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Cna - page 3

Eleonora Rigotti confermata alla guida di Cna

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L'assemblea di Cna

Tutto secondo attese. Eleonora Rigotti, nel corso dell’assemblea elettiva che si è  chiusa pochi minuti fa, è stata confermata alla guida di CNA Brescia. La presidente uscite, al vertice dell’associazione da due anni e mezzo (incarico assunto in itinere dopo le dimissioni del predecessore), a seguito di questa elezione rimarrà dunque in carica per i prossimi 4 anni.

Quello bresciano è un contesto nel quale il tasso di crescita delle imprese artigiane è negativo (34.862 unità nel 2016, in calo dell’1,61% rispetto all’anno precedente; un trend confermato nel primo trimestre 2017 – fonte Movimprese). A livello locale e nazionale, ha ricordato il presidente Rigotti, da alcuni anni i corpi intermedi stanno attraversando una fase di tendenziale marginalizzazione e di perdita di associati.

«La sfida, per un’associazione come la nostra, – ha affermato nella propria relazione il neoconfermato presidente – è una nuova idea di sviluppo. Dobbiamo realizzare una forte discontinuità rispetto a quello che siamo stati fino ad oggi. Non bastano più i lenti cambiamenti incrementali. Ci vuole una vera e propria mutazione culturale».

«L’impegno di CNA a tutti i livelli, a partire da quello territoriale, è e sarà proprio quello di farsi portavoce dei disagi delle imprese per poi elaborare e proporre soluzioni che nascono dalla conoscenza e dall’ascolto. Vogliamo far sì che gli imprenditori – ha continuato il presidente Rigotti – possano fare gli imprenditori, non trasfomarsi all’occorrenza in burocrati, negoziatori o esperti di finanza».

«Ancora non vediamo quella burocrazia semplice, efficiente e relazionale che servirebbe alle nostre imprese. Ancora non vediamo un taglio degli sprechi della pubblica amministrazione, a partire dallo sfoltimento delle migliaia di società partecipate. Ancora non vediamo una giustizia civile che abbia tempi “ragionevoli” e certi». Per centrare questi obiettivi, CNA Brescia continuerà a collaborare con le articolazioni regionali e nazionali dell’associazione. Riprova ne sia la presenza all’assemblea elettiva di Daniele Vaccarino, presidente di CNA Nazionale, e Daniele Parolo, presidente CNA Lombardia. «CNA – ha rimarcato Rigotti – è un sistema sempre più compatto e coeso, che vede e riconosce nel territorio il vero contatto e rapporto quotidiano con le imprese, con la base associativa, con ogni singola persona che nell’associazione possa trovare il proprio punto di riferimento, serio ed affidabile».

A rinnovare la fiducia di CNA al presidente Rigotti è stato il neonato Consiglio territoriale, che ha sostituito assemblea e direzione, come da Statuto apprivato a fine 2016. Massimo organo deliberativo di CNA Brescia, è composto da 36 membri (Presidenza; Portavoce di mestiere; Presidenti CNA Impresa Donna e Pensionati; Past President; imprenditrici e imprenditori rappresentativi delle diverse aree territoriali).

Odontotecnici: alla Cna di Brescia si parla di zirconia

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È utilizzata nella produzione di ceramiche, in ortopedia, anche nella costruzione della cassa dell’Apple Watch. Materiale estremamente resistente ed esteticamente piacevole, la zirconia è molto utilizzata anche in odontoiatria per la realizzazione di protesi proprio per queste sue caratteristiche.

Dal 2001 ad oggi, i materiali realizzati con la zirconia si sono evoluti, sono sempre più performanti e le aziende hanno approfondito il proprio know-how. Se ne parlerà nell’incontro “Evoluzione estetica della zirconia attraverso 16 anni di esperienze sul campo”, organizzato da CNA SNO di Brescia (Sindacato Nazionale Odontotecnici). La serata si inserisce nel ciclo di incontri incentrati sulle innovazioni tecnologiche e normative che investono quotidianamente la professione di odontotecnico, organizzato dall’associazione riscuotendo ogni anno grande partecipazione.

L’appuntamento è giovedì 25 maggio alle 20.30 nella sala riunioni di via Orzinuovi 3, Brescia. Interverrà Maurizio Ceccarelli, tra i primi, nel 2008, a cominciare a lavorare con la zirconia.

L’incontro è gratuito. Per iscrizioni ed informazioni è possibile contattare CNA SNO chiamando lo 030 351 9511 oppure scrivendo alla mail formazione@cnabrescia.it.

