Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Category archive

Bilanci - page 3

Lucchini Rs, utile netto a 24,8 milioni di euro

in Bilanci/Economia/Manifatturiero by
Laminatoio Lucchini Rs, foto da sito ufficiale

Lucchini Rs, secondo quanto informa una nota, ha approvato il bilancio consolidato. I ricavi netti di Gruppo si attestano a 468 milioni di euro, in crescita del 15,9% rispetto all’esercizio precedente con un utile netto di 24,8 mil. di euro. Il fatturato estero è pari al 71% del totale.

Il Gruppo ha mantenuto una importante politica di investimenti tecnici, realizzati nell’esercizio, per 16,1 milioni di euro.

Un’attenta gestione patrimoniale ha permesso di finanziare tali investimenti tramite la generazione di cassa derivante dalla gestione e al contempo di migliorare ulteriormente il livello di indebitamento, con una Posizione Finanziaria netta in lieve miglioramento da 13 milioni di euro a fine 2020 a 12,6 milioni di euro a fine 2021. La solidità finanziaria si conferma, grazie anche ad un patrimonio netto cresciuto a 491 milioni di euro; il Gruppo si presenta con un indice di indebitamento “Debt/Equity” inferiore al 3% a fine 2021.

L’organico complessivo medio del 2021 si attesta a 2.049 dipendenti, di cui 648 nelle controllate estere. Sempre maggiore rilevanza e attenzione hanno avuto le tematiche di sviluppo delle Risorse Umane, con una gestione particolarmente attenta della Sicurezza, della Salute, dell’Ambiente e di tutti i temi legati alla Sostenibilità.

3dz, fatturato a 20,7 milioni per la Spa delle stampanti 3d

in Bilanci/Economia/Innovazione by

Una crescita importante nel 2021, a conferma di un trend positivo e costante ormai decennale. 3DZ spa, azienda italiana tra i principali distributori europei di stampanti 3D con sede centrale a Castelfranco Veneto (TV), ha da poco chiuso il bilancio 2021 con dati a dir poco entusiasmanti. Ricavi netti di 20,7 milioni di euro, con un +30% di fatturato rispetto al 2020. Il fatturato del Gruppo 3DZ worldwide (comprensivo anche delle affiliate internazionali) sale invece a 24 milioni di euro. Sono in tutto 13 le sedi nel mondo, metà delle quali su territorio Italiano.

Ottimi risultati conseguiti grazie al potenziamento della rete vendita 3DZ, che oggi è presente in diverse nazioni per un totale di 105 addetti stampa 3D. Solo nel 2021 sono stato inseriti nelle sedi Italiane oltre 20 nuovi collaboratori, attraverso diverse Academy e piani formativi dedicati. A livello globale le assunzioni del gruppo sono state in tutto 39. A fare da traino, oltre al mercato nazionale sempre in forte crescita, anche quello internazionale, in particolare quello francese (+ 103% 2021 vs 2020; sede a Lione), quello spagnolo (+ 53% 2021 vs 2020; sedi a Barcellona, Madrid e Bilbao) e Dubai (+ 85% 2021 vs 2020; 1 milione di fatturato solamente in questa sede).

Il quartier generale italiano di 3DZ Spa si trova a Castelfranco Veneto (TV), le altre sedi italiane si trovano ad Alessandria, Brescia, Arezzo, Roma. Il 2021 ha visto la riorganizzazione dell’assetto aziendale, con la fusione di tutte le succursali italiane in un’unica spa. Nell’headquarter di Castelfranco Veneto è stato inoltre realizzato un nuovo laboratorio digitale e showroom, dove è possibile toccare con mano le migliori tecnologie di stampa e scansione 3D con oltre 15 stampanti presenti.

“3DZ sta crescendo bene e organicamente – commenta il CEO Andrea Simeoni – a livello di offerta prodotti ‘desktop’, ma la più grande crescita si riscontra nel ‘production’ con soluzioni sempre più eco-sostenibili. Nel 2021 importanti aziende nel settore automotive e sport come Novation Tech, ma anche del settore luxury, gioielleria e fashion, hanno scelto di digitalizzare la produzione con la stampa 3D con investimenti importanti e contribuendo a far acquisire valore e quote di mercato al nostro gruppo sia in Italia che all’estero. Con oltre 400 stampanti 3D e oltre 50 scanner 3D industriali solo nel 2021, 3DZ è stata premiata con un podio come Top Partner di @3DSystems Corporation WorldWide e come n.2 @MarkForged Partner in EMEA (Europa e Middle East). Da non dimenticare la stampa del David Michelangelo per Expo2022 di Dubai, che ha dato una ulteriore conferma della professionalità, ma soprattutto del know-how concreto sull’additive manufacturing di 3DZ”.

Tra i più importanti interventi realizzati nel 2021 quello alla NovationTech di Montebelluna (settore automotive), dove è stato realizzato un centro di stampa 3D di ultima generazione. Altra importante installazione di stampante 3D è stata effettuata alla DAB Pumps di Padova, leader nelle tecnologie per la movimentazione e la gestione dell’acqua e nei sistemi di pompaggio. Per l’estero vanno sottolineati i lavori svolti dalla sede di Dubai (1 milione di fatturato nel 2021) e l’installazione alla OroMeccanica in Marocco. Infine, l’istituto Sant’Anna di Pisa a cui è stata fornita una stampante a metallo Metal X. Tra gli oltre 2.000 clienti italiani 3DZ vi sono anche il Politecnico di Milano, l’Università di Brescia e quella di Padova che, assieme a Pisa e Roma, compongono un grosso pool di atenei italiani ad alto livello tecnologico.

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO – 3DZ

3DZ spa ha sede a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano. Fondata nel 2011, l’azienda è specializzata nella consulenza sull’adozione della stampa 3D nelle imprese e nella vendita dei più prestigiosi brand mondiali di stampanti e scanner 3D. Una realtà che ha raggiunto una dimensione globale con l’apertura di 13 filiali tra Italia, Europa e Middle East, capace di servire 2.700 clienti con oltre 2.000 stampanti 3D installate, oltre a scanner e software 3D. Si tratta di prodotti molto tecnici, per questo il gruppo, che oggi si basa su un centinaio di dipendenti, ha come fiore all’occhiello la professionalità dei suoi 33 tecnici specializzati nella gestione di stampanti 3D che operano nel territorio e nei più svariati settori: industriale, meccanico, aerospaziale, automotive, beni culturali, formazione, dentale, medicale e gioielleria. L’headquarter si sviluppa su due piani dove le ultime tecnologie in ambito di stampanti 3D sono ospitate su 2.500 metri quadri, una sorta di enorme laboratorio digitale e showroom, dove si possono vedere all’opera le ultime stampanti 3D prodotte nel mondo, da quelle di dimensioni desktop a quelle che hanno quasi le misure di un’automobile; e poi spazi espositivi di pezzi realizzati che rendono lo showroom una sorta di expo delle novità su tutti i miracoli della fabbricazione additiva. Le stampanti 3DZ sono certificate 4.0; 3DZ offre un percorso di digitalizzazione 4.0 aiutando le aziende ad introdurre la stampa 3D all’interno del proprio processo produttivo e di ricerca e sviluppo.

