa in circolazione per conto di Fondazione Cogeme. PC4Change è un progetto proposto da Fondazione Cogeme nell’ambito delle proprie attività legate all’Economia Circolare, svolto in stretta collaborazione con Reware, Cooperativa e Impresa Sociale specializzata nella rigenerazione avanzata di apparecchiature informatiche dismesse da grandi aziende. Per capire le dimensioni del  problema basti pensare che in Italia ogni persona produce in media dai 12 ai 18 chili di rifiuti elettronici ogni anno (le cifre variano in base alle fonti). Se moltiplicassimo questa cifra per il numero di abitanti si arriverebbe a circa 1 milione di tonnellate di rifiuti per l’Italia. A livello europeo si parla di 10 milioni e a livello mondiale si superano i 50 milioni. È l’insieme di queste motivazioni che ha spinto anche Fondazione Cogeme a intraprendere questo filone cercando di diffonderlo il più possibile nei propri territori di riferimento. Da questo progetto infatti, le realtà coinvolte possono usufruire di molteplici impatti positivi: le aziende, spesso costrette ad affrontare spese di smaltimento del materiale informatico in mancanza di alternative, possono dismettere senza costi aggiuntivi  il proprio materiale informatico e svolgere allo stesso tempo opera di responsabilità sociale ed ambientale; Dall’altro lato, Fondazione Cogeme consolida il proprio ruolo di facilitatore territoriale di processi virtuosi e buone pratiche per una Economia circolare. Il beneficiario finale è  Riuso3, l’Associazione senza scopo di lucro che si occupa della gestione operativa dei due Banchi del Riuso con sede a Rovato e Lograto.

Abbiamo sottoscritto un accordo di collaborazione con BTL Banca del Territorio Lombardo pochi mesi fa e questi sono i primi risultati che di fatto vanno a sostanziarlo, dimostrando come l’economia circolare va realizzata anche con piccoli gesti, ma di grande valore civico.” così il Presidente di Fondazione Cogeme Gabriele Archetti a commento di questa prima donazione.

Una soddisfazione condivisa anche dal Direttore Generale di BTL Matteo De MaioSi tratta del primo passo della partnership tra BTL e Fondazione Cogeme. Una collaborazione che ha come obiettivi condivisi la sostenibilità ambientale e l’attenzione al territorio sul quale operano le due realtà bresciane. Partendo da iniziative concrete, come quella del progetto PC4change”.

Cos’è Il progetto PC4Change

E’ una forma innovativa di partenariato aperto messo a disposizione delle Organizzazioni Non Profit. Lo scopo è quello di raccogliere computer da riutilizzare, sia per fare opera di prevenzione ambientale che per sostenere progetti di solidarietà sociale, di sviluppo sostenibile, sensibilizzazione ambientale, emergenza umanitaria e di cooperazione internazionale. La logica innovativa del progetto è quella di far convergere alti obbiettivi di efficienza ambientale, tramite il riutilizzo professionale delle apparecchiature elettroniche, con nuove metodologie di raccolta fondi.  “PC4Change” è un progetto che nasce dall’iniziativa della Cooperativa Reware, la quale è anche un Impresa Sociale riconosciuta nel campo della prevenzione ambientale.Il riutilizzo di apparecchiature informatiche viene indicato come la miglior pratica in assoluto nel quadro della riduzione dell’impatto ambientale da rifiuti elettronici.

Come funziona

L’azienda interessata a dismettere computer contatta Fondazione Cogeme fornendogli una disponibilità ad aderire al progetto PC4change. Sarà poi cura della Cooperativa Reware avviare un’interlocuzione diretta (suggellata da un accordo scritto formale) che attesta  i termini della “donazione” da parte dell’azienda. Dal punto di vista tecnico occorrerà un inventario (anche semplificato) del materiale che si intende mettere a disposizione e che verrà poi ritirato dalla stessa Reware e poi venduto al pubblico tenendo traccia precisa dei costi di trasporto, dei pezzi di ricambio e dei ricavi.

Il 20% del ricavato netto (vendita meno costi di trasporto ed eventuali pezzi di ricambio) verrà destinato a Fondazione Cogeme che reinvestirà il tutto nel Banco del Riuso di Rovato e Lograto.

In sostanza si tratta di un’ “Economia circolare al quadrato” come sottolinea Carlo Piantoni, Presidente dell’Associazione RIUSO3, gestore dei due banchi: “da un lato con il recupero di materiale destinato ad essere rifiuto e dall’altro con la re immissione in circolo di risorse per finanziare le attività legate al banco, già di per sé economia circolare allo stato puro” .

Promotica acquista così il 3% di Goodify Società Benefit

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Promotica S.p.A – agenzia loyalty specializzata nella realizzazione di soluzioni marketing atte ad aumentare le vendite, la fidelizzazione e la brand advocacy – ha concluso un accordo con Goodify Srl Società Benefit, finalizzato ad acquisire il 3% della Società, sostenendo così il loro progetto sociale.

La scelta di supportare un’iniziativa solidale di comprovato successo si inserisce nel più ampio obiettivo aziendale in materia di sostenibilità di Promotica, confermato anche dalla recente approvazione del primo Bilancio di Sostenibilità della storia aziendale (cfr. comunicato stampa). Goodify e Promotica condividono infatti la volontà di generare un impatto positivo significativo, Goodify in qualità di prima fintech italiana dedicata al social goodness, Promotica promuovendo e supportando iniziative di carattere benefico e sociale ed adottando in prima persona un approccio sostenibile.

