Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Sindacati - page 2

Coronavirus, le Acli: in Lombardia troppi casi sommersi, lavoratori senza tutele Inail

in Economia/Sindacati by

“La Regione Lombardia ha registrato più di 85.000 contagi Covid-19; ci chiediamo quanti siano gli infortuni lavorativi da Covid-19 non denunciati”. Così Rita Tagassini, Direttrice Provinciale del Patronato Acli di Brescia. “Sono state 12.774 le denunce di infortunio INAIL in Lombardia, pari al 34,2% sul totale Italia, dove i casi denunciati al 4 maggio 2020 sono stati 37.352”.

Dalle sedi territoriali del Patronato ACLI, a cui stanno arrivando diverse richieste di assistenza e tutela, risulta che il 15% di tali segnalazioni riguardano lavoratori che hanno contratto il virus sul luogo di lavoro, ma trattate come malattia comune e quindi senza alcuna denuncia di infortunio all’INAIL, senza aver richiesto le giuste tutele.

“La trattazione di un infortunio sul lavoro da Covid-19 come malattia comune, per il lavoratore equivale ad una perdita di diritti e tutele su aspetti contrattuali ed economici rilevanti” continua la Direttrice del Patronato Acli di Brescia “ricordiamo solo che la copertura INAIL ha una durata di 10 anni dall’evento. Inoltre, ad oggi i medici non sanno quale sia l’evoluzione nel tempo dell’infezione: nel caso di infortunio lavorativo, nei 10 anni è possibile richiedere il riconoscimento di eventuali aggravamenti, laddove dovessero manifestarsi oppure aggravarsi i postumi permanenti patiti dal lavoratore; queste situazioni sarebbero indennizzate dall’Inail rispetto alla loro gravità”.

Il lavoratore è tutelato dall’INAIL se il contagio è considerato come lavorativo, solo così potrà ottenere il giusto risarcimento economico del danno alla salute subito: parliamo dell’indennità temporanea, dell’indennizzo per danno biologico, della rendita diretta per inabilità permanente e nei casi più gravi della rendita ai superstiti e dell’assegno funerario.

Il Patronato ACLI di Brescia attraverso i suoi operatori specializzati e i suoi consulenti medici ha organizzato, un servizio di tutela riservato a chi ritiene di aver contratto il Covid-19 a causa dell’attività lavorativa, scrivendo all’indirizzo mail sociosanitario@aclibresciane.it o telefonando al n. 0302294011 è possibile fissare un appuntamento.

Pulizia nelle scuole, i sindacati: situazione a rischio per 219 lavoratrici

in Cgil/Cisl/Economia/Formazione/Sindacati/Uil by

“La vicenda dell’internalizzazione dei servizi di pulizia delle scuole statali si avvia a conclusione e il Governo e il Miur non hanno risolto i problemi che un provvedimento da lungo atteso dalle OO.SS. e dalle lavoratrici, ma decisamente raffazzonato sta determinando”. A dirlo è una nota congiunta di Filcams Cgil Brescia, FP Cgil Brescia, Flc Cgil Brescia.

“In provincia di Brescia – si legge – sono 93 le lavoratrici che dal 1 di marzo verranno assunte, quasi tutte full time. Finalmente, dopo anni di precariato, queste lavoratrici avranno una collocazione lavorativa stabile. Diversa la situazione per le circa 130 dipendenti delle 6 cooperative sociali della zona: Andropolis, Coop. Soc. Pallazzolese, Dispari, il Girasole, Loggetta Insieme, Sentieri e Verbena Solidali che non hanno potuto presentare domanda di partecipazione al concorso. Le cooperative sociali hanno assicurato che proporranno nuove collocazioni lavorative alle proprie dipendenti che non passeranno alla scuola, ma con riduzioni orarie. Così, purtroppo, non sarà per coloro che insieme a loro garantivano i servizi di pulizia nelle scuole. Un’ottantina di loro, le dipendenti di Rekeep, andranno ad allungare la lista dei disoccupati. Rekeep non ha ancora ufficialmente inviato le lettere di licenziamento, ma aveva già comunicato il 20 febbraio che non sarebbero più state retribuite dopo il 29 febbraio”.