Cembre, nel primo semestre ricavi a 104 milioni (+23,4%)

in Aziende/Bilanci/Cembre/Economia/Tendenze by
Cembre

Cembre S.p.A. comunica con una nota che i dati preconsuntivi consolidati del primo semestre 2022 evidenziano ricavi delle vendite consolidati pari a 104,4 milioni di euro, superiori del 23,4 % rispetto agli 84,5 milioni di euro dello stesso periodo del 2021. Le vendite in Italia nei primi sei mesi del 2022, pari a 46,4 milioni di euro, sono aumentate del 27,5%, mentre quelle estere, pari a 58,0 milioni di euro, sono cresciute del 20,4%.

Nel primo semestre 2022 i ricavi delle vendite sono stati realizzati per il 44,4% in Italia, per il 45,2% nella restante parte d’Europa e per il 10,4% nel resto del mondo. Si ricorda che in base al calendario degli eventi societari, già pubblicato, la Relazione Finanziaria semestrale 2022 sarà oggetto di delibera da parte del Consiglio di Amministrazione, previsto per lunedì 12 settembre 2022.

Cembre progetta, produce e distribuisce connettori elettrici ed accessori per cavo, settore nel quale ha raggiunto una posizione di leadership in Italia e ha conquistato importanti quote di mercato a livello europeo. Cembre è tra i principali produttori mondiali di utensili (meccanici, pneumatici e oleodinamici) per l’installazione di connettori e per la tranciatura di cavi. I prodotti sviluppati per la connessione alla rotaia e per altre applicazioni ferroviarie sono stati adottati dalle principali società del settore in tutto il mondo. Cembre ha saputo conquistare questi primati grazie alla ricerca continua di prodotti innovativi e di elevato standard qualitativo, alla gamma di prodotti vasta e completa, ad una rete distributiva capillare ed estesa sia in Italia sia all’estero. Fondato a Brescia nel 1969, il Gruppo Cembre è oggi una realtà internazionale. Alla capogruppo con sede a Brescia si affiancano infatti cinque società controllate: quattro commerciali (in Germania, Francia, Spagna e Stati Uniti) e una produttiva e commerciale (Cembre Ltd, con sede a Birmingham), per un totale di 812 collaboratori (dato aggiornato al 30 giugno 2022). Il Sistema di Gestione per la Qualità Cembre è certificato dal 1990 dal Lloyd’s Register Quality Assurance per la progettazione, produzione e commercializzazione di accessori per cavi, connettori elettrici e relativi utensili. Cembre è quotata alla Borsa Italiana dal 15 dicembre 1997 e dal 24 settembre 2001 al segmento Euronext STAR.

Centro Padane Srl, conti in utile e ricavi in forte crescita (+38%)

in Bilanci/Economia/Nomine by

BRESCIA-CREMONA – Si chiude ancora con una forte crescita dei ricavi, e in utile, il bilancio di Centro Padane Srl, la società nata nel 2018 con l’obiettivo di supportare le amministrazioni locali nella gestione e pianificazione di opere stradali e di edilizia pubblica, nella manutenzione straordinaria delle strade e nella definizione di progetti di smart road.

Nel tardo pomeriggio di ieri l’assemblea dei soci della Srl – controllata in maniera paritaria dalle Province di Cremona e Brescia, con la presenza di una decina di Comuni nel capitale sociale – ha approvato all’unanimità i conti del 2021: l’ultimo anno di Fabrizio Scuri, che  nell’occasione ha anche ufficializzato l’intenzione di lasciare l’incarico per dedicarsi a tempo pieno all’attività di sindaco.

Il bilancio segna per Centro Padane ricavi in crescita del 38 per cento (da 1,3 milioni a 1,9), con la progettazione che resta oggi l’attività più rilevante (74 per cento). Inoltre la società – che continua a non pesare direttamente sui conti dei soci – si è confermata in utile (15.641 euro), con un Ebitda del 4,2 per cento, e ha inserito nell’organico una decina di nuovi tecnici. Tra i principali interventi effettuati o in corso d’opera si segnalano per Brescia il nuovo ponte di Palazzolo, il prolungamento della ciclabile del Garda verso Limone, la tangenziale di Bagnolo, l’ampliamento della Orzinuovi-Roccafranca, mentre per Cremona la realizzazione o la messa in sicurezza di istituti scolastici (Einaudi di Cremona, Munari di Cremona, Racchetti di Crema), il nuovo ponte di Isola Dovarese ed interventi sulla tangenziale di Cremona.

“Il periodo storico non è certamente tra i più facili”, sottolinea Scuri, “ma lascio una società più matura, con i conti in ordine, ricavi in continua crescita e una compagine sociale rafforzata dall’ingresso tra i soci di una decina di Comuni delle province di Brescia e Bergamo. Come annunciato”, continua, “il mio impegno pubblico proseguirà ora nel Comune di Cazzago: i cittadini mi hanno dato fiducia e voglio fare del mio meglio per non deluderli. A Centro Padane e a chi prenderà il mio posto”, chiosa, “auguro di continuare a crescere, fornendo ai soci un servizio sempre più qualificato ed efficiente nell’interesse di tutti”.

Bcc Agrobresciano, impieghi cresciuti del 4,3%

in Banche/Bcc/Bilanci/Economia by

“Possiamo affermare che la Banca performa positivamente su tutti i fronti: buona patrimonialità, ottimo reddito, basso rischio e una crescita incoraggiante.” In particolare, nel corso del 2021, gli impieghi vivi sono complessivamente cresciuti del 4,63 % mentre la raccolta diretta del +7,7% e quella indiretta di un + 9%, spinta soprattutto dalla crescita a due cifre del comparto del risparmio gestito, +18,2%”. A dirlo, in una nota, è Giuliano Pellegrini, Direttore Generale di BCC Agrobresciano, che sintetizza così i dati di bilancio dell’istituto di credito bresciano.

Continua, inoltre, la riduzione del credito anomalo sceso a 2,1% nel rapporto deteriorato netto su impieghi netti. Il TOTAL Capital Ratio sale al 22,75% mentre il Texas Ratio (dato dal rapporto del credito anomalo netto sul patrimonio) scende ulteriormente al 17,91%. Mentre il cost/income si attesta al 70% con una riduzione del 16% rispetto all’anno precedente (“la Banca predilige una crescita più integra a scapito di extra profitti, collegati però a maggiori rischi, soprattutto in una situazione estremamente complessa e difficile come quella attuale”).  L’indice di redditività complessiva, espresso dal ROE, risulta pari al 7,51%, in aumento rispetto allo scorso esercizio (7,29%).