In particolare, Goodify è nata a Bolzano dall’intuizioni di tre amici che hanno ideato un nuovo modello di economia a impatto positivo, in grado di rendere il mondo un luogo migliore attraverso gli acquisti di tutti i giorni. La missione di Goodify è quella di unire migliaia di imprese con migliaia di non profit per permettere a milioni di consumatori di sostenere la propria causa preferita attraverso gli acquisti di tutti i giorni. Da questo obiettivo, è stata ideata e sviluppata la piattaforma tecnologica che rappresenta un punto di incontro tra aziende, consumatori e non profit. Società Benefit dal 2018, Goodify ad oggi ha impattato su oltre 10.893 non profit beneficiarie, attraverso più di 44.000 consumatori attivi, per una cifra complessiva di circa 200.000 Euro di donazioni raccolte.

Diego Toscani, Amministratore Delegato di Promotica, ha così commentato: “Annunciamo con entusiasmo il nostro sostegno a Goodify, con il quale ci siamo trovati da subito allineati per i valori di solidarietà e l’impegno verso il sociale che condividiamo. Goodify rappresenta l’esempio per eccellenza di una realtà che unisce business e solidarietà nel migliore dei modi, utilizzando la tecnologia per raggiungere uno scopo sostenibile e promuovere buone pratiche, semplificando e rendendo accessibili le donazioni charity. Da sempre, includiamo nei progetti di sviluppo aziendali le nostre azioni sostenibili e solidali, stiamo portando avanti un percorso di Corporate Social Responsibility e abbiamo recentemente approvato il nostro primo bilancio di sostenibilità, con la finalità ultima di arricchire e consolidare il nostro operato ESG; il sostegno a Goodify rappresenta un ulteriore tassello di questo impegno”.

Paolo Plebani, CEO e Founder di Goodify Società Benefit, ha aggiunto: “Siamo onorati ed entusiasti di avere Promotica nella nostra compagine societaria. Con il suo arrivo finisce di fatto la nostra fase di startup e prende vita la Giving Economy made in Italy: Let’s Goodify the world!”.

Regali aziendali solidali per Natale: team building e unione

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Un’azienda non è soltanto lavoro e produttività, ma è anche e soprattutto un insieme di persone che lavorano insieme verso un unico obiettivo. Per questo i regali aziendali tra colleghi e per dipendenti costituiscono un valore aggiunto per l’ambiente di lavoro. Le feste natalizie sono l’occasione ideale per fortificare l’unione e la forza del team. I regali solidali aziendali di Medici Senza Frontiere racchiudono perfettamente il concetto di dono, gratitudine, scambio e condivisione. Tutti valori dei quali un’azienda oggi non può fare a meno.

Oltre 65.000 operatori sanitari nel mondo intervengono da cinquant’anni nelle aree più colpite da epidemie, conflitti, mancanza di risorse. I regali solidali di MSF sono una gradita sorpresa per chi li riceve e un concreto aiuto a questo intervento medico e umanitario. Sceglierli significa dare un’impronta solidale all’azienda, sensibilizzando clienti, dipendenti e collaboratori, e sostenendo una visione del mondo equa e solidale.

Il regalo di Natale solidale unisce opera umanitaria e gesto d’attenzione verso tutte le persone che gravitano attorno all’azienda. La bottega solidale di MSF propone tanti accessori che possono dare un significato davvero profondo alle festività Natalizie, come coronazione del lavoro di tutti i giorni. Dal kit ufficio ai gadget quotidiani, passando per gli addobbi di Natale: i regali solidali hanno tante forme ma sempre lo stesso significato, amore e cura.

Kit di matite solidali per colorare il mondo di solidarietà

Per dare un tocco di colore ai regali aziendali, il kit di matite solidali è l’ideale. Un set di tre matite a doppia punta. Da una parte la classica grafite, dall’altra una puntina colorata in giallo, arancione e verde. Tonalità brillanti e accese, come la solidarietà che colora l’azienda che le sceglie. Una scelta attenta anche all’ambiente. Le matite sono realizzate in legno certificato PEFC, cioè proveniente da foreste coltivate in modo sostenibile e responsabile. La simpatica scatolina è invece un pratico astuccio di 18cm realizzato secondo i principi dell’economia circolare, ovvero utilizzando i residui della filiera produttiva del mais. Il cartoncino è personalizzabile con il logo dell’azienda

Un Natale fatto di solidarietà con i regali aziendali di Medici Senza Frontiere

Il Natale è un periodo di gioia e allegria, l’occasione per trascorrere del piacevole tempo di qualità in compagnia di amici e persone amate. L’impegno di Medici Senza Frontiere è quello di trasmettere questo messaggio di positività anche nelle zone più svantaggiate e bisognose di aiuto. La solidarietà, così come la gioia e la felicità del Natale, è contagiosa e basta un piccolo gesto per raggiungere tante persone. I regali di Natale solidali rappresentano questo atto fatto con il cuore e cura verso il prossimo.

Scegliere la Bottega Solidale di Medici Senza Frontiere per i regali aziendali di Natale è una pratica virtuosa che fa bene a tutta l’azienda. Fare un regalo solidale significa sostenere una causa importante e giusta, donando felicità e sostegno ben oltre l’ufficio. Per i dipendenti è un apprezzamento e un ringraziamento per l’attività svolta; per i dirigenti è un riconoscimento nel ruolo di guida e leadership; per l’azienda è una filosofia di lavoro e impresa improntata alla solidarietà e alla condivisione. Una piccola azione nasconde un grande dono che migliora il clima lavorativo e influisce concretamente sulla vita delle persone che hanno più bisogno.