  Lavoratrici

attualmente impiegate

(tutte part time)

Lavoratrici assunte dal

1 marzo 2020

Lavoratrici licenziate

o con riduzione oraria

  127 Rekeep 44 Rekeep  
  185 coop. soc. 49 coop.  
Tot. 312 93 219

 

“Il risultato di un provvedimento raffazzonato – continua la nota – sarà che avremo a Brescia, come in tutt’Italia, più disoccupati e lavoratrici part time con orari ancora più bassi. Sarebbe bastato che il MIUR e il Governo ascoltassero le richieste sindacali per evitare il licenziamento di migliaia di persone in tutt’Italia. La scelta del MIUR di vincolare la partecipazione al concorso per collaboratore scolastico (ex bidelli) ad aver effettuato 10 anni di servizio, mentre nello stesso decreto scuola si prevedono 3 anni di lavoro per la partecipazione al concorso per l’immissione in ruolo del personale docente ha determinato una situazione particolarmente assurda nel bresciano. I 70 posti full time accantonati per la provincia di Brescia verranno coperti da personale precario. Questa volta i licenziamenti non avverranno per scelte di multinazionali (vedi Auchan, Ancelor-Mittal, Whirpool, ecc.), ma per una precisa scelta del Governo”.

 

Francesco Bertoli eletto nuovo segretario generale della Camera del Lavoro di Brescia

in Cgil/Economia/Evidenza/Sindacati by

Al termine della fase di consultazione avviata nelle scorse settimane, oggi Francesco Bertoli è stato eletto nuovo segretario generale della Camera del Lavoro di Brescia (78 voti favorevoli, 20 contrari, 1 astenuto, 1 scheda bianca e 1 nulla). Bertoli succede a Silvia Spera, chiamata recentemente a ricoprire un nuovo incarico alla Cgil nazionale nel settore della contrattazione.

Francesco Bertoli, 56 anni, è stato delegato sindacale alla Iveco di Brescia, in rappresentanza della Fiom, dal 1995. Funzionario sindacale dall’agosto 1996 al dicembre 1999. Nel gennaio 2000 è rientrato alla Iveco. Nel 2006 è stato chiamato a ricoprire un incarico nella segreteria della Fiom – pur continuando a lavorare in fabbrica – fino al 2007, da quando è in aspettativa sindacale per seguire a tempo pieno la categoria dei metalmeccanici. Dal marzo 2012 è segretario generale della Fiom Cgil di Brescia, categoria che ha diretto per due mandati.

Trasporto pubblico locale, incontro tra enti locali e sindacati in Broletto

in Economia/Sindacati/Trasporti by
Autobus

Si è svolto questa mattina a Palazzo Broletto un incontro sulle problematiche e sulle prospettive del Trasporto Pubblico Locale nel bacino di Brescia, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti degli Enti locali (per la Provincia il Presidente Alghisi e il Consigliere Sarnico, per il Comune capoluogo il sindaco Del Bono e l’Assessore Manzoni) e dei rappresentanti sindacali confederali delle segreterie provinciali e di categoria di CGIL, CISL e UIL.

Nell’incontro è stata illustrata la situazione relativa al Trasporto Pubblico Locale, in vista della scadenza (giugno 2020) fissata dalla legge regionale per l’espletamento della gara per il nuovo gestore unico del servizio bus sull’intero territorio provinciale.

Due le principali problematiche oggetto dell’incontro. Da un lato l’insufficiente livello di trasferimenti regionali per il funzionamento del servizio. Servizio che attualmente si regge su una contribuzione, che non ha eguali nel territorio lombardo, da parte della Provincia e del Comune di Brescia per 11 mln € all’anno (vale a dire il 19% dell’offerta complessiva di servizio su gomma nell’intero territorio provinciale). Dall’altro i nuovi fabbisogni di mobilità, stabiliti nel 2017 da regione Lombardia, che, contrariamente alle necessità di un potenziamento dell’offerta di servizio in un territorio che ha avuto un incremento demografico ben maggiore della media regionale, prevedono invece una riduzione di servizio a livello sia urbano sia soprattutto extraurbano.