“Lavorando sempre nella giusta direzione, sostenendo soci e clienti con costanza, competenza e professionalità, BCC Agrobresciano, nonostante tutte le difficoltà di un altro anno critico quale è stato quello appena trascorso, è riuscita a perseguire nella propria mission “sempre al tuo fianco per costruire un futuro migliore” dando continuità al trend di crescita registrato negli ultimi anni.”, aggiunge nel comunicato il presidente Osvaldo Scalvenzi.

Antares Vision, ecco il primo Bilancio di sostenibilità

in Bilanci/Economia by

Antares Vision Group, partner tecnologico d’eccellenza nella digitalizzazione e nella gestione integrata dei dati, leader a livello internazionale nelle soluzioni hardware e software di tracciatura e tra i principali player nei sistemi di ispezione per il controllo qualità, pubblica il primo Bilancio di Sostenibilità (Dichiarazione consolidata Non Finanziaria ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016), relativo all’anno 2021.

“Pubblichiamo oggi il primo Bilancio di Sostenibilità – ha dichiarato Emidio Zorzella, Presidente e AD di Antares Vision Group – con l’obiettivo di rendicontare le azioni e i relativi impatti del nostro modo di fare impresa, guidato da una visione strategica chiara e distintiva fin dalle origini: garantire la sicurezza e la salute delle persone, dei prodotti, del business e delle filiere attraverso un ecosistema di tecnologie unico e completo. Il tutto integrando, da sempre, principi di sostenibilità con una visione industriale a lungo termine, focalizzata sull’uso consapevole ed efficiente delle risorse in tutte le aree di business. L’attuazione di pratiche aziendali sostenibili diventa un comportamento virtuoso, ma anche un’opportunità competitiva imprescindibile per Antares Vision Group. Questi sono i capisaldi del nostro fare impresa, nell’ambito di una visione sostenibile che coinvolge la dimensione sociale, economica e di governance”.

Il modello di business di Antares Vision Group trova nei fattori ESG (Environmental, Social and Governance) un driver strutturale: il modello di business promosso, infatti, è in grado di generare un impatto positivo nella quantificazione, gestione e minimizzazione del c.d. carbon footprint di ciascuna unità di prodotto, potendone seguire tutto il percorso di vita. Tra i progetti realizzati da Antares Vision Group, in un’ottica di maggiore attenzione alla sostenibilità, ruolo primario è svolto dalle soluzioni software per la digital factory, che permette il monitoraggio e la conseguente riduzione del consumo energetico, dei rifiuti e delle emissioni, migliorando l’impatto ambientale del ciclo produttivo.

Antares Vision Group è impegnata, attraverso la realizzazione della propria strategia industriale e grazie al proprio ecosistema di valori e modello di business, nel perseguimento di un modello di business sostenibile. Tale approccio si riflette anche nell’impegno nei confronti dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e degli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDGs – Sustainable Development Goals).

L’identificazione e la prioritizzazione degli SDGs è stata effettuata su due distinti piani di analisi lungo il ciclo di creazione di valore condiviso di breve, medio e lungo termine:

  • Impatti di Business – Impegno e contributo guidato dagli impatti delle attività (prodotti e soluzioni): SDG 2/3/7/8/9/12/13;
  • Impegno / ambiti organizzativi e relazionali – Impegno per favorire ricadute sociali positive, ottenendo al tempo stesso maggiore efficacia delle attività e il raggiungimento degli obiettivi di business (precondizioni o fattori abilitanti): SDG 4/5/17.

In particolare, gli impatti positivi sociali e ambientali delle soluzioni AV Group riguardano due ambiti:

  • Qualità e sicurezza della vita delle persone – I sistemi e le soluzioni installati da Antares Vision Group presso le linee di produzione dei propri clienti consentono di controllare la qualità e la sicurezza di prodotti essenziali e della relativa catena di fornitura, che presentano un rischio potenzialmente molto alto per la salute e sicurezza delle persone.
  • Tracciabilità e uso responsabile delle risorse – Gli impatti ambientali positivi del modello di business e delle soluzioni sviluppate da AV Group riguardano, in particolare, l’utilizzo efficiente delle risorse naturali, l’adozione dei principi di economia circolare nell’impiego dei materiali e il monitoraggio delle filiere di fornitura e del ciclo di vita complessivo dei prodotti.

Performance finanziaria: creazione e distribuzione di valore

Nel 2021 è stato generato un valore economico totale pari ad Euro 178.9 milioni e distribuito per Euro 165.2 milioni. Di questi ultimi, il 56,6% è stato attribuito ai fornitori, a conferma del ruolo che ricoprono nella catena di creazione di valore di AV Group, mentre il 37,9% ai dipendenti.

Ricerca e Sviluppo

L’impegno per la ricerca e sviluppo da parte di AV Group si riflette anche nei costi ed investimenti effettuati. Il totale della spesa del triennio 2018-2019-2020, comprensiva di costi e investimenti, sostenuta da AV Group in attività di ricerca e sviluppo è stato, a livello consolidato, complessivamente di Euro 22.3 milioni. Nell’esercizio 2021, tale importo è stato di Euro 13.4 milioni.

La ricerca e sviluppo e la sua importanza strategica hanno interessato anche le acquisizioni societarie effettuate, in particolare per l’arricchimento tecnologico dei servizi offerti nell’ambito del software, Smart Data Management e dell’intelligenza artificiale.

Risorse umane

Il significativo trend di sviluppo di AV Group nel corso del triennio 19/20/21, intervenuto sia per linee interne (aumento del volume di attività) che attraverso le diverse operazioni di acquisizione, ha comportato un aumento del numero complessivo di dipendenti. Il numero totale di 1.004 dipendenti di AV Group al 31 dicembre 2021 è composto per oltre il 96% da lavoratori a tempo indeterminato e con contratti full-time. Relativamente alle classi di età, è rilevante la quota di dipendenti con un’età inferiore ai 30 anni (25,5% al 31 dicembre 2021), quali evidenza di un settore in espansione e relativamente giovane. La componente femminile alla stessa data è del 22%, in aumento rispetto al dato del 20% di inizio triennio. All’interno di questo dato, la percentuale di donne classificabili (in Italia e all’estero) in posizione assimilabile a quella di dirigenti (management) è del 20% (14% all’inizio del triennio) sul totale dei dirigenti. Tra gli impiegati e quadri (ruoli assimilabili a tali categorie) la percentuale di donne sul totale è del 24%.