Congrega, ecco il bilancio sociale 2020: in beneficenza 1,7 milioni

in Economia/Solidarietà by
Solidarietà, foto da Pixabay

Il dodicesimo bilancio sociale della Congrega della Carità Apostolica racconta una situazione inedita, sia per il Sodalizio sia per il territorio in cui esso dispiega le proprie forze buone. E non tanto per l’eccezionalità degli eventi che hanno drammaticamente colpito il mondo nel 2020: la Congrega, nata ufficialmente a Brescia nel 1535, era attiva già con le Confraternite caritative cittadine del Duecento, così che diversi secoli, tra guerre, carestie ed epidemie, sono passati dalla sua nascita. Le novità, introdotte loro malgrado dalle restrizioni imposte dalla pandemia, hanno riguardato un modo di reinventarsi per continuare a essere gli stessi. Vale a dire: un’istituzione di beneficenza privata e di ispirazione cristiana, laica e indipendente, con «lo scopo di offrire a mezzo dell’impegno solidale gratuito, personale e professionale dei Confratelli, servizi e prestazioni di carattere assistenziale in nome e in attuazione del precetto cristiano della Carità». È così che, anche nei mesi più difficili del lockdown, i Confratelli non hanno smesso di occuparsi del Sodalizio, le commissioni di beneficenza e gli organi direttivi delle fondazioni amministrate hanno seguitato a lavorare, le erogazioni alle persone e agli enti sono state incrementate, i progetti di housing sociale e le raccolte fondi non si sono fermati.

Come ente di Terzo Settore che sta adeguando il proprio statuto alla riforma, la Congrega è oggi una delle 300mila istituzioni non profit in Italia e rappresenta un originale agglomerato di enti di erogazione dal prevalente carattere filantropico. Un “sistema di carità” – 8 enti di erogazione e 3 fondazioni operative – che ha nella Congrega la propria capogruppo e che distribuisce risorse a famiglie, persone bisognose e organizzazioni del Terzo Settore, in Italia e all’estero, grazie alla generosità di generazioni di bresciani.

Le Fondazioni

  • Fondazione Conte Gaetano Bonoris (1928): in aiuto delle realtà che si curano di bambini e giovani, a Brescia e a Mantova.
  • Fondazione Luigi Bernardi (1937): per i minori disabili e bisognosi del Comune di Brescia.
  • Fondazione Guido e Angela Folonari (1979): in collaborazione con le parrocchie bresciane per i minori e le famiglie in difficoltà.
  • Fondazione Alessandro Cottinelli (2007): per le donne in difficoltà di Brescia e provincia.
  • Fondazione Dominique Franchi Onlus (2011): per i bambini bisognosi in Italia e nel resto del mondo.
  • Fondazione Bonicelli Reggio Pederzani (2018): per i familiari delle persone con disagio psichico di Brescia e provincia.

Gli enti operativi

  • Fondazione Santa Marta (1915): una scuola dell’infanzia e tante attività per i bambini.
  • Istituto Vittoria Razzetti Onlus (1919): un polo educativo e un rifugio per le mamme in difficoltà.
  • Fondazione Pasotti Cottinelli Onlus (1998): una residenza sanitaria assistenziale per anziani.

Beneficenza in numeri

L’intervento di beneficenza operato nel 2020 ammonta a 1.7 milioni di euro ed è composto da erogazioni in favore di organizzazioni del Terzo Settore (oltre 741mila euro, pari al 45%), erogazioni a beneficio di persone e famiglie bisognose (649mila euro, pari al 38%), erogazioni in favore dei beneficiari dei legati Corradini e Corazza Folonari (circa 63mila euro, pari al 4%), e copertura delle spese connesse alle attività di assistenza e ascolto prestate dal personale della Congrega (255mila euro, pari al 15%).

Il dato non tiene conto di una serie di fattori di difficile quantificazione, seppur non meno rilevanti, quali la calmierazione dei canoni di locazione operata con l’housing sociale (stimabile in 500mila euro per il 2020), il controvalore delle prestazioni volontarie offerte dai Confratelli per gli enti amministrati e partecipati dal Sodalizio, l’impatto generato dal lavoro di rete che la Congrega esprime con altri soggetti del welfare locale.

L’attenzione alla persona

Dietro ogni situazione di difficoltà c’è una famiglia e, prima ancora, ci sono le persone. Con contributi diretti pari a 649.309 euro sono state 1.250 quelle aiutate nel 2020 dalla Congrega e dalle fondazioni amministrate.

Il 33% delle erogazioni riguarda le spese di prima necessità, in stretta collaborazione con i gruppi Caritas, le conferenze della San Vincenzo, le associazioni di volontariato e i servizi sociali dei Comuni. La seconda importante categoria, che copre il 32% degli interventi, è costituita dai sostegni alle famiglie per spese relative alla casa, mentre il terzo ambito (21%) riguarda la salute. Infine le ultime due tipologie di erogazioni sono riconducibili alla scuola e ai minori: il 13% dei contributi è dedicato a spese scolastiche e l’1% a spese di tipo ricreativo.

Le erogazioni alle persone competono per i minori principalmente alla Fondazione Guido e Angela Folonari e alla Fondazione Dominique Franchi Onlus. La prima nel 2020 ha distribuito 200.869 euro attraverso 388 interventi, che hanno coinvolto 582 minori; altri 53 bambini sono stati sostenuti dalla Fondazione Dominique Franchi con la somma di 25.908 euro.

