Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Istituzioni - page 4

Caro bollette, la Provincia lancia un appello ai parlamentari

in Economia/Energia/Istituzioni/Provincia di Brescia by

Il Presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi, interviene in merito al caro bollette che sta mettendo a rischio il sistema industriale e di conseguenza in grave difficoltà le famiglie bresciane

“Raccogliendo le istanze che giungono dal territorio, mi faccio portavoce della preoccupazione dei sindaci, che denunciano una situazione esasperata: aziende in ginocchio, già colpite dalla crisi economica legata al COVID, non possono permettersi di sospendere l’attività o addirittura chiudere le aziende, con ripercussioni gravi sui dipendenti, sui cittadini e sulle famiglie”. 

“La provincia di Brescia è tra le realtà produttive più importanti a livello lombardo e nazionale. È necessario un intervento urgente e mirato per far fronte a questo grave problema economico e di conseguenza anche sociale. Questa situazione coinvolge anche il sistema dei servizi pubblici essenziali che a causa della ridottissima marginalità rischiano di non riuscire a garantire i servizi alle collettività. Faccio dunque un appello ai parlamentari bresciani, affinché sollecitino il Governo in questo delicato momento. È necessario procedere celermente per avanzare proposte concrete per ridurre il caro bollette. Da sindaco di un comune della Bassa Bresciana, ho aderito all’iniziativa di Anci e questa sera sarà tolta l’illuminazione della facciata del Palazzo municipale di Manerbio. Un gesto importante, simbolico, ma forte, che vede i sindaci ancora una volta uniti di fronte a un’emergenza per la quale è necessario un intervento tempestivo”. 

Regione, altri 10 milioni di euro per le imprese

in Economia/Istituzioni/Regione by

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi, ha approvato la ‘Manifestazione di interesse per lo sviluppo e il consolidamento delle filiere produttive e dei servizi ed ecosistemi industriali produttivi ed economici in Lombardia’; un’iniziativa sviluppata in collaborazione con Unioncamere Lombardia.

IMPEGNO PER SOSTEGNO A IMPRESE – Con questo provvedimento, Regione intensifica il suo impegno nel sostegno alle imprese in una fase decisiva della ripresa economica che ha visto inizialmente un’accelerazione importante, con dati assolutamente incoraggianti, seguita poi da un rallentamento dovuto, essenzialmente, a fattori esterni come il caro energia e l’aumento del costo delle materie prime. In quest’ottica la volontà dell’assessorato allo Sviluppo economico, guidato da Guido Guidesi, è quella da un lato di continuare a investire risorse economiche significative e dall’altro introdurre una nuova strategia per le imprese che si contraddistingue nella valorizzazione e nel consolidamento delle filiere produttive, prevedendo strumenti e percorsi specifici con relative risorse economiche che incentivino la collaborazione tra le aziende.

ULTERIORI FONDI PER LA MISURA ‘AL VIA’ – Inoltre, la Giunta lombarda, su proposta dell’assessore, ha stanziato ulteriori 10,3 milioni di euro, sulla misura ‘Al Via’, dedicata alla valorizzazione degli investimenti aziendali, per finanziare tutti i progetti presentati dalle imprese. A seguito del provvedimento, la dotazione finanziaria complessiva della misura ammonta a 143.852.680 euro.

“Supportiamo ulteriormente gli investimenti delle aziende lombarde e apriamo una nuova fase strategica rispetto alle filiere e agli ecosistemi lombardi connettendo i Know-how di cui già disponiamo e guardando al futuro facendo sistema”, ha spiegato l’assessore Guidesi.(

Treni a idrogeno sulla Brescia-Iseo-Edolo: si parte nel 2023?

in Economia/Istituzioni/Provincia di Brescia/Trasporti by

Si è svolto nel tardo pomeriggio di mercoledì un incontro tra la Provincia di Brescia e FERROVIENORD sul tema dei treni alimentati a idrogeno previsti sulla tratta Brescia-Iseo-Edolo. Durante l’incontro, al quale hanno partecipato il Vice Presidente della Provincia di Brescia, Guido Galperti, il Capo di Gabinetto, Andrea Ratti, i direttori dell’Area del Territorio della Provincia, Riccardo Davini e Giovanmaria Tognazzi e il General Manager di FERROVIENORD, Enrico Bellavita, sono stati analizzati gli aspetti tecnici relativi al progetto che già dal 2023 potrebbe prendere vita.