Impatti ambientali

Antares Vision Group indirizza la propria strategia aziendale verso lo sviluppo sostenibile, nel rispetto di tutte le prescrizioni di legge riguardanti la tutela dell’ambiente, definendo periodicamente obiettivi di miglioramento ambientale:

  • Usare in maniera responsabile, efficiente ed efficace le materie prime e le risorse necessarie al funzionamento e all’attuazione dei processi produttivi.
  • Ottimizzare i processi produttivi per la progressiva riduzione degli sprechi.
  • Pensare e progettare il prodotto e i relativi imballaggi considerando il loro intero ciclo di vita.
  • Ridurre il consumo energetico.
  • Ridurre le emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera sempre prestando attenzione all’organizzazione delle trasferte e spedizioni.
  • Ridurre l’uso di sostanza chimiche pericolose nei cicli produttivi, ovvero sostituirle con altre più sicure e di minor impatto sull’ambiente.
  • Sostituire, dove possibile. I materiali ad alto impatto ambientale con gli altri ecocompatibili.
  • Gestire in modo responsabile i rifiuti e applicare i principi dell’economia circolare.
  • Garantire il controllo continuo degli aspetti ambientali diretti ed indiretti attraverso un attento utilizzo degli impianti.

In tema di rifiuti, quelli generati da AV Group nel 2021 sono stati destinati per il 72% al recupero, con un aumento nel triennio 19/20/21 di 10 punti percentuali.

Il rispetto dell’ambiente da parte di Antares Vision Group si è concretizzato anche in alcuni progetti interni:

  • eliminazione della vendita di bottiglie di plastica da tutti i distributori e fontanelle installate;
  • campagna paperless comprensiva di tutti i manuali delle macchine da progettare per la consultazione digitale;
  • implementazione della Raccolta Differenziata.

Comunità e territorio

Antares Vision Group è strettamente connessa al territorio e alla comunità in cui opera, attraverso diverse attività:

  • Sponsorizzazione di progetti artistici, musicali e di artigianato tradizionale;
  • Attività di Solidarietà e Volontariato, rivolte sia ai dipendenti che alla comunità locale/nazionale;
  • Sostegno all’istruzione e all’innovazione.

Il Bilancio di Sostenibilità 2021 è stato redatto secondo le metodologie e i principi previsti dai “GRI Sustainability Reporting Standards” (opzione “In accordance – Core”), definiti dal Global Reporting Initiative (“GRI Standards”), ed è disponibile sul sito web www.antaresvision.com, all’interno della sezione Investor Relations.

CHI È ANTARES VISION GROUP

Antares Vision Group è un partner tecnologico d’eccellenza nella digitalizzazione e nell’innovazione per imprese e istituzioni, per garantire la sicurezza di prodotti e persone, la competitività dei business e la salvaguardia del pianeta. Antares Vision Group è abilitatore tecnologico della trasparenza delle filiere e della transizione sostenibile, per proteggere la competitività dei business e delle tipicità di ogni Paese. Offre un ecosistema di tecnologie, unico e completo, per garantire la qualità dei prodotti (sistemi e macchine di ispezione) e la tracciabilità dei prodotti lungo la filiera (dalle materie prime, alla produzione, dalla distribuzione fino al consumatore), con una gestione integrata di dati, di produzione e di filiera, anche tramite l’applicazione dell’intelligenza artificiale e l’utilizzo di blockchain. Antares Vision Group è attivo nel settore lifescience (farmaceutico, dispositivi biomedicali e ospedali), nel beverage e nell’alimentare, nel cosmetico e con un potenziale in altri settori. Leader mondiale per la tracciabilità dei farmaci, fornisce i principali produttori mondiali (oltre il 50% delle top 20 multinazionali) e diverse autorità governative, di soluzioni per monitorare la filiera e validare l’autenticità dei prodotti. Società quotata da aprile 2019 su AIM Italia e dal 14 maggio 2021 su MTA – segmento STAR, Antares Vision Group ha raggiunto un volume d’affari nel 2020 per 162 mio euro, è presente in 60 Paesi, impiega circa 1000 dipendenti e consolida una rete di oltre 40 Partners internazionali. Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito www.antaresvision.com e su www.antaresvisiongroup.com

Antares Vision, ricavi a 179 milioni (+48%)

in Bilanci/Economia by

Il Consiglio di Amministrazione di Antares Vision Group – multinazionale italiana leader nella tracciatura e nell’ispezione, che garantisce la trasparenza di prodotti e filiere attraverso la gestione integrata dei dati – ha approvato in data odierna il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.

ORDINI IN CRESCITA DEL +22% LFL VS. FY 2020

RICAVI €179M, +48% (+13% LFL) VS. FY 2020

EBITDA ADJUSTED €43,5M, +48% VS. FY 2020, MARGINALITA’ AL 24,3%

INDEBITAMENTO NETTO €19M IN CALO VS. €29M YE 2020

FY 2022 OUTLOOK: RICAVI CONSOLIDATI IN CRESCITA TRA +12% E +18% CON UN MIGLIORAMENTO DELLA MARGINALITA’

ORDINATIVI
Nel 2021, il Gruppo Antares Vision ha registrato un incremento degli ordini del 22% rispetto al 2020 (a parità di perimetro di consolidamento – “Like for Like” o “L-F-L”). In particolare, il settore Life Science evidenzia una crescita degli ordini del 24%, mentre il settore dei Fast Moving Cosumer Goods (“FMCG”) registra un incremento del 19%. Tutte le linee di prodotto presentano tassi di crescita a doppia cifra; più nello specifico, il Track & Trace di prima installazione (L1-L3) vede un aumento di oltre il 30% degli ordini raccolti.

FATTURATO CONSOLIDATO
Nei 2021, il Gruppo ha realizzato ricavi netti consolidati pari a €179,0 milioni, in crescita del +48.0% rispetto ai risultati consolidati del 2020, e del 13% L-F-L.

Per quanto riguarda l’evoluzione dei ricavi su base geografica, tutte le aree registrano una significativa crescita ad eccezione dell’Europa (esclusa l’Italia), che subisce una forte riduzione delle vendite in Est Europa, che nel 2020 aveva beneficiato dell’entrata in vigore in Russia della normativa sulla tracciatura in ambito farmaceutico. L’Italia cresce grazie alle soluzioni di ispezione per il controllo di qualità e ai servizi, mentre le Americhe, Asia e Medio Oriente-Africa iniziano a beneficiare, oltre che della crescita nel settore FMCG, dell’entrata in vigore delle normative sulla tracciatura dei prodotti farmaceutici: Brasile aggregazione e tracciatura nel 2022, Stati Uniti aggregazione nel 2023, Malesia, Kazakistan, Qatar e Indonesia tracciatura nel 2024 e programma “Made in China 2025”.