E proprio nell’ambito della Franchi sono stati costituiti negli ultimi 5 anni i fondi Autisminsieme e RED Risorse educative per la disabilità. Il primo, finalizzato al sostegno dei minori autistici e delle loro famiglie, nonostante l’impossibilità di svolgere la tradizionale CorriXBrescia in blu del 2 aprile, è riuscito a muovere un’intensa campagna di sensibilizzazione sui social con i flashmob virtuali #perlautismoballoancheio e #triblù, e nel corso dell’anno, grazie anche alle iniziative per Santa Lucia e Natale, ha distribuito 33.434 euro. Il Fondo RED, costituito con Fism Brescia, Congrega, Fondazione Lesic e Fondazione Comunità e Scuola, nel 2020 ha invece ricevuto il patrocinio dell’Unescu, l’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della Conferenza episcopale italiana, e ha potuto donare 153mila euro per aiutare 293 allievi disabili di 121 scuole bresciane dell’infanzia e primarie paritarie di ispirazione cattolica.

A questi due fondi la Franchi ha affiancato, tra il 2019 e il 2020, una nuova realtà: il Fondo per i minori ipovedenti e non vedenti della provincia di Brescia, costituito insieme all’associazione Bambini in Braille.

Non è mancata poi l’attenzione alle malattie mentali, che la pandemia ha senza dubbio acuito. Un campo in cui da qualche anno opera la Fondazione Bonicelli Reggio Pederzani, il cui fine statuario è sostenere i familiari e coloro che assistono i malati psichici. Nel 2020 sono state 16 le richieste di famiglie accolte e 6 le realtà non profit sostenute, per un totale di 45mila euro distribuiti.

Il distanziamento sociale imposto dal Coronavirus ha incentivato e accelerato nuove modalità non solo di comunicare ma anche di donare. E la Congrega non ha voluto perdere il passo: se da un lato le commissioni di beneficenza si riunivano online, dall’altro, sempre sulla rete, avvenivano forme inedite di solidarietà, come i crowdfunding promossi su specifiche situazioni di necessità.

Sostegno al Terzo Settore

Una forma più indiretta, ma altrettanto importante, di aiuto sociale è per la Congrega e le fondazioni amministrate il sostegno a realtà del terzo settore, al quale nel 2020 sono stati rivolti aiuti per 741.184 euro.

Buona parte di questo capitolo della beneficenza è scritto dalla Fondazione Conte Gaetano Bonoris, che nacque nel 1928 per “promuovere e sussidiare istituti, enti e organizzazioni (…) delle province di Brescia e di Mantova in parti uguali, che abbiano per fine anzitutto di prestare aiuto e protezione a minori e giovani privi del sostegno familiare o che assistano giovani disabili e ammalati”. Per statuto, la responsabilità di vagliare le richieste di contributo e di formulare proposte di erogazione per la Commissione è attribuita alla Congrega. Nel 2020, la Commissione ha deliberato complessivamente 491.200 euro in favore di 39 progetti di enti e associazioni nelle province di Brescia (221.000 euro) e Mantova (270.000 euro) per il contrasto alla povertà e il supporto alle realtà educative.

Accanto a questi interventi sono da considerare anche le erogazioni della Fondazione Luigi Bernardi, pari a 99.000 euro, per 7 enti bresciani impegnati in favore dei minori bisognosi. Le somme residue sono state assegnate principalmente tramite il Fondo RED a 121 scuole paritarie della provincia di Brescia.

Altre tipologie di sostegno sono andate a soggetti che hanno particolarmente sofferto l’emergenza sanitaria. Tra queste la realtà del carcere, per cui la Congrega ha supportato un’iniziativa, operata dalla Cooperativa di Bessimo attraverso il progetto “Vale la pena – dalla reclusione all’inclusione”, in favore dei due istituti penitenziari Nerio Fischione e Verziano, con l’obiettivo di favorire percorsi di inserimento sociale rivolti a soggetti in esecuzione penale e/o a fine pena. Mediante l’attivazione di una rete che ha visto coinvolte diverse associazioni e cooperative del territorio, i posti letto esterni disponibili all’accoglienza di detenuti e detenute a cui è stato concesso di scontare la pena fuori dal carcere ma sprovvisti di domicilio è passato da 17 a 29. Per ogni persona accolta è stato garantito, oltre all’ospitalità, anche un supporto educativo adeguato e per sostenere le spese della quotidianità, tutte a carico degli enti partner del progetto, è intervenuta la Congrega.

Housing sociale

Una delle forme di sostegno della Congrega alle fasce più svantaggiate della popolazione si traduce in housing sociale: più di due terzi del patrimonio immobiliare urbano della Congrega ha infatti tale destinazione. Si tratta di centinaia unità abitative accomunate da condizioni di locazione più favorevoli rispetto ai parametri del mercato.

298 alloggi direttamente gestiti e 154 convenzionati sono disseminati sul territorio urbano di Brescia tra via Milano e via Rose di Sotto nella zona ovest; via Paitone, via Pulusella e via Monti nel Centro storico e via del Brasile nella zona sud. Edifici continuamente sottoposti a opere di manutenzione e riqualificazione. Come nel quartiere Mazzucchelli, alle porte di via Milano, dove nel 2019 si era compiuta la prima tappa di ristrutturazione del complesso, nell’ambito del progetto “Oltre la Strada”. Dopo l’inaugurazione, in dicembre, di una delle due palazzine oggetto di intervento, i lavori sul secondo stabile si sono interrotti da marzo a giugno 2020 durante la prima fase di lockdown. Il ritardo è però stato recuperato in tempi brevi, così come il processo di assegnazione degli appartamenti ultimati: i 20 alloggi della prima palazzina sono stati dati a famiglie e realtà del Terzo Settore, secondo criteri atti a rigenerare anche un tessuto sociale e comunitario. Entro l’estate del 2021 si concluderanno i lavori nel secondo stabile, mettendo a disposizione altri 14 appartamenti e sedi di servizi.