“L’incontro odierno conferma la sinergia tra le Istituzioni coinvolte nella definizione di un progetto innovativo che si concretizzerà con la realizzazione della prima Hydrogen Valley d’Italia – dichiara Guido Galperti. I treni alimentati a idrogeno permetteranno di iniziare la conversione energetica della Valle Camonica a partire dal trasporto pubblico. La Provincia si impegnerà per agevolare il più possibile il cammino di questo grande progetto ambientale”.

Camera di commercio di Brescia, ecco i prossimi eventi

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Eventi/Istituzioni by

Come di consueto pubblichiamo di seguito gli eventi promossi dalla Camera di Commercio di Brescia.

9/22 – OPEN DAY DIGITALE DEL PROGETTO A.G.I.Re, 27 GENNAIO 2022

Il progetto A.G.I.R.e. “Avvio e gestione di impresa responsabile” apre le porte e si presenta agli aspiranti imprenditori e alle aziende del territorio bresciano: il 27 gennaio 2022, dalle ore 10:00, verrà proposta un’agenda ricca di eventi e di consulenze individuali completamente gratuiti dedicata ad aspiranti imprenditori e imprese. Gli eventi tratteranno i temi del Fondo Impresa Donna, del PNNR , dei Fondi per le start up innovative, ma anche di come aprire una partita IVA, della fatturazione elettronica per forfettari, del diritto digitale. Dettagli e iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it Per informazioni Punto Nuova Impresa, mail pni@bs.camcom.it, tel 030.3725298 / 264

10/22 – WEBINAR GRATUITI PER IMPRESE E PROFESSIONISTI: WEBINAR DIRE, 10 FEBBRAIO 2022

Prosegue il ciclo di incontri rivolto a imprese e professionisti che offre la possibilità di conoscere e approfondire i nuovi strumenti/software a disposizione degli utenti relativamente alla compilazione dei modelli base e degli adempimenti della piattaforma DIRE. Gli incontri saranno gestiti in diretta sulla piattaforma ZOOM. Le iscrizioni al prossimo webinar che si terrà giovedì 10 febbraio 2022 sono aperte. Programma completo e modalità di partecipazione sono disponibili sul sito www.bs.camcom.it

Fanghi e gessi agricoli, Rolfi contro Roma: propongano normativa adeguata

in Agricoltura e allevamento/Economia/Istituzioni/Regione by

Il ministero della Transizione ecologica ha inviato i rilevi al Dipartimento degli Affari Regionali sulla ‘Seconda legge di revisione normativa ordinamentale 2021’, contenente le norme riguardanti il controllo e il monitoraggio dei gessi di defecazione da fanghi utilizzati in agricoltura.

“Sui gessi – spiegano gli assessori all’Agricoltura, Fabio Rolfi, e all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo – Regione Lombardia aveva colmato un vuoto legislativo nazionale”. “Il Ministero della transizione ecologica invece – proseguono i due assessori – anziché preoccuparsi di fare rapidamente una norma ad hoc che preveda il tracciamento dei fanghi, propone di impugnare nuovamente davanti alla Corte costituzionale anche la nuova versione già modificata della legge della Lombardia. Ci aspetteremmo che, contrariamente a questi atti, ci sia al più presto una norma nazionale, in linea con quanto previsto dalla norma regionale”.

I gessi di defecazione da fanghi sono stati inseriti per legge nell’elenco dei fertilizzanti e, anche se prodotti a partire da rifiuti, escono dai controlli e dalle tutele ambientali previste dalla regolamentazione dei rifiuti.

“Regione Lombardia – dicono Rolfi e Cattaneo – è intervenuta con una legge proprio per sopperire a una grave lacuna circa il fatto che per tali materiali, pur sapendo chi li produce, non è previsto un tracciamento dell’uso finale che pertanto espone a possibili comportamenti impropri, che si sono anche riscontrati più volte”.