Per porre rimedio a questa situazione, il Consiglio Regionale nel dicembre 2018 ha approvato all’unanimità un Ordine del Giorno con il quale si “impegna la Giunta regionale a verificare nel corso del 2019, con decorrenza 2020, misure integrative o correttive della d.g.r. n. 7644/2017, volte ad assicurare al bacino di Brescia un livello di risorse regionali che sia corrispondente al grado di servizio”. Tale Ordine del Giorno, tuttavia, ad oggi è rimasto privo di attuazione.

I rappresentanti del Sindacato, nel prendere atto del quadro della situazione e delle criticità espresse, hanno condiviso la necessità di mettere in campo adeguate iniziative per scongiurare il rischio che il territorio bresciano veda significativamente ridursi il proprio livello di servizio di trasporto pubblico, con ricadute negative sul piano sociale, ambientale ed occupazionale.

La preoccupazione emersa dal confronto odierno si è tradotta nell’impegno dei presenti a mantenere attiva una interlocuzione e un confronto sul punto, in vista delle importanti scadenze che attendono il trasporto pubblico bresciano.

Accordo coi sindacati: Banca Ore Solidale attivata alla DTR Vms Italy di Passirano

in Cgil/Cisl/Economia/Sindacati/Uil by

Venerdì 7 febbraio è stato sottoscritto un importante accordo riguardante l’attivazione della “Banca Ore Solidale” tra DTR Vms di Passirano (assistita da AIB) e RSU aziendali (con le OO.SS. territoriali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil).

“L’accordo – si legge in una nota congiunta delle parti – contenente anche le modalità attuative, conferma la volontà comune già condivisa nell’ambito dell’accordo triennale di secondo livello siglato a fine 2018, di intraprendere percorsi volti a favorire la solidarietà e utili a sostenere i lavoratori e le loro famiglie nel caso in cui dovessero affrontare particolari difficoltà. A partire da quest’anno, quindi, i lavoratori di DTR avranno a loro disposizione lo strumento della Banca Ore Solidale”.

“Le lavoratrici e i lavoratori con il sostegno dell’azienda – continua il comunicato – d’altra parte, non sono certo nuovi ad iniziative di solidarietà, da sempre messe in campo per sostenere i colleghi in difficoltà e per favorire la creazione di un senso di collettività all’interno del luogo di lavoro. L’accordo di DTR Vms Italy potrà senz’altro rappresentare un esempio positivo da seguire”.

 

 

Brescia, le Acli verso il congresso: appuntamento il 14-15 marzo

in Economia/Sindacati by

Le Acli si apprestano a vivere un’intensa stagione congressuale, che vede tutti i livelli associativi, dai circoli al nazionale, rinnovare le rispettive rappresentanze. Il Consiglio provinciale del 9 dicembre ha dato avvio al percorso congressuale che in questi primi mesi del 2020 sta vedendo il rinnovo di numerosi Consigli di presidenza e tutti i 73 circoli della nostra Provincia eleggere i delegati che parteciperanno al Congresso provinciale del prossimo 14-15 marzo, per il rinnovo del Consiglio e la conseguente elezione del nostro Presidente provinciale. È questo un tempo importante di democrazia associativa che ogni quattro anni ci invita ad un “nuovo inizio”, attraverso la capacità di rinnovarsi continuamente, individuando anche nuovi strumenti per continuare a essere quel movimento educativo e sociale che le Acli sono sempre state.