Cna rinnova i vertici il 23 maggio

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La presidente di Confederazione nazionale artigianato Eleonora Rigotti

Il 23 maggio Cna Brescia rinnova i propri vertici. L’assemblea elettiva dell’associazione di via Orzinuovi – secondo quanto riportato da BsNews.it – sarà chiamata a scegliere il Consiglio territoriale, che a propria volta eleggerà Presidenza e presidente (l’uscente è Eleonora Rigotti). L’appuntamento – riservato agli associati – è fissato per le 18.30 nella Sala riunioni di via Orzinuovi 3, Brescia. Ai lavori assembleari interverranno il presidente nazionale di Cna Daniele Vaccarino e quello lombardo Daniele Parolo.

A Brescia forte legame tra occupazione e concentrazione di imprese artigiane

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I tassi di occupazione maggiori nel 2016 si sono registrati nei territori dove è più presente l’artigianato. Lo ha rilevato il Centro Studi Cna, nel proprio rapporto sul mercato del lavoro, elaborato su dati Istat.

Le province che nel 2016 hanno fatto segnare livelli occupazionali più alti, nel 92% dei casi hanno un tasso di concentrazione delle imprese artigiane superiore alla media italiana. Tra queste figura anche Brescia, con un tasso di occupazione del 63,9%, il 44° in Italia. La quota di imprese artigiane sul totale delle imprese tocca il 29,2%. La media nazionale è rispettivamente del 57,3% e del 23,6%.

Una correlazione ancor più marcata è stata riscontrata nelle province di Reggio Emilia (occupazione al 68,2%; 34,6% di imprese artigiane); Lecco (occupazionale al 68,3%; 33,5% di imprese artigiane); Belluno (occupazione al 68,8%; 31,9% di imprese artigiane).

«La forte concentrazione di micro e piccole imprese nell’area del Centro nord del Paese – si legge nel report del Centro Studi Cna – garantisce una maggiore resilienza al mercato del lavoro, che invece si presenta molto più volatile nelle regioni del Mezzogiorno, ancora caratterizzate dalla presenza di grandi stabilimenti che non sempre sono stati in grado di dar vita ad un indotto solido e ricettore di forza lavoro».

Per questo motivo Cna Brescia lavora per «una maggiore focalizzazione delle risorse sulle micro e piccole imprese, cioè i soggetti che meglio hanno reagito alla crisi – spiega la presidente, Eleonora Rigotti – grazie a flessibilità , capacità di adattamento, dinamismo “vitale”, ma soprattutto grazie alla capacità di riposizionamento su mercati esteri, all’innovazione di linee di produzione e servizi, a processi di aggregazione».

Per il futuro sviluppo economico del comparto artigiano Cna si è posta tre categorie di obiettivi, che si stanno via via concretizzando attraverso servizi e rappresentanza: semplificazione e credito, manifattura digitale, aggregazioni d’impresa, internazionalizzazione e sviluppo di impresa.

Cambia la responsabilità solidale negli appalti. La preoccupazione di Cna Costruzioni

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Una brutta notizia per le imprese di costruzioni e per Cna Costruzioni, che sin da subito aveva espresso la propria contrarietà. Con il decreto legge n. 25 sul lavoro, varato dal Consiglio dei ministri lo scorso venerdì 17 marzo, si è modificata la disciplina della responsabilità solidale negli appalti, cancellando il beneficio della «preventiva escussione» del datore di lavoro.

Con il provvedimento varato dal governo, cioè, il lavoratore cui non sono stati corrisposti stipendio, contributi Inps e premi Inail non ha più l’obbligo di agire prima sull’impresa inadempiente e poi, se necessario, sull’impresa appaltante. Significa che potranno essere chiamati in causa sin da subito non solo il debitore principale, ma anche tutte le imprese della filiera produttiva.

«Deve essere chiaro a tutti – sottolineano da Cna Costruzioni – che la norma modificata dal governo con il decreto 25, la quale obbligava i lavoratori ad agire nei confronti del proprio datore di lavoro prima di rivolgersi alle altre imprese della filiera dell’appalto (il d.lgs. 276/2003), non eliminava né diminuiva la portata e gli effetti della responsabilità solidale nei confronti del lavoratore. Rappresentava invece una tutela per le imprese che operano nel pieno rispetto delle regole e con serietà».

Giovedì 23 marzo ha avuto inizio alla l’iter di conversione del decreto, in Commissione Lavoro alla Camera. «L’impegno di Cna Costruzioni è finalizzato a rimettere in equilibrio gli interessi legittimi dei lavoratori con gli altrettanto legittimi interessi delle imprese e continuerà in maniera incalzante, cercando le opportune e necessarie alleanze, nel periodo dedicato alla conversione in legge del decreto».