“È stato lo stesso ministro Cingolani – concludono – ad annunciare recentemente la necessità di una norma nazionale in tempi rapidi. È questa che ci saremmo aspettati. Non la proposta di una nuova impugnativa

Sì alla Legge di bilancio, Confartigianato: positiva

in Economia/Istituzioni/Parlamento e governo by
Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

La Camera ha dato il via libera finale alla Legge di bilancio 2022. La manovra diventa quindi legge in seconda lettura a Montecitorio, senza modifiche rispetto al testo licenziato la scorsa settimana dal Senato. «Il Parlamento ha contribuito a migliorare il carattere espansivo della manovra, accogliendo le nostre indicazioni per rafforzare misure di sostegno alla ripresa e di rilancio dell’attività degli artigiani e delle micro e piccole imprese – è il giudizio del presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti che – in una nota diffusa da Brescia news – prosegue – apprezziamo la riduzione dell’IRPEF con la diminuzione generalizzata della tassazione personale, rivedendo e rafforzando le detrazioni per tutte le tipologie di reddito, e la soppressione dell’IRAP per imprese individuali e lavoratori autonomi. Una scelta, quest’ultima, in linea con la proposta di Confartigianato e primo passo della riforma complessiva del sistema fiscale, con un risparmio per le ditte individuali di oltre 900 milioni di euro e l’eliminazione di costi burocratici per circa 1,3 milioni di contribuenti». Commento positivo anche sugli interventi per la stabilizzazione triennale sino al 2024 degli incentivi per la riqualificazione edilizia ed energetica, il sisma bonus e il bonus mobili, con possibilità di cessione dei crediti o di applicazione dello sconto in fattura e sulla proroga dei superbonus 110% sia per interventi su condomini che singole unità unifamiliari. «Il Parlamento – sottolinea Massetti – ha recepito le richieste di Confartigianato per prorogare il superbonus e abrogare l’obbligo di asseverazione e di visto per tutti gli interventi di edilizia libera ovvero di importo non superiore a 10.000 euro. Accolte, inoltre, le nostre indicazioni di elevare a 10.000 euro di spesa il bonus mobili, anche se per il solo 2022, e la possibilità di utilizzare i prezzari DEI per le asseverazioni di congruità di tutti gli interventi».

Soddisfazione anche per la proroga dei crediti d’imposta Transizione 4.0 fino al 2025, la stabilizzazione della “Nuova Sabatini” fino al 2027, la proroga delle misure straordinarie in materia di garanzia pubblica al 30 giugno 2022, il rafforzamento del fondo rotativo sulla 394/81 per l’internazionalizzazione, le misure in favore delle piccole imprese nei piccoli comuni e l’istituzione del Fondo per la montagna, gli interventi sul caro-bollette con uno stanziamento di 3,8 miliardi di euro.

Positivi anche il rinvio di un anno dell’entrata in vigore di sugar e plastic tax, di cui Confartigianato auspica la definitiva abrogazione, la proroga per i primi 3 mesi del 2022 dell’esenzione del canone unico patrimoniale che ha sostituito TOSAP/COSAP, la possibilità di effettuare il pagamento delle cartelle esattoriali notificate nei primi di tre mesi del 2022 entro 180 giorni anziché nei canonici 60.

In materia previdenziale, nonostante la proroga dell’APE sociale per il 2022 e l’ampliamento della lista delle professioni ritenute gravose e la riduzione della soglia contributiva per i lavoratori edili, Confartigianato ritiene necessario estendere la misura ai lavoratori autonomi impegnati nelle medesime lavorazioni dei lavoratori dipendenti.

«Delude le nostre aspettative l mancato sostegno ai Patronati che sono chiamati a svolgere un’insostituibile funzione, anche sociale, di consulenza nei confronti di tutti i cittadini, così come è avvenuto durante il lockdown e le fasi più critiche della pandemia. Inoltre, la pur positiva proroga dell’opzione donna conferma, tuttavia, l’ingiustificata disparità di trattamento fra lavoratrici dipendenti e autonome in particolare per quanto riguarda l’età anagrafica di accesso alla misura» conclude il presidente Massetti.

Micro imprese del welfare, la Regione stanzia 5 milioni

in Economia/Istituzioni/Regione by

La Giunta di Regione Lombardia ha approvato una delibera per la promozione di iniziative che favoriscano interventi di conciliazione vita-lavoro e welfare aziendale.