“Il Congresso – si legge in una nota – è un tempo prezioso perché ci impegna a ritornare alle origini della nostra identità. Lavoro. Democrazia. Chiesa. La sfida è ancora rideclinare i nostri valori originari nella realtà del tempo presente, per decifrarne la complessità e tentare di immaginare alcune proposte politico-sociali di cambiamento. Per continuare a stare dentro la realtà. Per riaffermare concretamente la nostra vocazione e volontà di stare vicino alle persone bisognose. Per essere generatori di prossimità e di legami buoni. Per essere fedeli ai poveri, come ci ha detto Papa Francesco. Per questo, dentro la linea politica associativa espressa negli Orientamenti delle Acli nazionali, che individuano nel tema dell’eguaglianza il focus della nostra attenzione, il Consiglio provinciale delle Acli bresciane ha predisposto un documento aperto alla discussione e al confronto, che verte su quattro fratture (lavoro e sapere, periferie e comunità, politica e democrazia, economia e ambiente), oggetto anche del percorso formativo proposto per pensare il futuro delle Acli e delle nostre comunità. Senza la pretesa di essere esaustivo di tutti i temi che certamente esigerebbero di essere affrontati, il documento ha lo scopo concreto di stimolare il confronto e le proposte durante il percorso democratico in vista del congresso provinciale”.

La stagione congressuale proseguirà nel mese di aprile con l’appuntamento regionale, per il rinnovo degli Organi regionali, per concludersi nel mese di maggio con il Congresso nazionale e l’elezione del suo Consiglio, oltre che del Presidente nazionale.

Sindacati, al via sabato la festa itinerante della Cgil di Brescia

in Cgil/Economia/Sindacati by

Al via l’iniziativa itinerante “Sindacato in Movimento”, la Festa Cgil di Brescia che torna quest’anno in una forma rinnovata e diffusa sul territorio, con cinque giornate in cinque diverse zone, nel solco del progetto “sindacato di strada”.

Al via sabato 7 settembre le cinque giornate di incontri, dibattiti, cibo e musica organizzate dalla Camera del Lavoro Territoriale di Brescia. La Cgil di Brescia ha deciso, quest’anno, di dislocare gli appuntamenti della sua annuale festa in varie zone del territorio bresciano, in città e in provincia. Una serie momenti di condivisione per ragionare, approfondire, condividere e dimostrare, scegliendo l’inedita modalità di una festa itinerante, che il nostro Sindacato è costantemente presente sul territorio.

Un Sindacato in movimento, quindi, che sappia tornare alle sue origini e che, su questa base, possa guardare al futuro. Questa è l’idea che ci ha spinti, quest’anno, a proporre una festa Cgil rinnovata e diffusa sul territorio, che possa contribuire a ricomporre le fratture che si sono create tra lavoro e società civile occupandosi di diversi temi caldi, punti di riferimento imprescindibili per affrontare le sfide che ci attendono in futuro.
Si parlerà di progresso sostenibile e di come le scelte della nuova economia debbano necessariamente tenere conto dell’impatto che avranno sull’ambiente, di nuove figure lavorative e di cosa si possa fare per estendere e garantire i diritti di tutti, di democrazia e rispetto delle istituzioni, di accoglienza e solidarietà e di un nuovo possibile modello sociale e sanitario che possa meglio rispondere alle esigenze del nostro Paese. Ad aiutarci in questa riflessione ci saranno numerosi ospiti. Una festa, un’occasione per incontrarsi, divertirsi, ma anche per ragionare e agire sul presente per costruire, insieme, il futuro che vorremmo.

Il primo appuntamento, previsto per sabato 7 settembre a Desenzano presso il parco di villa Brunati, si aprirà alle 18 con la campagna on the road della Filcams Cgil per la difesa dei diritti dei lavoratori stagionali del turismo. L’intera giornata, durante la quale verrà trattato il tema “Futuro è Ambiente”, allargherà lo sguardo verso il mondo dei più giovani.
Dopo il dibattito previsto per le 19 – introdotto da Flavio Squassina (Seg. Cgil di Brescia) e moderato da Valentino Rodolfi (Bresciaoggi) con i contributi di Guido Galperti (Vicepres. Provincia di Brescia) e Davide Sigurtà (architetto esperto in ambiente e beni culturali) –gli interventi di alcuni lavoratori del mondo del precariato e di una delegazione del movimento Fridays For Future di Brescia. A seguire, si ballerà sulle note di un DJ Set.