Nel 4Q 2021, i ricavi L-F-L del gruppo crescono in maniera maggiore risetto al FY21 (+17.6% vs. +12.7%), grazie soprattutto ad un’accelerazione nelle Americhe da attribuirsi principalmente all’entrata in vigore delle normative sulla tracciatura dei prodotti farmaceutici in Brasile e Stati Uniti e ad un’accelerazione dei ricavi registrata da rfxcel nell’ultimo trimestre.

Per quanto riguarda i ricavi per settore, nel 4Q 2021, il Life Science aumenta del 21,8% L-F-L, portando la crescita complessiva FY 2021 al 8,3% rispetto ai dati 2020 L-F-L e del 23,2% rispetto ai risultati 2020 consolidati, accelerando la crescita del 2,8% ottenuta nel 9M 2021, a parità di perimetro. Il miglioramento è guidato dai prodotti Smart Data/SaaS (+66,1% vs. 2020 L-F-L), Servizi (+21,9%) e Ispezione (+46,4%, trainata dalle inspection machines). Solo il Track & Trace di prima installazione, mostra un rallentamento (-26,0%), in quanto per tutto lo scorso anno e in particolare nel 4Q si era registrato un pico dovuto all’entrata in vigore in Russia della tracciatura farmaceutica a dicembre.

Esposizione dei ricavi al mercato russo

Vista l’attuale situazione in Est Europa, per motivi di trasparenza, è opportuno dare un quadro completo in termini di fatturato della nostra esposizione storica sul mercato russo e bielorusso. Nel 2021 il fatturato complessivo è in discesa a €5,2 milioni (3% del fatturato consolidato) e, al momento, l’esposizione creditizia è prossima allo zero. Nel 2020 il fatturato consolidato in questi mercati è stato pari a €23,4 milioni (19%), in seguito alla tracciatura farmaceutica imposta a partire da dicembre 2020, mentre nel 2019 il fatturato complessivo si era attestato a €4,5 milioni (4%).

Emidio ZorzellaPresidente e Co-CEO di Antares Vision Group, ha commentato: “Nonostante il contesto ancora difficile dovuto alla Pandemia e al continuare dello stato di emergenza, iI 2021 è stato un anno di importante crescita per il gruppo in termini di risultati, potenziamento dell’offerta di soluzioni, brand awareness, allargamento del perimetro e rafforzamento della struttura finanziaria. Tutto questo è stato possibile grazie al contributo quotidiano di oltre 1.000 persone, che rappresentano il capitale umano del Gruppo. Il prodotto Track & Trace si è evoluto verso un’offerta integrata a maggiore marginalità (prima installazione, Smart Data/SaaS e Servizi), compensando completamente la minore profittabilità delle acquisizioni recentemente realizzate, che oggi beneficiano solo parzialmente delle sinergie attese. Per il 2022 ci aspettiamo una crescita dei ricavi a doppia cifra e un miglioramento della redditività; questo sarà ottenuto grazie al proseguimento della trasformazione del Gruppo in una realtà sempre più orientata al SaaS e alla gestione di dati e servizi, e all’evoluzione del Track & Trace anche nel segmento FMCG, che porrà ulteriori basi per lo sviluppo di ricavi ricorrenti e a maggior marginalità, dopo l’iniziale introduzione di hardware.”

Massimo Bonardi, Co-CEO di Antares Vision Group, ha commentato: “Il Gruppo continuerà a perseguire la propria strategia di crescita, mirata al consolidamento della propria leadership. Questo sarà ottenuto anche grazie ad una nuova organizzazione del gruppo e ad un posizionamento unico e distintivo del proprio ecosistema che, attraverso l’integrazione e interconnessione di diverse tecnologie, è in grado di gestire tutti i dati delle filiere: dalle materie prime, passando dalla produzione e dalla distribuzione, fino al consumatore finale, per garantire trasparenza a tutti gli attori della supply-chain”.

Banca Valsabbina, ecco tutti i numeri del bilancio

in Banche/Bilanci/Economia/Valsabbina by

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Valsabbina, nel corso della seduta del 2 Marzo, ha approvato il Progetto di Bilancio al 31 Dicembre 2021, che evidenzia un Utile Ante Imposte di € 50 milioni (+48% rispetto ad € 33,7 milioni del 2020) ed un Utile Netto di € 39,2 milioni, in aumento del 61% rispetto all’importante risultato dello scorso esercizio (€ 24,3 milioni), che già rappresentava il migliore nella storia della Banca.

In considerazione del positivo andamento aziendale – secondo quanto riferisce una nota riportata da Brescia news – all’assembra dei soci sarà proposto un Dividendo unitario in denaro di € 0,50 per azione. Il rendimento (rapporto tra il dividendo in proposta ed il valore medio del prezzo dell’Azione Banca Valsabbina per il 2021) è pari quindi al 12% e complessivamente dà conto di un pay-out (rapporto dividendi pagati/utile netto) di circa il 45%.

“I risultati confermano l’efficacia del modello di business adottato, che ha permesso di continuare ad affrontare la complessità del quadro macroeconomico e sociale, sostenendo l’economia dei nostri territori e generando al contempo valore per gli stakeholder. Un particolare ringraziamento va quindi a tutto il personale per la continuità dell’opera prestata in una fase emergenziale che ha visto non solo risultati molto positivi ma anche qualità del servizio alla clientela e continuo supporto al territorio, in coerenza con la “mission” della nostra Banca”, ha preliminarmente dichiarato Renato Barbieri, Presidente di Banca Valsabbina.

“I numeri descrivono un altro anno importante nella storia della Banca, che prosegue con una solida crescita delle masse amministrate, con l’ulteriore riduzione dei crediti deteriorati e con il miglioramento delle performance reddituali ed economiche, come confermato dal brillante risultato di esercizio conseguito. Le dinamiche esposte confermano la capacità dell’Istituto di coniugare in modo efficace la propria “tradizionalità” con l’innovazione, al fine di distinguersi in un contesto in continua evoluzione, confermando la ricercata attitudine di stare sul mercato con profitto come intermediario indipendente”, ha aggiunto Barbieri.

A fine esercizio la Raccolta Diretta si è attestata ad € 4.834 milioni in aumento del 12,4% rispetto al 2020. Tale trend di crescita è da ricondursi sia all’efficacia delle politiche commerciali attuate dalla Banca, anche tramite la propria articolata rete di filiali, sia all’incertezza del contesto generale, che continua ad incidere sulla propensione al risparmio della clientela. Nel corso del corrente anno si intensificheranno gli sforzi finalizzati al trasferimento dei depositi non remunerati verso forme di investimento più profittevoli.