È quella presentata finora l’accezione più tradizionale di housing sociale, all’interno del quale però la Congrega affianca altre forme di accoglienza come, ad esempio, i 56 alloggi semi protetti destinati agli anziani (casa Daniele Bonicelli in Rua Confettora, Casa Rizzotti Scalvini in vicolo san Clemente e Casa Augusto e Elvira Ambrosi in via della Congrega a Mompiano) e i 41 posti letti per studenti universitari fuori sede (con canone commisurato a parametri regionali e assegnati per bando) nelle strutture di via Silvio Pellico e via Pusterla. In quest’ultimo caso nel 2020 le norme anti contagio hanno implicato il dimezzamento dei posti disponibili, al fine di garantire un adeguato distanziamento, ma le richieste non si sono ridotte e la speranza è dunque di tornare il prima possibile alla capienza standard.

Unicredit sostiene i Volontari del Garda con un finanziamento da 200mila euro

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UniCredit sostiene il Gruppo Volontari del Garda con un finanziamento a impatto sociale di 200.000 euro, con formula pay4success, per l’acquisto di importanti attrezzature per il primo soccorso e per dare nuovo impulso a importanti iniziative

Il finanziamento è stato concesso da Social Impact Banking di UniCredit, il programma con cui il Gruppo bancario  punta a identificare, finanziare e promuovere persone e imprese che possono avere un impatto sociale positivo.

Brescia, 17 giugno 2020. Il Gruppo Volontari del Garda è un associazione senza scopo di lucro, nato 29 anni fa con una dozzina di persone che oggi aggrega circa 300 volontari dislocati in 4 distaccamenti. Giornalmente, in servizio attivo 24 ore su 24, ci sono non meno di 40 persone con un impegno operativo di almeno 320 ore giornaliere. In media, i Volontari del Garda svolgono 30 Interventi con 90 ore effettive d’intervento per operare nelle emergenze sanitarie e nelle emergenze calamitose di qualsiasi natura e tipo e in qualsiasi luogo e condizione. Il GVG ha 4 sedi di cui una centrale a Salò e 3 distaccamenti e dispone di: 3 centri di soccorso sanitario 118 H24, 45 veicoli di emergenza e di salvataggio, 12 ambulanze, 1 motovedetta d’altura per ricerca e soccorso, 5 imbarcazioni per soccorso, ricerca, recuperi e salvataggio.

Per fronteggiare in prima linea l’emergenza dettata dal Corona Virus, dal 23 febbraio 2020, Il servizio sanitario del GVG ha reso disponibile oltre alle 3 postazioni h24 di ambulanze presso le postazioni di Salò, Moniga a Gargnano anche un quarto equipaggio aggiuntivo con un’ambulanza che ha subito operato nelle zone più critiche di Cremona, Lodi, Bergamo, Orzinuovi e bassa bresciana.

Grazie al finanziamento a impatto sociale di 200 mila euro UniCredit Social Impact Banking  riconoscerà  un’ importo di ventimila euro, attraverso il meccanismo del pay for success a fronte della dimostrazione concreta dell’impatto sociale generato sul territorio, sarà utilizzato per finanziare il rinnovo del servizio di Telesoccorso e Teleassistenza e l’acquisto di nuovi automezzi per il soccorso.

Raffaele Frau, Presidente del Gruppo Volontari del Garda ha dichiarato: “Unicredit ha voluto premiare il Gruppo VdG anche con un contributo a fondo perduto di 20mila euro per un progetto formativo. Un grazie sincero alla banca e al direttore Ivan Bordiga, che ci ha sostenuti e che ha condotto l`importante operazione, per noi vitale

Marco Bortoletti, Regional Manager Lombardia di UniCredit ha commentato: “In un momento così difficile, il nostro Gruppo sente forte la responsabilità e la necessità di fare la propria parte e ci siamo attivati in ogni modo possibile per essere di supporto alle comunità e ai territori lombardi. Questo finanziamento al Gruppo Volontari del Garda, attivo e in prima linea nel supportare le zone più colpite dal Coronavirus  – è stato possibile grazie alla forte sinergia realizzata tra il Gruppo Volontari del Garda, SIB e l’Area Retail Brescia di UniCredit con l’obiettivo di offrire una soluzione sostenibile e di forte rilevanza sociale per il territorio bresciano. Ciò in linea con il nostro programma Social Impact Banking, attraverso il quale lavoriamo su più fronti per favorire lo sviluppo e la crescita delle comunità in cui viviamo. Vogliamo infatti essere non solo finanziatori ma anche protagonisti e facilitatori di un cambiamento positivo nella società. Contribuire allo sviluppo delle comunità in cui viviamo è un pilastro della nostra linea d’azione. Siamo convinti, infatti, che per fare bene, bisogna fare del bene.”