“Con lo stanziamento di oltre 5 milioni di euro – ha spiegato Alessandra Locatelli, assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari opportunità – intendiamo promuovere progetti rivolti ai lavoratori dipendenti delle micro e piccole imprese e alle loro famiglie, al fine di favorire la diffusione di iniziative di welfare aziendale. Si tratta di progetti volti a sostenere la genitorialità, a favorire la corresponsabilità dei compiti di cura, l’armonizzazione tra vita privata e vita professionale, anche al fine di garantire una maggiore parità tra uomini e donne nel lavoro e nell’accesso alle opportunità promuovendo, a esempio, misure di lavoro flessibile, servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare e per la cura dei figli anche nei periodi di chiusura delle scuole”.

“L’emergenza pandemica e le conseguenti misure restrittive di contrasto alla trasmissione del virus – ha proseguito l’assessore Locatelli – hanno inciso non solo sull’attività delle imprese, ma anche nei confronti dei dipendenti e delle loro famiglie. La pandemia, tuttavia, ha portato molte più imprese ad essere consapevoli del loro ruolo sociale e a mettere in campo un numero sempre crescente di iniziative di welfare, che hanno fatto registrare anche ritorni positivi sul fronte della produttività. Con questo stanziamento Regione Lombardia sostiene concretamente anche le aziende più piccole che scelgono di andare incontro alle esigenze familiari dei loro dipendenti”.

“Questo – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi – è un ulteriore passo nel sano rapporto pubblico/privato e nel miglioramento della qualità di vita dei lavoratori. Certifica ulteriormente l’integrazione delle aziende nel tessuto sociale delle comunità”.

Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 5.050.000, ripartite tra le Ats in misura del 30% in parti uguali e del 70% sulla popolazione generale in base all’ultimo dato Istat disponibile. Le domande potranno essere presentate da parte di un partenariato di enti pubblici e/o privati il cui capofila potrà essere sia un ente pubblico sia un ente del terzo settore che del privato profit.

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica, tramite la piattaforma regionale Bandi Online.

Settore Cave, la Regione approva nuove regole

in Ambiente/Cave e discariche/Economia/Istituzioni/Regione by

Via libera in Consiglio regionale con 41 voti a favore, 16 contrari e 9 astenuti alle nuove regole per le attività estrattive e di cava con l’obiettivo di favorire il risparmio di materia prima e l’utilizzo di materiali riciclati e al tempo stesso di incentivare la semplificazione delle procedure. Si sono espressi a favore i gruppi di maggioranza, astenuti il Movimento 5 Stelle e Monica Forte, contrari Partito Democratico, +Europa e Nicolò Carretta.

La nuova legge – informa una nota – valorizza il ruolo del Consiglio regionale a cui spetterà ora l’approvazione dell’atto di indirizzo che incide in modo sostanziale sulle modalità con cui le Province devono poi elaborare i piani; viene inoltre semplificato il procedimento di approvazione dei PAE (i piani dell’attività estrattiva), in particolare evitando la duplicazione della procedura VAS (prima in Provincia e poi in Regione) e mantenendo per la Regione la possibilità di esprimere parere condizionato a prescrizioni vincolanti.

Da sottolineare il superamento del concetto di ambito territoriale estrattivo (ATE) a favore dell’individuazione della cosiddetta “area idonea”.
La finalità -spiega il relatore Riccardo Paseè quella di superare le criticità degli ATE evidenziate dalla normativa vigente come i frequenti contenziosi sui piani da parte degli operatori esclusi, l’eccessiva rigidità degli ATE, il doppio passaggio tra approvazione progetto ATE e autorizzazione e le difficoltà di approvazione del progetto di ATE se non si trova accordo tra i diversi operatori coinvolti”.
Il testo contiene criteri oggettivi per la scelta fra diverse domande se complessivamente superano il volume previsto dal PAE per l’area idonea, dando priorità agli imprenditori che concordano una proposta di accordo preventivo con le amministrazioni locali (avente ad oggetto esclusivamente il progetto di recupero, le compensazioni, le mitigazioni e gli altri contenuti progettuali di interesse dell’ente locale per gli impatti sul proprio territorio) o, in subordine, che garantiscono compensazioni di importo economico più elevato in proporzione al volume di materiale scavato. Sarà infine possibile procedere all’attività estrattiva per lotti.