Cna Brescia contraria all’abolizione dei voucher

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Evidenza/Lavoro by
Eleonora Rigotti, Cna

«Non è sbagliato lo strumento dei voucher, bensì l’utilizzo che se ne è fatto, anche nel comparto artigiano». Lo dichiara Eleonora Rigotti, presidente di Cna Brescia. Per questo pure l’articolazione bresciana dell’associazione, così come il suo livello nazionale, è totalmente contraria all’abolizione dei voucher ufficializzata oggi dal Consiglio del ministri.

Si tratta di una scelta che, secondo Cna, «alimenterà il lavoro sommerso e danneggerà sia i lavoratori che gli imprenditori», che non avranno strumenti per garantire nei momenti di picco di attività tutele contrattuali e previdenziali agli addetti.

Autotrasporto, Cna: senza risposte da troppo tempo, monta la protesta

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Trasporti by

Dopo anni di difesa silenziosa del futuro del settore, oggi l’autotrasporto porta la propria protesta per le strade di Brescia e di tutta Italia. Sui mezzi pesanti che compongono il serpentone in marcia anche su alcune tratti delle tangenziali est, sud e ovest, non mancano gli autotrasportatori aderenti alla Cna. L’associazione bresciana ha aderito, infatti, alla giornata di mobilitazione proclamata a livello nazionale da Unatras (Unione nazionale delle associazioni dell’autotrasporto merci).

Il rilascio delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali in Lombardia è pressoché fermo dal crollo del cavalcavia sulla statale 36 Milano-Lecco di ottobre 2016. Nonostante sia previsto dal Codice della strada, «non esiste un Catasto delle strade italiano, né lombardo. Enti e amministrazioni oggi, dopo il tragico incidente di Lecco, non si assumono le responsabilità derivanti dal rilascio delle autorizzazioni» denuncia Mauro Scalvinoni, presidente di Cna Fita Brescia, e così si è arrivati allo stallo. Un blocco che si somma alla fisiologica lentezza di Anas e province: «Per avere un’autorizzazione possono trascorrere da 2 settimane a oltre un mese, quando in Francia e Svizzera sono sufficienti 36-48 ore, per di più – sottolinea Scalvinoni – a un decimo dei costi». A Brescia è operativo il rilascio telematico delle autorizzazioni. «L’avvio è stato positivo, ma poi si è tornati ai noti problemi».

Per tentare di risolverli, secondo Cna Fita Brescia è necessario «snellire la burocrazia» e trovare un punto di contatto con il governo, «con cui non c’è dialogo, anche a causa degli avvicendamenti che si sono susseguiti negli anni. Circostanze che vanno a gravare sui costi che devono sostenere le imprese. A monte ci sono problemi che ci trasciniamo da anni». «Le aziende sono in difficoltà per i tempi di pagamento incerti, per le tariffe che sono allo sbando, in mano alla committenza, per il costo del lavoro molto più alto rispetto a quello dei Paesi dell’Est con i quali siamo in concorrenza» spiega Scalvinoni.

Non aiuta la mancanza di personale alla Motorizzazione Civile di Brescia, a causa della quale «scarseggiano o vengono rimandati gli appuntamenti per la revisione dei mezzi. Le aziende sono così costrette a rivolgersi a officine private, con un aggravio di costi».

Oggi intorno alle 11 il corteo di automezzi, partiti da diverse zone della provincia, si fermerà proprio fuori dalla Motorizzazione Civile, in via Grandi 1, dove si terrà una tavola rotonda cui interverranno responsabili delle associazioni di categoria e autorità.

Cna fa scuola alle imprese. Mercoledì si parla di crediti, bandi e bilanci

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La presidente di Confederazione nazionale artigianato Eleonora Rigotti

Recupero dei crediti nell’attività di impresa, le novità della Legge di Bilancio ed i vantaggi per le aziende, le opportunità per lo sviluppo grazie a bandi, contributi ed internazionalizzazione.

Sono i temi che saranno toccati durante l’incontro che si terrà mercoledì 15 marzo alle 20.30 nella sala riunioni di Cna, in via Orzinuovi 3, a Brescia. Sono invitati imprenditori e cittadini interessati. Interverranno Eleonora Rigotti, presidente di Cna Brescia; Laura Buscarini, direttore di Cna Brescia; Claudio Baresi, consulente di Cna Servizi e l’avvocato Francesco Sardi de Letto, esperto in consulenza d’impresa.

Si tratta dell’appuntamento finale di un percorso che Cna ha cominciato lo scorso 2 febbraio. Nelle precedenti quattro serate, la Presidenza di Cna ha incontrato le imprese bresciane nelle tappe di Darfo Boario Terme, Gottolengo, Lonato e Prevalle.