Telethon, in Lombardia 4 milioni per finanziare progetti di ricerca

in Economia/Solidarietà by
Ricerca scientifica, foto generica da Pixabay

È la Lombardia la regione con il numero più alto di progetti finanziati: si tratta del bando di concorso 2019 promosso dalla Fondazione Telethon per la ricerca sulle malattie genetiche rare. Sono 17 i progetti di ricerca che hanno ottenuto fondi per un totale di quasi 4 milioni euro nella regione lombarda, dopo l’attenta selezione da parte della Commissione medico-scientifica della Fondazione, composta da 30 scienziati di statura internazionale provenienti da diversi Paesi del mondo.

Di seguito l’elenco dei ricercatori finanziati e della malattia oggetto di studio:

  • Stefania Corti, Ospedale Maggiore Policlinico di Milano – malattia di Charcot Marie Tooth, tipo 2A
  • Fabio Martelli, Gruppo Ospedaliero San Donato – distrofia miotonica di tipo 1
  • Vania Broccoli, Fondazione Centro San Raffaele – sindrome di Rett
  • Gaia Colasante, Fondazione Centro San Raffaele – sindrome di Dravet
  • Maurizio D’Antonio, Fondazione Centro San Raffaele, e Davide Pareyson, Istituto Neurologico Besta – malattia di Charcot Marie Tooth, tipo 1B
  • Bice Chini, Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche – sindrome DiGeorge
  • Angelo Poletti, Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università di Milano – malattia di Kennedy
  • Giuseppe Danilo Norata, Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari Università di Milano – ipercolesterolemia familiare
  • Francesco Bifari, Dipartimento di Biotecnologia Medica e Medicina Traslazionale dell’Università di Milano – malattia di Krabbe
  • Silvia Priori, IRCCS Maugeri di Pavia e Carlo Camilloni, Dipartimento di Bioscienze dell’Università di Milano – sindrome del QT lungo
  • Elisabetta Dejana, Istituto FIRC di Oncologia Molecolare (IFOM) – malformazione cavernosa cerebrale
  • Giuseppe Testa, Università di Milano-Istituto europeo di oncologia e Davide Pozzi, Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Humanitas – sindrome di Williams
  • Alejandro López Tobón, Istituto europeo di oncologia – sindrome di Weaver
  • Jens Geginat – sindrome da Iper IgE

Nell’ambito del bando di concorso 2019 sono stati presentati 326 progetti, tutti sottoposti al vaglio della Commissione medico-scientifica della Fondazione che per la selezione si è avvalsa del metodo del peer review, ovvero “revisione tra pari”, lo stesso impiegato dalle riviste scientifiche internazionali per i lavori da pubblicare. Complessivamente sono 50 i gruppi di ricerca che hanno meritato un finanziamento, per un totale di oltre 11 milioni di euro destinati alla ricerca scientifica di eccellenza. Tutti i dettagli sono disponibili sul bilancio di missione pubblicato sul sito www.telethon.it

Dalla sua nascita, Fondazione Telethon ha investito in ricerca oltre 528 milioni di euro, ha finanziato oltre 2.630 progetti con oltre 1.600 ricercatori coinvolti e più di 570 malattie studiate.  Ad oggi grazie a Fondazione Telethon è stata resa disponibile la prima terapia genica con cellule staminali al mondo, nata grazie alla collaborazione con GlaxoSmithKline e Ospedale San Raffaele. Strimvelis, questo il nome commerciale della terapia, è destinata al trattamento dell’ADA-SCID, una grave immunodeficienza che compromette le difese dell’organismo fin dalla nascita. La terapia genica è in fase avanzata di sperimentazione anche per la leucodistrofia metacromatica (una grave malattia neurodegenerativa), la sindrome di Wiskott-Aldrich (un’immunodeficienza) e per la beta talassemia, mentre è appena stata avviata per due malattie metaboliche dell’infanzia (rispettivamente, la mucopolisaccaridosi di tipo 6 e di tipo 1). Inoltre, all’interno degli istituti Telethon è in fase avanzata di studio o di sviluppo una strategia terapeutica mirata anche per altre malattie genetiche, come per esempio l’emofilia o diversi difetti ereditari della vista. Parallelamente, continua in tutti i laboratori finanziati da Telethon lo studio dei meccanismi di base e di potenziali approcci terapeutici per patologie ancora senza risposta.

Solidarietà, ecco il nuovo vertice dellla Congrega della carità apostolica

in Economia/Partner 2/Solidarietà by
Il notaio Alberto Broli

Nella serata di lunedì 14 gennaio 2019, il Collegio degli Amministratori della Congrega della Carità Apostolica ha eletto il nuovo Comitato di Presidenza per il triennio 2019-2021.

Per i prossimi tre anni, a presiedere il più antico sodalizio caritativo bresciano i Confratelli della Congrega hanno confermato il notaio Alberto Broli, come vice Presidenti sono stati invece designati il prof. Antonio Porteri e il dr. Pietro Ghetti, che subentrano al dr. Agostino Mantovani e al dr. Giovanni Falsina. A comporre la squadra come consiglieri ci sono l’avv. Stefano Bontempi, il notaio Franco Bossoni, il dr. Franco Gheza, l’arch. Giuseppe Milanesi, don Armando Nolli, l’avv. Francesco Onofri, il dr. Franco Polotti e il dr. Marcellino Valerio.

Come revisori dei conti sono stati indicati il dr. Flavio Gnecchi, il dr. Giovanni Nulli e il dr. Guido Piccinelli.