La validità della autorizzazione avrà una durata massima di 20 anni per pietre ornamentali e materiali per l’industria, 10 anni per gli altri settori, prorogabili al massimo per cinque anni, più ulteriori due come premialità per l’utilizzo di materiali riciclati. E’ prevista la possibilità di revisione del PAE in caso di necessità e comunque da avviare quando è stato estratto almeno il 75% del materiale previsto (di fatto si premia con una durata maggiore chi risparmia materia prima).
Il progetto delle opere deve comprendere un piano di reperimento dei materiali occorrenti, considerando in via prioritaria i materiali inerti provenienti dal riutilizzo, dal riciclaggio e dal recupero di rifiuti o da altre fonti alternative. E’ ammessa la progettazione di cave di riserva, privilegiando la localizzazione ove possibile nelle adiacenze dell’infrastruttura per limitare gli impatti ambientali.

Regione Lombardia, sul piatto 460 milioni di euro per le imprese

in Economia/Istituzioni/Regione by

Sono 460 i milioni che la Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi, metterà a disposizione delle imprese lombarde.

Questo nuovo e atteso pacchetto economico è stato presentato pochi giorni fa nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e lo stesso assessore Guido Guidesi. Un pacchetto economico che parte con gli indennizzi a 57000 imprese e lavoratori autonomi per l’emergenza provocato dalla pandemia da Covid 19.

“Dopo l’emergenza – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi – abbiamo cambiato gli strumenti e abbiamo deciso di mettere in campo tutte le risorse che avevamo a disposizione creando un moltiplicatore di investimenti. Ora siamo nella fase strategica: filiere, settori e internazionalizzazione e far sistema con una Regione che si inserisce con i propri strumenti dove c’è bisogno, in un sano rapporto tra pubblico-privato. I dati ci stanno dando ragione e noi stiamo continuando a lavorare per rendere strutturale la crescita”.

SEI INTERVENTI – Sei sono gli assi su cui è costruito il ‘pacchetto’: Investimenti per la ripresa, di 19.3 milioni di euro; il Bando Si 4.0 2021, di 1,7 milioni di euro; il Bando nuova impresa, per 4 milioni di euro; la Manifestazione di interesse AREST che vale 75 milioni di euro, il Fondo Confidiamo nella ripresa, composto da 60 milioni di euro e la misura Credito Adesso Evolution, per cui la Giunta ha deciso un aumento di finanziamenti per 300 milioni di euro.

INVESTIMENTI PER LA RIPRESA. L’obiettivo è di sostenere le PMI lombarde che, nonostante il momento di forte rischio d’impresa, intendano investire sul proprio sviluppo e rilancio nell’ambito di interventi volti alla transizione digitale, green o di sicurezza sul lavoro anche in ambito Covid e interventi ordinari e straordinari per l’efficienza di impianti e macchinari.

BANDO SI 4.0 2021 – Ha come obiettivo la realizzazione di progetti per la sperimentazione e la prototipazione nonché la messa sul mercato di soluzioni, applicazioni, prodotti e servizi innovativi impresa 4.0, stimolando la domanda a lungo termine e incentivare la collaborazione delle imprese con soggetti qualificati nel campo delle tecnologie 4.0.  Particolare attenzione sarà data a soluzioni digitali per promuovere sicurezza sui luoghi di lavoro, modelli green e di sostenibilità e prodotti e servizi con minori impatti ambientali e sociali.

BANDO NUOVA IMPRESA – Regione Lombardia e Camere di commercio lombarde vogliono sostenere l’avvio di nuove imprese nel commercio, terziario, manifatturiero e artigianato e l’autoimprenditorialità quale opportunità dopo la pandemia.

MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA PRESTAZIONE DI PROPOSTE DI ACCORDO DI RILANCIO ECONOMICO SOCIALE E TERRITORIALE – Questa manifestazione di interesse mira a attuare programmi di rilancio socio-economico, la realizzazione di opere, interventi a carattere pubblico che accompagnino e facilitino l’insediamento di nuove attività economiche, il mantenimento e l’ampliamento di attività già presenti sul territorio così da favorire l’attrattività del territorio e lo sviluppo delle imprese.