Per informazioni è possibile contattare la Cna di Brescia a info@cnabrescia.it oppure allo 030 3519 511.

Rifiuti, Cna: basta richieste illegittime alle imprese

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Eleonora Rigotti, Cna

Troppe le differenze tra i diversi territori: Cna Brescia, anche con una comunicazione destinata ai sindaci, torna a chiedere che siano escluse dal calcolo della tariffa le aree dove vengono prodotti rifiuti speciali, nell’attesa del decreto di assimilazione che porrebbe fine alla duplicazione dei costi 

Nell’applicazione della Tari per le imprese serve uniformità, almeno a livello provinciale: è inaccettabile che il metodo di calcolo della tassa cambi da comune a comune. Nella gestione dei propri scarti, oggi le aziende sono costrette a far fronte ad una ingiustificata e dannosa duplicazione dei costi: in quanto produttrici di rifiuti speciali devono sostenere le spese per la loro raccolta e smaltimento, ma allo stesso tempo devono saldare la tassa comunale su quegli stessi rifiuti.

Ne è convinta la Cna di Brescia, che chiede che in tutti i regolamenti comunali vengano escluse dal calcolo per la definizione della tariffa della Tari le aree dove vengono prodotti in via continuativa e prevalente rifiuti speciali, per i quali le imprese già sostengono in proprio i costi di smaltimento.

Per questo Cna Brescia, per la seconda volta in due anni, si prepara ad inviare una comunicazione ai sindaci bresciani per chiedere che siano recepite le indicazioni della nota del Ministero dell’Economia che già nel 2014 aveva chiarito l’obbligo di «considerare intassabili le aree sulle quali si svolgono le lavorazioni industriali e artigianali poiché per loro natura sono generalmente produttive in via prevalente di rifiuti speciali» e che quindi venga «opportunamente aggiornato il regolamento di applicazione della Tari là dove necessario».

«Sulla Tari c’è una discrepanza tra normativa nazionale e locale – ricorda la presidente di Cna Brescia, Eleonora Rigotti -. La prima prevede che le aree che producono rifiuti speciali non assimilabili, per i quali le imprese già pagano lo smaltimento, non siano assoggettate alla Tari. Ma non tutti i comuni l’hanno recepita nei propri regolamenti». «Serve uniformità di applicazione della norma – invoca la presidente -, per non penalizzare ingiustamente alcune attività, che si trovano a pagare per due volte».

«Anche in questa partita Cna è vicina alle imprese» ribadisce la presidente Rigotti, ricordando che «l’associazione resta aperta al dialogo ed al confronto non solo con gli imprenditori, ma anche con le amministrazioni, al fine di giungere ad un sistema di gestione dei rifiuti che non penalizzi nessuno degli attori in esso coinvolti, sia pubblici che privati».

A livello nazionale, inoltre, Cna ha chiesto al Ministero dell’Ambiente di emanare il decreto di assimilazione previsto dal Codice ambientale e atteso da molti anni, con il quale determinare i criteri qualitativi e quantitativi per l’assimilazione dei rifiuti delle imprese a quelli delle famiglie. In assenza di tale decreto, i comuni hanno fatto un utilizzo improprio del principio di assimilazione, riportando quanto più possibile dentro la gestione pubblica i rifiuti speciali prodotti dalle imprese e applicando a questi la Tari. Così si è arrivati ad avere una situazione a macchia di leopardo, in cui i criteri di assimilabilità e le tariffe variano da comune a comune, a seconda dei regolamenti adottati.

 

Cna, dopo la transizione arriva “l’anno dell’azione”

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Eleonora Rigotti/Personaggi/Tendenze by
Eleonora Rigotti, Cna Brescia

Il 2015 e il 2016 per Cna Brescia sono stati anni di transizione, con la scelta del nuovo management direzionale: presidente e direttore sono cambiati a pochi mesi di distanza. Lo scorso è stato anche un anno di avvio al cambiamento, soprattutto nell’interpretare e rielaborare una nuova relazione tra associazione ed associati.

Il 2017 si annuncia ora come l’anno dell’azione. L’uscita da anni di crisi sembra lontana e le imprese stanno ancora soffrendo; per questo Cna con forza si schiera al loro fianco, in un gioco di squadra per evolvere e creare lavoro, in un’alleanza che consenta alle imprese di stare sul mercato smarcandosi da adempimenti, nuove normative, burocrazia che incalza, tempi dei pagamenti dilatati, commesse confermate sempre più sotto data, accesso al credito limitato e privato del rapporto diretto con le banche.