Con il rinnovo delle cariche statutarie – servizio assolto gratuitamente dai Confratelli del Sodalizio – la Congrega della Carità Apostolica si prepara ad affrontare le attività per il 2019. I budget confermano investimenti in beneficenza e progetti di solidarietà in favore di famiglie, minori, enti ed associazioni non profit nelle province di Brescia e di Mantova; a ciò si aggiungono i tradizionali impegni sui fronti dell’housing sociale, più di 400 abitazioni in città (il 71% del patrimonio immobiliare totale), e dei servizi alla persona, soprattutto anziani e minori.

Alla Congrega della Carità Apostolica, le cui origini sono attestate all’inizio del Cinquecento, fanno riferimento la Fondazione conte Gaetano Bonoris, la Fondazione Luigi Bernardi, la Fondazione Guido e Angela Folonari, la Fondazione Pasotti Cottinelli Onlus, la Fondazione Alessandro Cottinelli, la Fondazione Dominique Franchi Onlus, la Fondazione Liliana Giordano e Giuseppe Scalvi, l’Istituto Vittoria Razzetti Onlus e, dal 2018, la Fondazione Coniugi Daniele Bonicelli Reggio e Eva Pederzani.

A2A fa i conti: sono 266 i milioni distribuiti sul territorio

in A2A/Economia/Partecipate e controllate/Solidarietà by

E’ stato presentato ieri, dal Presidente del Gruppo A2A Giovanni Valotti e dall’Amministratore Delegato Valerio Camerano, alla presenza del Sindaco di Brescia, Emilio Del Bono e dell’Assessore all’Ambiente, Miriam Cominelli, il quarto Bilancio di Sostenibilità Brescia di A2A, il documento che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali del Gruppo in questo territorio nel 2017. Per la prima volta il report è incentrato sul contributo che le attività di A2A hanno avuto sulla attuazione dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. L’Agenda 2030 ha infatti rappresentato per il Gruppo il riferimento per definire la propria Politica di Sostenibilità al 2030 e il Piano di Sostenibilità 2018-2022, articolato in una serie di azioni e obiettivi concreti e misurabili.

L’attività di A2A si concretizza in una molteplicità di servizi, dalla produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica e gas al teleriscaldamento, dall’illuminazione pubblica al ciclo idrico integrato e l’igiene urbana. Inoltre vanno assumendo un’importanza crescente i servizi per la smart city, la mobilità elettrica e l’efficienza energetica.

La ricchezza distribuita dal Gruppo sul territorio bresciano ha raggiunto, nel 2017, 266 milioni di euro, di cui 42 milioni di euro per dividendi ad azionisti bresciani, 108 milioni di euro per il costo del lavoro e 109 milioni di euro per ordini a fornitori locali, per oltre l’80% piccole e micro imprese. Nelle sedi locali di A2A lavorano 1840 persone, 120 assunte nel corso dell’anno, di cui oltre la metà giovani sotto i 30 anni. In media sono state erogate 22 ore di formazione pro capite, buona parte dedicate al tema della sicurezza.  Sono migliorati, infatti, gli indici infortunistici: l’indice ponderato che misura la frequenza e la gravità degli infortuni è diminuito del 6% rispetto al 2016.

Nel 2017, A2A ha investito 77 milioni di euro nello sviluppo degli impianti e dei servizi a Brescia, in particolare per la Business Unit Ambiente (18 milioni di euro) e per la Business Unit Reti e Calore (56 milioni di euro). Tra i progetti più significativi, il completamento della nuova caldaia a gas della Centrale Lamarmora e il rinnovo della sala controllo e telegestione, e gli interventi di manutenzione ed efficientamento del Termoutilizzatore.

Focus anche sul ciclo idrico: sono stati investiti 29 milioni di euro e pianificati investimenti per ulteriori 236 milioni nel quinquennio 2018-2022. Tra questi la realizzazione, già avviata, del depuratore della Valtrompia a Concesio. Nel 2017 sono stati sostituiti 29 chilometri di rete acquedottistica con l’obiettivo di ridurre del 17% le perdite idriche lineari entro il 2022, ed è stato avviato il programma per installare 46mila contatori smart.

Raddoppiati gli investimenti in ottica smart city (1,5 milioni di euro). Nel 2017 sono state installate 8 paline smart alle fermate degli autobus ed è stato avviato il progetto per connettere con la fibra ottica 106 scuole della città.

Il 2017 ha visto anche il completamento degli interventi per realizzare nuovi impianti di illuminazione artistica a led in 37 siti architettonici, tra cui il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera.

Nel 2017 A2A ha promosso l’uso più consapevole dell’energia presso i clienti finali attraverso promozioni e nuovi servizi. In crescita (+32% rispetto 2016) la vendita di energia green che ha toccato i 267 gigawattora. Altrettanto successo hanno avuto presso i clienti di A2A Energia i pacchetti per l’efficienza energetica (Kit LED, Caldaia2a, Clima2a), e grazie ai kit led installati si eviterà l’emissione di 802 tonnellate di CO2 l’anno. In crescita anche la vendita del servizio di teleraffrescamento e l’uso delle infrastrutture di ricarica elettrica: la rete di e-moving ha erogato infatti complessivamente 7 mila ricariche di auto, corrispondenti a 440 mila km percorsi a zero emissioni.

In termini di contributo alla lotta al cambiamento climatico e al miglioramento della qualità dell’aria, rimane fondamentale il contributo del teleriscaldamento che, anche grazie al recupero di calore dalla acciaieria Ori Martin, ha evitato l’emissione di 52mila tonnellate di CO2 e di 35 tonnellate di NOx.

