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Confesercenti - page 2

Chiude negozio storico di Brescia, Confesercenti lancia l’allarme

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Cala il sipario su un altro negozio storico del centro città. La notizia, riportata oggi dagli organi di stampa, della prossima cessazione della Salumeria Castiglioni di via San Faustino, dopo 96 anni di attività, non rappresenta certo un buon segnale per il commercio cittadino ed invita a riflettere concretamente su una serie di temi che da molti anni, ormai, Confesercenti ha posto sul piatto.

“Ancora una chiusura nel centro cittadino. Un’altra vetrina storica che chiude i battenti: fatto che tanto più colpisce in quanto si tratta di un esercizio operante da quasi un secolo sul territorio – commenta Pier Giorgio Piccioli, presidente di Confesercenti della Lombardia Orientale –. E’ la conferma che occorre interrogarsi a fondo sul futuro del commercio cittadino, nelle aree centrali e nelle periferie e, soprattutto, che bisogna intervenire con urgenza se si vuole salvaguardare l’esistenza di questo mondo”.     

E’ chiaro, infatti, che la chiusura non è determinata esclusivamente da fattori legati alla crisi, anche se la contrazione dei consumi ovviamente incide. “Lo ribadiamo da anni e da anni lottiamo per queste ragioni – sottolinea Alessio Merigo, direttore generale di Confesercenti della Lombardia Orientale -. Le difficoltà di accesso al centro storico e il peso fiscale che grava sui negozi di prossimità sono tra i primi problemi. Oltre ad essere accerchiati dai grandi centri commerciali, questi esercizi non sono in grado di far fronte alla loro concorrenza e via via vanno estinguendosi, portando con sé delle tradizioni e un know-how spesso unici. Non solo: la cessazione progressiva delle attività ha come conseguenza l’aumento del degrado e delle condizioni di insicurezza dei centri cittadini, con un danno sociale evidente per la collettività”.

Le proposte di Confesercenti per contrastare il fenomeno riguardano la necessità di mettere in campo iniziative di sostegno per le piccole imprese, per esempio per la riqualificazione e l’ammodernamento e di ripensare i grandi temi della viabilità da parte dell’Amministrazione anche nell’ottica di un rilancio delle attività commerciali, che dovrebbero continuare a costituire un polo d’attrazione per chi vive o si reca in centro. “Sono valutazioni che non possiamo più procrastinare – afferma il direttore di Confesercenti se vogliamo conservare i valori di fondo della nostra civile convivenza. Le vie del centro hanno sempre rappresentato il cuore pulsante del commercio e, senza commercio, il centro muore. Quando si abbassa una saracinesca è una sconfitta di tutti, non solo per i commercianti, ma anche di chi amministra e dei cittadini”.  

Buste di plastica tra dubbi e polemiche, Confesercenti attiva un numero di telefono

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Buste di plastica a Brescia

Com’è noto, dall’1 gennaio 2018 è entrata in vigore la legge 123/2017, la quale prevede che i sacchetti di plastica distribuiti dalle attività commerciali vengano pagati dai consumatori e abbiano specifiche caratteristiche eco-compatibili. L’applicazione, in questi giorni, della normativa sta suscitando non poche polemiche (è, tra l’altro, prevista una sostanziosa sanzione amministrativa pecuniaria per gli esercenti che vìolino le nuove regole).

Perciò Confesercenti della Lombardia Orientale ha deciso di istituire, presso i propri sportelli, un apposito servizio d’informazione e assistenza rivolto alle imprese, che è già attivo, per fornire tutte le informazioni in merito a “come” applicare correttamente le nuove regole per la commercializzazione dei nuovi shopper di plastica. Nel servizio è inclusa anche la consegna agli associati di materiale informativo dedicato e di una specifica cartellonistica da esporre negli esercizi commerciali.

Per maggiori informazioni, contattare gli uffici di Confesercenti Lombardia Orientale tel. 030-2421697;  e-mail: info@comservizi.it.

Cna, energia più cara per le micro e piccole imprese

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La presidente di Confederazione nazionale artigianato Eleonora Rigotti

Il prezzo dell’energia elettrica pagato dalle imprese italiane è superiore di quasi il 36% alla media europea. Il differenziale arriva addirittura al 45,4% per micro e piccole imprese dai consumi annui inferiori ai 20 megawattora. La fotografia scattata dall’Osservatorio Energia 2017 curato dal Centro studi CNA (che ha elaborato dati Eurostat che si riferiscono al 2016) restituisce la situazione di forte svantaggio rispetto ai competitor europei nella quale si trovano oggi le imprese nazionali e la visione sbilanciata che continua a privilegiare le imprese energivore.