FONDO CONFIDIAMO NELLA RIPRESA– E’ una misura che vuole sostenere le PMI che lavorano in settori duramente colpiti dalla pandemia come ristorazione, commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature, attività sportive, settore dei matrimoni e eventi privati, discoteche e locali da ballo e che vogliono effettuare investimenti sul proprio sviluppo o accedere a liquidità per il capitale circolante ma faticano ad arrivare al credito senza garanzia pubblica. L’agevolazione si compone di: una garanzia regionale gratuita che copre fino al 100% dell’importo di ogni singolo finanziamento nel limite massimo di 20.000 euro, e di un contributo a fondo perduto pari al 10% del valore del finanziamento.

CREDITO ADESSO EVOLUTION – AUMENTO PLAFOND FINANZIAMENTI – Prosegue lo sportello della Misura Credito Adesso Evolution, attivata in piena emergenza COVID 19 per sostenere le PMI, MldCap, Liberi professionisti e studi associati. Si garantisce l’accesso al credito e la liquidità in tempi rapidi, si riduce il pricing dei finanziamenti del 3% con un massimo di 70 mila di contributo a fondo perduto per l’abbattimento dei tassi di interesse.

Chiusura Timken, anche Aib si attiva per i lavoratori

in Aib/Associazioni di categoria/Crisi/Economia/Istituzioni/Regione by

A seguito della conferma definitiva della decisione della Timken di chiudere lo stabilimento di Villa Carcina (BS), convalidata anche nei recenti incontri istituzionali, Confindustria Brescia ha deciso di dare il via ad un progetto per la ricerca di soluzioni per tutelare i dipendenti dello stabilimento e l’economia del territorio.

Confindustria Brescia si è mossa da subito, già dal primo annuncio da parte della Timken, per cercare una soluzione alla crisi attraverso incontri tra l’azienda, le parti sociali e le istituzioni. La conferma da parte della multinazionale di chiusura dell’impianto produttivo ha resa necessaria una differente strategia, che si sviluppa su due direttrici che agiscano contestualmente: il ricollocamento dei lavoratori in altre realtà industriali del territorio e la ricerca di un possibile acquirente del sito produttivo.

L’obiettivo primario dell’iniziativa è la salvaguardia del posto di lavoro dei 106 dipendenti della Timken, che potrà avvenire attraverso un ricollocamento dei dipendenti in altre aziende del territorio. Si tratta infatti, per la maggior parte, di lavoratori altamente qualificati nell’ambito della meccanica, una delle specializzazioni più richieste oggi nel territorio bresciano. Per questo motivo, già diverse aziende hanno manifestato la disponibilità a valutare la possibilità di un inserimento di una parte di questi lavoratori. Questa soluzione dovrà necessariamente essere affiancata da una politica attiva di formazione e adeguamento.

Parallelamente, si cercherà un possibile acquirente del sito produttivo, interessato a riconversione dello stesso. Lo stabilimento occupa una superficie coperta di circa 17mila metri quadri su 65mila metri complessivi in un’area ad alta capacità industriale e produttiva come la Val Trompia e in tal senso può rappresentare una reale opportunità per un eventuale nuovo utilizzo industriale.

In merito a questa iniziativa, il Presidente di Confindustria Brescia, Franco Gussalli Beretta, ha dichiarato: “Il lavoro è il nostro centro di attenzione. L’obiettivo è assicurare un futuro professionale a questi lavoratori e una nuova vita a questo sito produttivo. In tal senso, Confindustria Brescia vuole essere una piattaforma di raccordo per trovare soluzioni e dobbiamo fare sistema per essere vicini al territorio nella gestione delle crisi.

Ci aspettiamo che Regione Lombardia, visti anche i progetti di finanziamento di piani di formazione utili al ricollocamento dei lavoratori recentemente varati, possa assumere un ruolo centrale in questa vicenda, favorendo un Protocollo d’intesa tra le parti coinvolte.

Il tessuto economico della Val Trompia, e più in generale di Brescia, è solido e dinamico, ci troviamo di fronte ad una crisi aziendale frutto solo della decisione di un grande gruppo internazionale, per questo motivo sono comunque fiducioso in una soluzione positiva della vicenda.”

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