La seconda tappa della festa, ”Futuro è Lavoro”, durante la quale si parlerà di Lavoro e Sicurezza , si terrà a Brescia al parco La Rosa Blu di Via Milano. Alle 19 il sipario si alzerà con lo spettacolo “Sui Confini” con Ruggiero Flora e Claudia Ferretti. Alle 20.30, invece, si terrà il dibattito moderato da Massimiliano Del Barba (Corriere della sera) con gli interventi di Francesca Re David (Segr. Gen. Fiom Cgil Nazionale) e Sergio Albertini (Università degli studi di Brescia). A concludere l’appuntamento, intorno alle 22, l’omaggio a Fabrizio de André “Sulla Cattiva Strada”.

Sarà il Parco del Mella di Gardone Valtrompia il teatro per la terza giornata di festa, il 19 settembre, durante la quale il tema “Futuro è Antifascismo” verrà introdotto, alle 19, da “Memorie resistenti” – ricordo di Popi Sabatti e Lino Belleri, con la partecipazione di Marco Fenaroli (Comune di Brescia) e Erica Brignoli (Anpi Gardone VT) – al quale seguirà un reading a cura di Pietro Mazzoldi, Stefano Giustinelli e Maurizio Felicina. Il dibattito delle 20.30, poi, sarà introdotto da Silvia Spera (Seg. Gen. Cgil di Brescia) e sarà arricchito dagli interventi di Francesca Parmigiani (Anpi prov. Brescia) e Saverio Ferrari (Osservatorio democratico sulle nuove destre). Alle 21.30, la serata volgerà verso il termine con il grande concerto de i Luf.

Il quarto appuntamento, che sarà incentrato sulla tematica “Futuro è Cura”, si terrà invece il 20 settembre all’area Feste di Manerbio e si aprirà, alle 19, con la lettura “Ed io avrò cura di te…” a cura di Somebody Teatro della Diversità. Il dibattito, moderato da Osvaldo Viviani (Spi Cgil di Brescia) potrà contare sugli interventi di Elisabetta Donati (sociologa), Donatella Albini (delegata sanità del Comune di Brescia) e Giuseppe Belleri (medico di base). Il momento conclusivo della serata sarà accompagnato dalle note di un DJ Set.

La quinta e ultima serata di festa, a tema “Futuro è Accoglienza”, è prevista per il 22 settembre a Palazzolo sull’Oglio nella sede del circolo Arci “Base”. Il dibattito moderato da Anna Della Moretta (Giornale di Brescia), verrà introdotto da Angelo Andreoli (Seg. Cgil Brescia) e ospiterà gli interventi di Mario Morcone (Direttore Consiglio Italiano Rifugiati), Stefano Savoldi (Coop. Sociale Kemay), Gabriele Zanni (Sindaco di Palazzolo s/O) e Don Fabio Corazzina (parroco S. Maria Nascente). A conclusione del momento di dibattito, la presentazione del libro del rapper Tommy Kuty “Ci rido sopra. Crescere con la pelle nera nell’Italia di Salvini”), alla quale seguirà, intorno alle 22, il concerto del musicista.

Infine, si avvisa che, in caso di maltempo, sui canali social e sul sito della Camera del Lavoro di Brescia verranno prontamente fornite indicazioni sulle possibili variazioni che può subire il programma.

 

Industrie Pasotti di Sabbio: cassa integrazione straordinaria per 214 addetti

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Ieri al Ministero dello Sviluppo a Roma si è svolto un incontro in merito alla situazione delle Industrie Pasotti (rami d’azienda a Prevalle e Sabbio Chiese). Fim Cisl Brescia e Fiom Cgil Brescia, unitamente al rappresentante della curatela del Tribunale di Brescia, hanno sottoscritto nell’occasione accordo per la concessione della cassa integrazione straordinaria per il ramo di Sabbio Chiese (214 addetti) del fallimento Industrie Pasotti. “L’ammortizzatore per cessata attività, della durata di 12 mesi – si legge in una nota dei sindacati – decorre dal 01/05/2019 sino al 30/04/2020. E’ previsto il pagamento diretto da parte dell’INPS del trattamento di integrazione salariale ai 165 lavoratori coinvolti.