«La nuova Strategia energetica nazionale va ancora in questa direzione, intervenendo solo a favore dei settori industriali più sensibili al prezzo dell’energia e più esposti alla concorrenza estera – dichiara Eleonora Rigotti, presidente di CNA Brescia -. Ma le piccole e medie imprese non sono forse consumatrici di energia, e non subiscono forse la concorrenza straniera?».

Il costo dell’energia sopportato dalle micro e piccole imprese (10,6 c€/kWh) è il quinto più elevato d’Europa. La componente “Oneri e Imposte” della bolletta italiana – si legge nell’Osservatorio Energia – è la più alta d’Europa e del tutto indifferente alle logiche del mercato. Se nel 2016, poi, le piccole imprese hanno sopportato il 35,2% degli oneri generali complessivi (cioè 5,6 miliardi di euro) a fronte di un consumo pari al 25,9% del totale, le imprese maggiormente strutturate (energivore) hanno acquistato il 14% dell’energia consumata contribuendo però solo al 7,4% degli oneri totali.

CNA ribadisce, quindi, la necessità di operare una riforma degli oneri generali di sistema, che li distribuisca in modo equo tra le diverse categorie di imprese, già nella prossima Legge di bilancio.

«Aprendo alla competizione tra fornitori, la liberalizzazione potrebbe portare un miglioramento delle condizioni di prezzo» auspica la presidente Rigotti. Ma l’Osservatorio fa notare che l’incidenza della componente energia non supera mai il 45% della bolletta, in tutte le classi esaminate. «Un fattore molto critico, che rischia di minimizzare le eventuali riduzioni di prezzo dell’energia».

Antiriciclaggio, sportello di Confesercenti per aiutare le imprese

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ANAMA (Associazione Nazionale Agenti Mediatori d’Affari) Confesercenti della Lombardia Orientale ha attivato presso la sede di Via Salgari 2/6 a Brescia un nuovo sportello di consulenza, finalizzato a fornire alle imprese le necessarie informazioni e chiarimenti sugli adempimenti dettati dalla normativa antiriciclaggio. L’attivazione del servizio cade in un momento di particolare attenzione per la materia: è del 24/05/2017, infatti, la notizia che il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, ha approvato un decreto legislativo che detta disposizioni più severe in materia di antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento delle attività terroristiche. In questo contesto la normativa, (che risale alla fine 2007 con il recepimento della III direttiva europea nel DLgs 231/2007) vede un’ampia platea di soggetti obbligati ai relativi adempimenti ma, in considerazione dell’importanza e delicatezza attribuita dal legislatore all’ambito delle transazioni nel settore immobiliare, investe in modo particolarmente gravoso le Agenzie Immobiliari come soggetti obbligati all’identificazione e adeguata verifica della clientela e approccio basato sul profilo di rischio.

Presso l’Associazione via Salgari, ogni primo mercoledì del mese, a partire dal prossimo 14 giugno, previo appuntamento, le imprese avranno a disposizione un consulente che farà loro un “checkup” per mostrare rispetto ai singoli casi concreti i passi che l’imprenditore deve muovere per restare in regola con la normativa e i suoi prossimi aggiornamenti.

Per maggiori informazioni e per appuntamenti sono disponibili gli uffici   Confesercenti Lombardia Orientale tel. 030-2421697;   e-mail: info@comservizi.it

Confesercenti, Gianni Rebecchi nuovo presidente lombardo

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Foto Gianni Rebecchi

Milano, 15 Maggio 2017, l’Assemblea elettiva della Confesercenti Regionale Lombardia, riunitasi per l’occasione presso Palazzo Giureconsulti, ha eletto un nuovo Presidente per l’Associazione: GIANNI REBECCHI.

Classe 1969 mantovano e titolare di una ben avviata rete di agenzia viaggi, Gianni Rebecchi è attivo da svariati anni all’interno della Confederazione, dapprima come Presidente provinciale della Confesercenti di Mantova e, successivamente, come Presidente nazionale di Assoviaggi-Confesercenti, avendo peraltro in precedenza ricoperto anche la carica di Vice-presidente con delega al turismo per la stessa Confesercenti lombarda.