«Cna si candida a diventare, fianco a fianco con gli imprenditori, promotore di azioni che permettano alle aziende di adattarsi ad un contesto economico in continuo mutamento, per semplificare e restituire serenità – dichiara Eleonora Rigotti, presidente di Cna Brescia -. Insieme possiamo diventare propulsori di crescita. Se si investe, significa che si è tornati a pensare, a fare».

Formazione e innovazione sono le aree in cui investimenti anche modesti possono generare alto valore aggiunto, potenziando quella capacità di adattamento e flessibilità che è propria delle imprese artigiane e del tessuto imprenditoriale bresciano.

Permarrà anche nel 2017 «l’apertura e la volontà di lavorare insieme alle altre associazioni artigiane del territorio. Fare sistema, seppur complesso, porta a risultati positivi. Lo scorso anno abbiamo lanciato l’idea di lavorare insieme su progetti specifici, un primo riscontro è stato Makers Hub Brescia “Mo.Ca”» ricorda la presidente Rigotti. Per arrivare all’unità tra associazioni ci sarebbe bisogno del passaggio «da volontà annunciate ad una scelta politica forte. Noi siamo pronti al confronto, oltre che a realizzare future iniziative nelle quali coinvolgeremo le altre associazioni».

Legge di Stabilità 2017 – Le novità introdotte dalla nuova Legge di Bilancio e dal Collegato alla Legge di Bilancio saranno oggetto di una puntuale presentazione ad artigiani e imprenditori nell’arco delle serate che Cna ha organizzato nei propri uffici di zona.

Tuttavia la strada verso semplificazione e pressione fiscale sostenibile è ancora lunga. Basti ricordare che nel 2016 a Brescia le imprese hanno lavorato 220 giorni per pagare tasse ed imposte, secondo l’Osservatorio permanente Cna sulla tassazione. Il fisco comunale, regionale e nazionale pesa sulle pmi di Brescia il 60,1%.

Burocrazia ed imposizione fiscale – La nuova scadenza trimestrale, non più annuale, delle comunicazioni per fatture e liquidazioni Iva dello spesometro ha causato un aumento sensibile della burocrazia, che svantaggia i piccoli e chi lavora onestamente. Per questo continuerà decisa l’azione di Cna per semplificare e liberare risorse per le imprese.

Impresa 4.0 – Nel 2016 è stato avviato un percorso di confronto con gli imprenditori; sono stati messi loro a disposizione esperti, consulenti e percorsi di formazione. L’obiettivo è sfruttare appieno gli strumenti del Superammortamento del 140% e dal 2017 dell’Iperammortamento al 250%  per gli investimenti digitali.

Non ci si può chiamare fuori dalla trasformazione a cui il mondo produttivo sta andando incontro, quella dell’Industria 4.0. Cna preferisce chiamarla “Impresa 4.0”, perché la quarta rivoluzione industriale deve essere a misura di piccola impresa, portando vantaggi concreti e crescita inclusiva.

Un percorso che Cna ha cominciato anche lanciando il contest “Cambiamenti”, che ha premiato e valorizzato le start up che fanno innovazione, non tralasciando però di coinvolgere il tessuto produttivo del territorio ed il legame con la tradizione tipico del lavoro artigianale. Migliore start up dell’anno a livello nazionale è stata proprio un’impresa che ha partecipato alla fase bresciana del concorso, selezionata dalla Cna territoriale di Brescia: la T°RED, con un LabStore a Desenzano del Garda.

Nuovo Statuto, mentre si lavora su rinnovi e mission – L’anno si è chiuso con l’approvazione del nuovo Statuto di Cna Brescia. Il livello base dell’associazione, quello provinciale, ha acquistato la denominazione di territoriale, svincolandosi dal concetto di “provincia” e preparandosi a rispondere con maggiore agilità ai bisogni delle imprese. Lo snellimento degli organismi dirigenti ha portato alla fusione di assemblea e direzione nel Consiglio, che nominerà la nuova presidenza.

A metà maggio, infatti, si aprirà per Cna Brescia la fase dei rinnovi associativi con l’applicazione del nuovo Statuto. Nelle nuove nomine sarà tenuto in considerazione anche il ricambio generazionale, perché si introducano innovazione e spunti per il cambiamento.

Tesseramento – Nel 2016 è rimasta solida la base associativa. I nuovi iscritti (140, vedasi il documento con i dati tecnici) hanno confermato la tenuta di settori propri del Bresciano, quindi manifattura, costruzioni ed impiantisti. In totale gli associati sono 4132, per il 61% ditte individuali (inclusi i liberi professionisti).

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