Tecnoservice verso il fallimento? La Cisl: 94 posti di lavoro a rischio

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Crisi

La Tecnoservice srl – azienda specializzata nella logistica di prodotti siderurgici che ha il centro direzionale e amministrativo a Ghedi, terminal operativi a Ospitaletto, Verona e Valdaro in provincia di Mantova, e una filiale a Marghera (Ve) – ha depositato giovedì scorso in Tribunale il ricorso per la dichiarazione di fallimento in proprio.

Grande la preoccupazione tra i lavoratori dell’impresa – 24 nel bresciano, 50 a Verona e 20 nel mantovano – ancora in attesa del pagamento dello stipendio del mese di marzo e che ora potrebbero essere oggetto di un provvedimento di licenziamento collettivo da parte del curatore fallimentare.

SVOLTA INATTESA

Venerdì scorso, quindici lavoratori del terminal bresciano di Tecnoservice si sono riuniti in assemblea qui nella nostra sede – spiegano Mario Bresciani, segretario generale della Fit Cisl, e Fabrizio Baresi, componente della Segreteria – e con loro abbiamo esaminato la situazione ricostruendo i passaggi che hanno portato alla richiesta di fallimento. Lavoreremo in sinergia con i colleghi delle altre due province per prospettare come alternativa al licenziamento collettivo il ricorso al Fondo di integrazione salariale istituito con la riforma del mercato del lavoro del 2015. Ne sapremo sicuramente di più il prossimo 9 maggio, data in cui il curatore fallimentare ha convocato tutte le parti in causa“.

DAI FRATELLI PROVEZZA AI FRATELLI COSULICH

Fondata dai fratelli Provezza, nel maggio 2018 la Tecnoservice ha ceduto il 50% della società alla genovese Fratelli Cosulich, un colosso dei servizi alle spedizioni (fatturato che sfiora 1 miliardo di euro, quasi 1.000 dipendenti in 45 società in Italia e all’estero). “Alla presidenza della ‘nuova Tecnoservice’ – scrive il sindacato – era arrivato un manager di fiducia dei Cosulich, mentre la gestione era rimasta in mano ai fratelli Provezza. Questi ultimi si sono però improvvisamente dimessi nel marzo scorso, lasciando in eredità ai soci una situazione finanziaria molto grave”.

MONITORAGGIO COSTANTE E ASSISTENZA AI LAVORATORI

Ai lavoratori abbiamo assicurato il monitoraggio costante della situazione – conclude Mario Bresciani – l’assistenza necessaria in tutti i passaggi che si andranno a determinare, l’azione di tutela e di garanzia dei loro interessi e dei loro diritti. Agiremo di concerto con i colleghi di Verona per chiedere che si faccia ogni sforzo nell’individuare soluzioni che salvaguardino l’attività e l’occupazione”.

(fonte comunicato stampa Cisl Trasporti)

Negate sala pasti e pausa più lunga: operai in rivolta alla Facchini

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L'azienda Facchini di Poncarale con le bandiere Cgil

Le due assemblee sindacali tenutesi ieri alla FACCHINI S.r.l. hanno deliberato l’apertura della fase di mobilitazione sindacale a partire dallo sciopero delle ore di straordinario per ottenere un refettorio e 5 minuti in più di pausa.

“Dopo inutili tentativi di dialogo da parte del sindacato – scrive il segretario generale Flai in una nota riportata da Brescia news –  l’azienda continua a non voler creare un luogo per scaldare il pranzo delle 50 lavoratrici e lavoratori della FACCHINI S.r.l. chiudendo i cancelli dell’azienda nella pausa mensa e costringendo di fatto a consumare il pranzo nella auto parcheggiate nel piazzale antistante all’azienda.

Oltretutto, anche fronte dei ritmi di lavoro e delle condizioni dettate dalle basse temperature di stoccaggio della verdura, l’azienda nega la richiesta di adeguamento del tempo di pausa che oggi è di soli 10 minuti ogni 4 ore di lavoro.

Tali condizioni non sono più sostenibili – conclude Semeraro – la FLAI CGIL di Brescia, a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori in lotta ha deciso di organizzare lo sciopero e si prepara a più eclatanti azioni di protesta per ottenere ciò che dovrebbe essere un innegabile diritto per le lavoratrici ed i lavoratori ed un dovere morale per i datori di lavoro”.

 

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