Prendendo la parola davanti ai componenti della presidenza e alle numerose autorità intervenute per assistere a questo importante momento per la compagine lombarda di una delle più rappresentative associazioni imprenditoriali del nostro Paese, il neo-Presidente ha espresso grande soddisfazione per il nuovo incarico. Ringraziando tutti i sostenitori della sua candidatura ed elezione, nonché il gruppo dirigente che ha con lungimiranza guidato la Confesercenti lombarda sino ad oggi, Rebecchi ha quindi analizzato il contesto economico italiano e lombardo, soffermandosi in particolare sui settori del Commercio e del Turismo. “A fronte di una ripresa economica che stenta ancora a decollare nel nostro Paese (secondo le previsioni più ottimistiche, saranno infatti necessari almeno altri 5 anni per recuperare i livelli di produzione pre-crisi), la Lombardia – ha rilevato Rebecchi – sembra invece ormai prossima a un effettivo ristabilimento (che dovrebbe sopraggiungere non oltre il 2018). In entrambi i contesti, comunque, arranca il commercio tradizionale, alle prese, oltre che con la drammatica contrazione dei consumi interni (a livello nazionale ancora a -57 miliardi rispetto al 2007), con la crescente pervasività della grande distribuzione e del commercio elettronico. Nella sola Lombardia, negli ultimi 10 anni, sono infatti andati perduti quasi 126.000 m2 di negozi di vicinato, a fronte di un incremento di quasi 1.500.000 m2 di medie e grandi strutture di vendita; ordini di grandezza – quest’ultimi – che consentono di evidenziare come, nell’ultimo decennio, lo spazio di vendita dei negozi di vicinato lombardi si sia ridotto per una superficie analoga a quella attualmente censita sull’intero territorio del Comune di Monza, laddove medie e grandi strutture di vendita si sono invece estese per una superficie superiore a quella di tutti i negozi di vicinato del Comune di Milano”.

In positiva controtendenza sono i dati del comparto turistico, specie sul territorio lombardo, dove arrivi e presenze nelle strutture ricettive sono rispettivamente aumentati del 60% e del 47% dal 2005 al 2015, soprattutto grazie al crescente afflusso dei turisti stranieri. “Una tendenza sbalorditiva – commenta il Presidente regionale -, che non deve ritenersi distorta dall’eccezionalità di EXPO 2015, anche in considerazione dell’ulteriore incremento di tali parametri per l’anno 2016, con un aumento del 3,4% per gli arrivi e del 5,7% per le presenze. Un settore in grande sviluppo – come evidenziato anche dall’incremento di ristoranti, bar e altre attività di somministrazione – che deve capitalizzare la fortunata congiuntura internazionale – senz’altro favorita dalla situazione d’insicurezza di tante mete turistiche concorrenti – ottimizzando l’offerta in un settore sempre più competitivo, che deve peraltro “fare i conti” con la concorrenza asimmetrica della sharing-economy (particolarmente pervasiva in questo ambito, dagli home restaurant alle locazioni turistiche via Airbnb e similari)”. “In questo complesso scenario – ha annunciato Rebecchi – Confesercenti regionale Lombardia s’impegna, con nuovo slancio, ad affrontare la sfida di sempre: portare la voce delle imprese nelle istituzioni regionali e agevolare le Confesercenti lombarde a coinvolgere e assistere gli imprenditori del territorio”..

Dall’attuazione della Direttiva Bolkestein per il Commercio su area pubblica alle campagne di sagre in regola e libera la domenica, dalle dinamiche del credito per le MPMI viste dall’osservatorio di Italia-Comfidi ai processi di riordino del sistema camerale e alle attività per la promozione della digitalizzazione verso “Economia 4.0”, dalla collaborazione in RETE imprese Italia con le altre Associazioni del Commercio e dell’Artigianato a quelle – non meno intense e strategiche – con le organizzazioni sindacali in seno a ENBI. Rebecchi ha descritto ai presenti i numerosi ambiti d’impegno presente e futuro per la Confesercenti lombarda, non mancando di esprimere le proprie considerazioni su temi d’attualità come la pressione fiscale, l’abolizione dei Voucher e il rapporto tra degrado, criminalità e desertificazione commerciale. Il Presidente Rebecchi ha però voluto riservare il termine del suo discorso per esprimere particolari parole di stima per il suo Predecessore, l’ex-Presidente Giorgio Ambrosioni, nonché per ricordare il compianto ex-Direttore regionale, Giancarlo Morghen: “della cui indelebile impronta sulla nostra Associazione, andiamo fieri”.