La Raccolta Indiretta si è attestata ad € 2.645 milioni (di cui € 1.893 milioni di raccolta relativa a fondi comuni e polizze assicurative, in progressione del 30%), in aumento di € 500 milioni, segnando una crescita del 23,3%. La positiva evoluzione di tali masse è dovuta al rafforzamento ed all’ulteriore specializzazione delle strutture dedicate alla gestione “qualificata” del risparmio (Private Banking e Banca-Assicurazione), nonché alla trasversalità dell’offerta di prodotti e servizi, anche orientati alla “sostenibilità”. La Raccolta Complessiva ammonta pertanto ad € 7.479 milioni, in crescita del 16%.

Gli Impieghi a clientela sono pari ad € 3.721 milioni, in aumento del 9%. Di questi, gli Impieghi a clientela in bonis sono pari ad € 3.620 milioni (+ 10,5%). Tra i fattori che hanno concorso all’apprezzabile incremento si rileva l’avvio di nuove relazioni commerciali, nonchè la consolidata esperienza conseguita nell’erogazione dei finanziamenti assistiti da garanzia statale, tra l’altro a minor assorbimento di capitale di rischio.

Sono stati infatti erogati circa n. 5.400 finanziamenti per un importo complessivo di € 920 milioni (-5% rispetto ai € 970 milioni del 2020, anno eccezionale per effetto della Pandemia), di cui oltre n. 2.400 garantiti dal Fondo di Garanzia per un totale finanziato di € 457 milioni. La Banca ha messo inoltre a disposizione nuove forme e servizi di finanziamento nonché, in particolare, linee di credito dedicate e funzionali a finanziare gli interventi edilizi agevolati (“Superbonus” ed “altri bonus fiscali”).

A tale riguardo si precisa che è stato strutturato un efficace e controllato processo di compravendita di tali crediti (gestito tramite un apposito “Desk” interno), che ha supportato attivamente il percorso di riqualificazione energetica del territorio. Il sostegno alle famiglie per l’acquisto della casa si è invece concretizzato attraverso la concessione di mutui ipotecari a privati per oltre € 184 milioni, anche a valere sul relativo Fondo di Garanzia che ha agevolato l’accesso al credito degli “under 36”.

I Crediti deteriorati lordi (“Non performing loans” o “NPL”), in continuità con un’ormai consolidata attività di derisking, hanno subito un’ulteriore e sensibile riduzione nel corso dell’anno (- € 62 milioni), passando da € 261 milioni ad € 199 milioni. Anche per effetto di ulteriori operazioni di cessione di “NPL”, il rapporto tra crediti deteriorati e totale crediti lordi (“NPL Ratio Lordo”) è pari al 5,2%, in sensibile riduzione dal 7,3% del 2020 (9,2% nel 2019). In miglioramento anche il tasso di copertura dei deteriorati, passato dal 46,5% al 49,4% a fine 2021.

Il totale dei Crediti deteriorati netti infine è passato da € 139,7 milioni ad € 101 milioni, con un NPL Ratio Netto che si è in conseguenza ridotto dal 4,1% al 2,7%. Il positivo andamento di tali dati conferma pertanto il continuo miglioramento della qualità del credito, ben rappresentato dall’andamento del “Texas Ratio” (indicatore che sintetizza la “capacità di assorbimento patrimoniale dei NPL”), il quale si è infatti ulteriormente ridotto attestandosi al 25,8% (ex 38,4%).

I Fondi Propri, base di calcolo per i requisiti di Vigilanza, ammontano ad € 421,7 milioni (ex € 407,5 milioni). Relativamente ai Coefficienti Patrimoniali di Vigilanza (c.d. phased in), gli stessi confermano la solidità patrimoniale dell’Istituto, rappresentata da un Common Equity Tier 1 Ratio (c.d. Cet 1) al 15,3% e da un Tier Total Ratio al 16,6%, largamente superiori rispetto a quelli richiesti dalla Vigilanza. Il Patrimonio Netto è pari a € 401,3 milioni in aumento del 7,4%, comprendendo l’intero utile netto del 2021 di € 39,2 milioni, la destinazione del quale sarà deliberata dall’Assemblea dei Soci.

Il numero di coloro che detengono azioni della Banca – Soci ed Azionisti – al 31 Dicembre 2021 si attesta a quota 42.000. In sensibile crescita infine il numero dei Conti correnti aperti presso le nostre filiali, che passano da n. 90.619 a n. 95.524, segnando un +5,4%.

Il Margine d’interesse ha superato € 100 milioni, in aumento del 21% rispetto allo scorso esercizio, riflettendo l’efficacia delle politiche di impiego degli ultimi anni, nell’ambito di business sia tradizionali che nuovi. L’incremento del “margine” è da ricondurre principalmente alla dinamica positiva degli impieghi verso la clientela ed all’aumento degli interessi sui titoli di debito, allocati in un diversificato portafoglio di proprietà che comprende anche titoli rivenienti da operazioni di “finanza strutturata”. Anche per quest’anno importante è stato il contributo derivante dagli interessi riconosciuti dalla BCE per le operazioni TLTRO III.

Le Commissioni nette sono risultate anch’esse in crescita (+ € 6,4 milioni) raggiungendo € 45,4 milioni e segnando +16,3%, grazie in particolare al contributo delle commissioni relative alla distribuzione di servizi di terzi nonché al collocamento di titoli. Tale importante crescita è conseguenza quindi del positivo trend delle masse di raccolta indiretta, nell’ambito di un continuo efficientamento e di una progressiva evoluzione dei servizi della Banca dedicati alla gestione del risparmio, e dei relativi processi di vendita e consulenza.

Il Margine di intermediazione risulta pari ad € 178,7 milioni, in incremento del 17,2%, nonostante abbia scontato alcune componenti negative connesse alle ulteriori cessioni di crediti deteriorati (€ 6,9 milioni). Hanno concorso infatti positivamente alla formazione del margine d’intermediazione, oltre alla descritta evoluzione del margine di interesse e delle commissioni nette, anche i risultati consuntivati dalla gestione del portafoglio titoli, che ha risentito del positivo andamento dei mercati nonché della cessione dell’interessenza detenuta in Cedacri (€ 8,1 milioni la plusvalenza lorda). Si segnala inoltre il positivo contributo derivante dall’attività di compravendita di crediti di imposta rivenienti da interventi edilizi.

Le Rettifiche di valore su attività finanziarie, al netto delle riprese, ammontano ad € 22,1 milioni, in diminuzione rispetto agli € 28,2 milioni del 2020. La dinamica risente anche dell’evoluzione del portafoglio crediti verso la clientela, concentrato sempre di più su tipologie di credito garantito, nonchè la diminuzione dello stock di deteriorati. Il costo del credito (incidenza delle perdite da cessione e delle rettifiche di valore su crediti, rispetto al totale crediti netti) è stato pari allo 0,76% su base annua. Il Risultato netto della gestione finanziaria si attesta pertanto ad € 156,6 milioni (+ 26%).