La sinergia con le istituzioni e le comunità locali ha contribuito alla crescita costante della raccolta differenziata, che ha raggiunto a fine anno il 67,7%, in città, e il 71,9% nei comuni serviti della provincia. Il 100% dei rifiuti urbani raccolti dalle società ambientali del Gruppo è stato recuperato come materia o energia. Dai rifiuti non riciclabili A2A ha prodotto energia pari al fabbisogno di elettricità di 200mila famiglie e calore per il riscaldamento di 60mila appartamenti. Il sistema energia-ambiente, nel suo complesso, ha evitato l’emissione di 488.000 tonnellate di CO2 grazie al minor utilizzo di combustibili fossili e al recupero dell’energia contenuta nei rifiuti non riciclabili.

Sempre più stretta è la collaborazione di del Gruppo con il mondo della scuola, con oltre 20mila studenti coinvolti in progetti di educazione ambientale (laboratori, prove educative, interventi in aula, alternanza scuola-lavoro). Grazie alla partnership di A2A con AmbienteParco, ottomila studenti hanno potuto fruire gratuitamente del percorso didattico sull’acqua e del nuovo laboratorio sul ciclo dei rifiuti allestito presso il Parco dell’Acqua.

Sul piano delle partnership territoriali, A2A ha erogato 2,9 milioni di euro restituiti al territorio   sponsorizzando eventi e contribuendo ad iniziative locali. Tra le iniziative sostenute da Fondazione ASM vi sono la riapertura della Pinacoteca Tosio Martinengo, la valorizzazione del Castello di Brescia, al fianco di Brescia Musei, e del Mo.CA.

Il Banco dell’Energia, sviluppato da una proposta emersa dal Forum Ascolto di Brescia del 2015, è diventato ormai una concreta realtà nella lotta contro le nuove povertà. I primi due milioni di euro raccolti, grazie anche al sostegno di Fondazione AEM e Fondazione ASM e al meccanismo di raddoppio delle donazioni da parte di Fondazione Cariplo, hanno consentito di supportare 15 progetti per 6000 persone. Tra questi, selezionati attraverso il bando “Doniamo Energia”, due progetti proposti da associazioni operanti sul territorio bresciano: l’Associazione Casa Betel 2000 Onlus e la Cooperativa Sociale Palazzolese.

Sul piano della responsabilità sociale, A2A Ciclo Idrico è stata la prima in Italia ad introdurre il bonus idrico, uno sconto in bolletta alle famiglie economicamente svantaggiate, anticipando di un anno l’obbligo fissato dall’ARERA. Nel 2017 sono state 3.603 le domande di adesione.

Sociale, settore senza crisi: nel Bresciano le imprese sono 1.381

in Economia/Solidarietà by

Continuano a crescere le imprese sociali a Milano, + 4% in un anno e + 18% in 5 anni, e in Lombardia, +3,1% tra 2017 e 2018 e +16,3% in cinque anni secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sui dati registro delle imprese al primo trimestre 2018, 2017 e 2013. Sono quasi 12 mila quelle attive in Lombardia nel 2018 su 68 mila in Italia, il  17,5% del totale,  e danno lavoro a 184 mila addetti su 800 mila a livello nazionale, il 23%. E’ il settore dell’istruzione il più numeroso, 4.701 sedi di impresa in Lombardia quasi 28 mila in Italia, seguito dall’assistenza sanitaria con rispettivamente 3.536 e 19.639 imprese. Un settore da 32 miliardi in Italia, di cui 8 miliardi concentrati in Lombardia. Sono 4,5 miliardi a Milano e 3,6 miliardi a Roma.

Per imprese sociali in Lombardia prime Milano, Brescia, Bergamo, Varese e Monza. Milano è prima con 4.774 imprese (+3,6% in un anno, +17,7% in cinque) e 71 mila addetti, seguita da Brescia con 1.381 imprese (+4,1% in un anno e +17,8% in cinque) e 23 mila addetti, Bergamo con 1.049 imprese (+3,3% e +15,1%) e 24 mila addetti, Varese con 1.029 imprese e 14 mila addetti  e Monza Brianza con 948 imprese e oltre 11 mila addetti. Se in un anno cresce soprattutto Mantova (+7,3%), sono Lodi (+20,6%), Sondrio (+19,9%) e Pavia (+18,3%) a registrare l’incremento maggiore in cinque anni.

In Italia prime Roma, Milano e Napoli. Sono circa 68 mila le imprese attive in Italia nei settori sociali, crescono del 4% in un anno e del 19% in cinque. Prima è Roma con 5.993 imprese sociali e 83 mila addetti, seguita da Milano (4.774 imprese e 71 mila addetti), e Napoli (3.845 imprese e 30 mila addetti). Poi ci sono Torino (2.731 imprese), Palermo (1.972), Bari (1.773) e Catania (1.616). Boom tra 2013 e 2018 a Rieti, Massa Carrara e Fermo dove le imprese crescono di circa il 50%.

Un settore con forte presenza femminile ma pochi giovani. Circa un’impresa su tre tra quelle che operano in Lombardia (3.571, 30% del totale) e Italia (23 mila, 34%) è femminile mentre i giovani pesano per il 4,9% in regione e il 6,6% nel Paese. Tra i territori lombardi dove è più forte la presenza delle imprenditrici e di titolari giovani si distingue Pavia (40,7% delle imprese è femminile mentre l’8,6% è di imprenditori under 35). Le imprese di titolari nati all’estero pesano in media il 4% a livello lombardo e italiano.

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