Al termine della relazione di Rebecchi, l’intervento del Presidente di Unioncamere Lombardia, GIANDOMENICO AURICCHIO – che, congratulandosi con Gianni Rebecchi per la nuova nomina, ha dato atto dell’impegno di Confesercenti all’interno sistema camerale lombardo. Il Presidente Auricchio ha quindi ribadito che le camere lombarde sono pronte a dar seguito alla loro riforma, pur contestandone i criteri, che si concentrano esclusivamente sul numero d’imprese iscritte ai Registri di ciascuna Camera, senza valutare la solidità dei relativi bilanci.

L’incontro si è dunque concluso con un breve discorso dell’Assessore al Commercio di Regione Lombardia, MAURO PAROLINI. Riconoscendo il contributo della Confesercenti lombarda alle politiche attivate dalla Regione per le imprese del territorio, l’Assessore ha in particolare evidenziato l’apporto di Gianni Rebecchi nel settore turistico. Parolini ha infine insistito sull’importanza dei corpi intermedi per favorire la “buona politica” a tutti i livello istituzionali, nonché sulla necessità che la ripresa economica sia quanto più inclusiva, collegando i bisogni delle realtà locali alle politiche regionali ed europee.

Agenti commercio, il bresciano Lupi confermato vice nazionale di Confesercenti

in Associazioni di categoria/Commercio/Confesercenti/Economia/Evidenza by
Luigi Lupi, vicepresidente nazionale agenti di commercio Confesercenti - www.bsnews.it

Il bresciano Luigi Lupi è stato riconfermato Vice Presidente Nazionale della FIARC-Federazione Italiana Agenti Rappresentanti di Commercio di Confesercenti.

Il prestigioso incarico è stato nuovamente conferito a Lupi venerdì 13 gennaio, a Roma, nell’Assemblea per il rinnovo della Giunta, la quale a sua volta ha dato avvio alle elezioni per la vicepresidenza. Luigi Lupi ricopre tale ruolo da molti anni; è anche presidente regionale FIARC, vicepresidente vicario di Confesercenti della Lombardia Orientale e coordinatore degli eletti per l’assemblea Enasarco.

Viva soddisfazione viene espressa da tutto il team di Confesercenti della Lombardia Orientale, con il direttore generale Alessio Merigo e il presidente Pier Giorgio Piccioli, certi che Luigi Lupi continuerà a lavorare con la consueta energia e il comprovato impegno per le questioni importanti che riguardano la vita e attività degli Agenti rappresentanti.

Merigo (Confesercenti): l’Alta velocità deve passare sul Garda

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A poche ore dalle dichiarazioni rilasciate dal Consorzio Lago di Garda Unico e i Consorzi degli Albergatori, in merito al passaggio dell’alta velocità sul Garda, Confesercenti della Lombardia Orientale prende posizione a sostegno di tutti gli interventi degli enti menzionati.

“Come da noi sostenuto nei mesi precedenti, ribadiamo pieno sostegno alle proposte dei rappresentanti degli albergatori gardesani – dichiara Alessio Merigo, Direttore Generale di Confesercenti, – e, visto il nostro ruolo di Confederazione degli esercenti, ci attiveremo su tutti i tavoli istituzionali affinché sia preso in seria considerazione il piano proposto”.

Camera di Commercio, Provincia e l’Assessorato Regionale allo Sviluppo Economico: questi gli attori che Confesercenti coinvolgerà affinché il bacino Gardesano non sia escluso da questa importante opera infrastrutturale.

“Sono i numeri che sostengono le nostre proposte – prosegue Marco Polettini, Presidente degli Albergatori Assohotel Confesercenti -, poiché la Riviera del Garda, dati 2015 alla mano, ha oltrepassato i 6 milioni e mezzo di presenze con un trend in crescita per il 2016”.

Partendo da questo presupposto, il passaggio dell’alta velocità sul Garda porterebbe risvolti positivi sia in termini di incremento dei passeggeri sia in termini di vivibilità del paese, limitando, di conseguenza, il numero dei veicoli sulle strade. Oltre a quest’aspetto, non trascurabile, se non venisse realizzato il passaggio di questa fondamentale infrastruttura nella zona gardesana, si correrebbe il rischio di perdere i collegamenti diretti con Venezia o Milano, trasformando Desenzano e Peschiera in stazioni adatte solo ad accogliere convogli locali e per brevi trasferte.