I Costi operativi ammontano ad € 106,2 milioni (+18%) e, in generale, si può affermare come il relativo aumento sia da attribuire alla crescita dimensionale ed operativa della Banca, anche nell’ambito di un percorso di continua specializzazione su diverse tipologie di servizio, nonché per effetto di esigenze di compliance normativa. All’incremento delle spese per il personale, oltre all’aumento della forza lavoro, hanno inoltre contribuito le dinamiche salariali afferenti il rinnovo del CCNL. Relativamente invece alla crescita delle altre spese amministrative si segnalano i costi relativi all’Outsourcer informatico e gli oneri relativi al salvataggio di banche in difficoltà ed al “FITD” per la “garanzia dei depositanti”. Per effetto di quanto esposto il Cost Income, indicatore di efficienza aziendale dato dal rapporto tra costi operativi e margine d’intermediazione, si è mantenuto al 59%.

L’Utile ante imposte ammonta a circa € 50 milioni (+ 48% rispetto al 2020), mentre l’Utile Netto si attesta ad € 39,2 milioni, con un importante aumento di quasi € 15 milioni rispetto al 2020. L’utile conseguito, + 61% rispetto al già brillante dato dello scorso esercizio, rappresenta – per la terza volta consecutiva – il risultato migliore nella storia della Banca, nell’ambito delle positive dinamiche descritte. Il Rapporto tra l’utile ed il patrimonio netto medio (c.d. “ROE” o “Return on equity”), principale indicatore della redditività aziendale, si attesta quindi al 10,1%, superiore al 6,8% dello scorso anno, e – nuovamente – tra i migliori nello scenario bancario italiano tradizionale.

Prosegue il processo di razionalizzazione e rafforzamento della rete territoriale, composta da n. 70 filiali, comprendendo la nuova dipendenza di Parma. Al 31 Dicembre 2021 l’organico aziendale contava 752 dipendenti, in crescita rispetto ai 689 del 2020 ed in controtendenza rispetto alle evidenze di mercato.

L’Istituto prosegue infatti il processo di efficientamento dei propri presidi territoriali nonché dei servizi specialistici dedicati, al fine di poter garantire un’offerta sempre più a 360°, cogliendo altresì le opportunità che derivano dai progressi dell’innovazione tecnologica e dai trend di mercato. Si citano a tale riguardo il rafforzamento del Private Banking e l’incremento delle risorse dedicate a tale ambito, l’ulteriore strutturazione di settori specialistici, come il Settore Agricoltura ed il Settore Estero, nonché il sopra menzionato “Desk Superbonus/Ecobonus”.

Importanti saranno anche per il corrente esercizio gli investimenti in ambito Corporate Finance – in sinergia con la partecipata “Integrae Sim” – nonché nel settore Fintech, sulla base di una strategia di continua innovazione e modernizzazione del business. Anche in tale ambito sono infine sempre allo studio nuove operazioni di Finanza strutturata che permettono di confermare il ruolo attivo e dinamico dell’Istituto, in un mercato in cerca di strumenti di finanza c.d. “complementari”.

“Ancorchè nell’ambito di un contesto particolarmente complesso, condizionato dalla Pandemia nonché da uno scenario macroeconomico e geopolitico incerto ed in continuo mutamento, i numeri e gli indicatori esposti evidenziano le positive performance della Banca, che resta sempre al servizio delle famiglie e delle imprese. Anche i dati relativi al primo bimestre del 2022 sono in linea con le aspettative e confermano il positivo trend reddituale. Confidiamo, pertanto, di poter continuare a sostenere il territorio creando valore, con l’obiettivo di assicurare stabilità alla remunerazione dei soci che ci danno fiducia, nella speranza che fatti estranei alla nostra capacità di governo (vedi il conflitto in Ucraina) non influiscano negativamente sull’andamento dei mercati finanziari e sulla voglia di intraprendere delle imprese del nostro territorio di riferimento, oggi particolarmente vivaci”, ha quindi concluso Barbieri.

Giochi Preziosi entra nella bresciana Promotica

in Bilanci/Economia/Garda/Uncategorized/Zone by

Secondo quanto riporta Brescia news, Promotica S.p.A. (EGM: PMT) – agenzia loyalty specializzata nella realizzazione di soluzioni marketing atte ad aumentare le vendite, la fidelizzazione e la brand advocacy quotata su Euronext Growth Milan – comunica che Giochi Preziosi S.p.A. e Dieci.Sette S.r.l. si sono accordate affinché quest’ultima, proprietaria alla data odierna di n. 13.600.000 azioni ordinarie, pari al 84,63% del capitale sociale di Promotica S.p.A., ceda entro il 15 gennaio 2022 n. 500.000 azioni Ordinarie Promotica a Giochi Preziosi S.p.A., rappresentative di circa il 3,11% del capitale sociale di Promotica, ad un prezzo di € 3,00 cadauna per un controvalore complessivo di € 1.500.000,00.

Tale transazione fa seguito all’acquisto da parte di Promotica dell’80% detenuto da Giochi Preziosi di Grani & Partners S.p.A., player internazionale che opera nel mercato promozionale per prodotti dedicati al mondo del bambino, avvenuta in data 30 novembre 2021 (cfr comunicato stampa in pari data) e rafforza il progetto di crescita posto in essere dalla società.

Si precisa che, per dare esecuzione all’operazione in oggetto, Integrae SIM S.p.A., Euronext Growth Advisor di Promotica S.p.A., ha autorizzato lo svincolo parziale dell’impegno di inalienabilità assunto in data 30 marzo 2021 da Dieci.Sette S.r.l. nei confronti dell’Euronext Growth Advisor, limitatamente alle 500.000 azioni ordinarie Promotica oggetto di cessione, a fronte del subentro in tale accordo da parte di Giochi Preziosi S.p.A. per n. 500.000 azioni ordinarie Promotica (pari a circa il 3,11% del capitale sociale di Promotica) con durata sino al 24° mese successivo alla data di acquisto delle azioni.

Diego Toscani, Amministratore Delegato di Promotica, ha così commentato: “La decisione di Giochi Preziosi di investire in Promotica e di condividere il nostro progetto di crescita, ci rende orgogliosi e fiduciosi sulla bontà dell’acquisizione di Grani&Partners e sulle sue prospettive di sviluppo. L’ acquisizione, ricordo, ci permette di diversificare la nostra presenza geografica e per Industry, sviluppando la nostra offerta loyalty nei settori Kids Promotion, Automotive ed Industry e consolidando la nostra presenza a livello internazionale, in particolare nel mercato asiatico. “

Enrico Preziosi, Presidente di Giochi Preziosi S.p.A., ha dichiarato “Abbiamo grande fiducia nel futuro di Promotica e per questa ragione abbiamo deciso di investire i proventi della cessione di Grani&Partners in acquisto di azioni Promotica con l’ambizione di diventarne un partner di riferimento. Stiamo da subito disponibili a valutare tutte le possibili iniziative commerciali riguardanti i Brands del nostro gruppo che possano supportarne il processo di sviluppo in Italia e all’estero”.