La fortissima vocazione turistica, unita alla linea di comunicazione moderna e funzionale come l’Alta Velocità, sono elementi imprescindibili che, secondo Confesercenti, “non dovranno essere messi in discussione”. L’Associazione, confida che tali richieste siano condivise e percepite dagli enti istituzionali coinvolti.

Riduzione tari per le attività commerciali, Merigo (Confesercenti): è solo l’inizio

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“Prendiamo atto della decisione dell’Amministrazione Comunale di applicare, a far tempo dal 2017, uno sconto del 10% sulla tariffa rifiuti per le categorie appartenenti a bar, ristoranti negozi ortofrutta e fiori recisi”. Queste le prime parole di Alessio Merigo, Direttore Generale di Confesercenti della Lombardia Orientale, a seguito della riduzione della Tari nata dall’applicazione dell’accordo sottoscritto dalla Confesercenti e dal Sindaco del Comune di Brescia in data 19 Settembre 2016. Accordo che pone fine ad una lunga trattativa iniziata a Febbraio 2014, data in cui l’Associazione di via Salgari ha presentato una petizione sottoscritta da 429 imprese.

Confesercenti precisa che si tratta della prima parte dell’accordo, la quale prevede il raggiungimento della riduzione del 20% nell’arco del prossimo biennio. Pertanto, nel 2018 dovrà essere applicata un’ulteriore diminuzione del 10%.

Confesercenti rileva tuttavia che non tutte le categorie comprese nell’accordo hanno registrato la medesima riduzione, come nel caso dei negozi ortofrutticoli per cui la riduzione è del 7%.. “Auspichiamo una correzione di questa voce per allinearle alle altre categorie – sottolinea Mirko Costa, responsabile del settore Turismo -, anche perché, ricordiamo, sono imprese commerciali che stanno subendo una rilevante crisi”. “Ora terremo monitorata l’evoluzione dell’operazione Tari – conclude Merigo -, auspicando il pieno rispetto degli accordi sottoscritti” .

Confesercenti ai sindaci: sui libri di testo si applichi la legge regionale

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Con la pubblicazione della Legge regionale 26 Maggio 2016, n. 14, in Lombardia è stato disposto l’obbligo di utilizzo della cedola libraria per la distribuzione gratuita dei libri di testo agli studenti della scuola primaria da parte dei Comuni, in ossequio all’art. 156 del D. Lgs. 297/1994.

Pertanto Confesercenti della Lombardia Orientale ha scritto una lettera ai Sindaci dei Comuni Bresciani per chiedere esplicitamente che tale norma sia applicata e che venga effettivamente consentito l’utilizzo della cedola libraria per la distribuzione dei testi scolastici. “Tale provvedimento, fortemente voluto da SIL – Confesercenti per la salvaguardia delle piccole librerie, nonché per la tutela della libera scelta del fornitore da parte delle famiglie, sgombra finalmente il campo da qualsiasi dubbio circa la modalità con cui garantire la distribuzione gratuita dei libri di testo delle scuole primarie da parte dei Comuni, che deve necessariamente essere quella della cedola libraria” commenta Alessio Merigo, Direttore di Confesercenti della Lombardia Orientale.

Nella comunicazione inviata ai Sindaci bresciani, Confesercenti sollecita “l’applicazione della nuova norma di Legge, del tutto incompatibile con forme di approvvigionamento alternative quali gare d’appalto e affidamenti diretti, così come con misure volte a impartire indicazioni sull’esercizio presso il quale spendere le cedole richiamate, nonché con richieste di rinegoziazione del valore economico della cedola rispetto all’importo annualmente determinato a livello ministeriale”.

Nello specifico, l’Associazione invita a revocare eventuali affidamenti pluriennali in essere per la fornitura dei libri di testo delle scuole primarie, nonché a uniformarsi alle circolari ministeriali che delineano le modalità di corretto utilizzo delle cedole richiamate. Cedole che, sempre secondo la norma, devono essere consegnate direttamente agli studenti e alle loro famiglie, avendo cura di prevenire fenomeni di gestione ed utilizzo collettivo delle stesse.

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