Marcello Gabana Holding: più utili e più sostenibilità

in Agricoltura e allevamento/Alimentare/Ambiente/Aziende/Bilanci/Economia/Gabeca/Gabeca by

CALCINATO (BS) – Il gruppo Marcello Gabana Holding (Mgh), guidato da Daniela Grandi, archivia l’anno con una crescita significativa nei fatturati, negli utili e negli investimenti. E, nell’ottica di “guardare lontano”, vara il primo report di sostenibilità: uno strumento ambizioso, che ancora pochissime aziende bresciane – anche tra quelle di dimensioni ben maggiori – utilizzano.

I NUMERI IN SINTESI

I numeri del rendiconto 2020 (dati aggregati) – che si confermano anche per l’anno in corso – parlano di una significativa crescita del valore della produzione: 50,1 milioni di euro (+12%), contro i 44,5 del 2019 e i 35,1 del 2018. In forte crescita (+ 21%) anche l’Ebitda (10,7 milioni, mentre erano 6,1 nel 2019, 4,3 nel 2018). Ma significativo è stato anche l’aumento contestuale degli investimenti, passati da 4,3 milioni (2018), a 6,6 (2019) e 7 milioni (2020), risorse in buona parte destinate allo sviluppo tecnologico di Grandi Riso.

GRANDI RISO PRIMA AZIENDA DEL GRUPPO

La società principale del gruppo di Calcinato (ex Gabeca) si conferma Grandi Riso, quarto produttore italiano di riso con sede operativa a Codigoro (Fe). Nel 2020, il valore della produzione è salito a 24,1 milioni di euro con un balzo in avanti di 3,5 rispetto all’anno precedente (il settore Agroalimentare vale per Mgh 24,5 milioni, includendo anche le rendite delle tenute Grandi & Gabana, 0,4 milioni). Ma soprattutto, nel 2020, Grandi Riso è tornata all’utile (+24mila euro) dopo la difficile annata 2019 (-816mila euro). Una crescita dovuta alle dinamiche di acquisto della materia prima, ma anche al crescente interesse estero (i principali mercati di esportazione sono Stati uniti, Slovenia, Brasile, Germania e Spagna, che ha registrato un balzo in avanti del 42%).

Bene anche il settore Ecologia di Mgh, che vale complessivamente 22,7 milioni con ricavi in aumento in tutte le società (utile +30%). Mentre il settore Immobiliare ha fatturato 2,8 milioni.

LE PROSPETTIVE

“Continuiamo a crescere nonostante le difficoltà del contesto nazionale e internazionale”, spiega Daniela Grandi, “non possiamo fermarci e riteniamo di dover guardare al futuro con strumenti adeguati ai tempi: sotto il profilo della pianificazione, del controllo di gestione, della sostenibilità e degli investimenti. Stiamo lavorando da tempo per disegnare le prospettive del gruppo in modo che rimanga florido per i prossimi decenni, perché un’azienda davvero sostenibile è quella che dura nel tempo e che produce valore, oltre che per gli azionisti, per i territori in cui opera”.

“Il punto di partenza del nostro futuro – continua Grandi – rimane Grandi Riso, su cui vogliamo continuare ad investire per accrescere i margini e il legame con il territorio, che (insieme alla qualità del prodotto) è già il nostro valore aggiunto. Per quanto riguarda l’Ecologia”, ha aggiunto, “l’impianto di smaltimento di Calcinato va verso la naturale chiusura e la nostra prospettiva è quella di rimanere nel settore, mettendo ancora sul piatto importanti investimenti per sostituire il business dello smaltimento con quello del recupero e del miglioramento delle prestazioni ambientali: un percorso che abbiamo già da tempo avviato con Ecoplant (piattaforma di recupero con sede a Cremona, ndr), Gelab (società di analisi) e Gedit, con interventi complessivi per 10 milioni di euro. Nel 2020 – tra biogas e fotovoltaico – la sola Gedit ha immesso in rete un quantitativo di energia pari quasi a quello dell’intero consumo residenziale annuo di un Comune come Calcinato. Per il futuro”, ha concluso Daniela Grandi, “stiamo già lavorando nuove – e innovative – tipologie di impianti, che possano garantire il massimo recupero dei rifiuti nell’ottica di una transizione ambientale che porterà a una riduzione significativa dei consumi di materie prime, privilegiando la rigenerazione e la valorizzazione di tutti quegli scarti fino ad oggi destinati a discarica”.

FOCUS SULLA SOSTENIBILITA’

Il 2020, come detto, è stato per il gruppo Mgh l’anno del primo report di sostenibilità: uno strumento per ragionare sul presente e il futuro nell’ottica della responsabilità sociale. Anche nei mesi del lockdown, va sottolineato, tutte le aziende del gruppo hanno continuato a operare, garantendo pagamenti puntuali ai fornitori, ai dipendenti (64) e ai collaboratori stagionali (un centinaio, quasi tutti legati a Grandi Riso), che sono rimasti stabili nel numero.

Per quanto riguarda i consumi energetici è da segnalare il forte aumento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. In particolare, Gedit autoproduce 10.219 MWh, di cui 274 MWh tramite pannelli fotovoltaici e la restante parte tramite co-generazione, alimentata dal biogas da smaltimento dei rifiuti: energia che viene venduta alla rete, contribuendo direttamente alla riduzione del mix energetico italiano. Inoltre Ecoplant, con il suo impianto fotovoltaico, consente al gruppo Mgh di evitare ogni anno l’emissione in atmosfera di 5,1 tonnellate di anidride carbonica (il corrispettivo di 30.241 chilometri percorsi con un’autovettura a diesel di medie dimensioni).

Importanti poi sono le ricadute dirette dell’attività delle società del gruppo sui territori in cui operano. I fornitori sono 1.091: il 99 per cento sono italiani e oltre la meta ha sede in Lombardia ed Emilia-Romagna.

Il gruppo Mgh, infine, è attivo sul fronte sociale, con il fondo Marcello Gabana, operativo da anni all’interno della Fondazione della Comunità Bresciana. Ma significativo è anche il contributo diretto alla cultura, con il sostegno al progetto Camp Now della Fondazione Soldano di Brescia e, in particolare, al festival le X Giornate di Brescia.

Go to Top
Vai alla barra degli strumenti