I vertici di A2A, foto da ufficio stampa

Per A2A un utile netto da record: 344 milioni di euro

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Si è riunito oggi il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza del Prof. Giovanni Valotti, ha approvato i progetti del Bilancio separato e della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2018.

Gruppo A2A – Risultati consolidati al 31 Dicembre 2018

Nel corso dell’esercizio 2018 il Gruppo A2A ha portato a termine il processo di aggregazione territoriale delle utilities di Como, Monza, Lecco, Sondrio e Varese, tramite un percorso di partnership societaria e industriale, finalizzato alla nascita della “Multiutility del Nord” e ha consolidato la sua presenza nel settore fotovoltaico grazie all’acquisizione nell’anno di ulteriori impianti fotovoltaici.

Nel 2018, i Ricavi del Gruppo A2A, sono risultati pari a 6.494 milioni di euro, in aumento del 12% rispetto all’anno precedente. L’aumento dei ricavi è prevalentemente riconducibile ai ricavi di vendita di energia elettrica e gas a seguito dei maggiori volumi venduti sui mercati all’ingrosso, all’incremento dei prezzi, alle maggiori vendite su mercato libero, in particolare grandi clienti, nonché ai maggiori ricavi relativi ai certificati verdi. Il consolidamento integrale del nuovo gruppo ACSM-AGAM ha contribuito per 187 milioni di euro ai ricavi del Gruppo del secondo semestre dell’anno.

Il Margine operativo lordo si è attestato a 1.231 milioni di euro, in aumento di 32 milioni di euro rispetto al 2017 (+2,7%). Il contributo derivante dal consolidamento del gruppo ACSM-AGAM, a partire dal primo luglio 2018, è stato pari a 32 milioni di euro.

Al netto delle partite non ricorrenti (64 milioni di euro nel 2017; 39 milioni di euro nel 2018) e delle variazioni di perimetro riferite principalmente all’operazione ACSM-AGAM, il Margine operativo lordo è cresciuto di 33 milioni di euro (+3%).

Il Risultato Operativo Netto risulta pari a 588 milioni di euro, in diminuzione di 122 milioni di euro rispetto al 2017 (710 milioni di euro nel 2017). La diminuzione è riconducibile:

· alle maggiori svalutazioni di asset e avviamenti operate nell’anno in corso (160 milioni di euro nel 2018; 34 milioni di euro nel 2017);
· all’incremento degli ammortamenti derivante dalle variazioni di perimetro intervenute nei due periodi di confronto e dalla realizzazione di nuovi investimenti;

Le svalutazioni del 2018 si riferiscono per 44 milioni di euro all’avviamento allocato sulla CGU Reti Elettriche (34 milioni nel 2017) e per 116 milioni di euro agli asset della centrale di Monfalcone. L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo nel 2018 ha raggiunto 344 milioni di euro (293 milioni di euro nel 2017) in incremento di 51 milioni di euro (+17%).

Nel 2017 l’Utile Netto di pertinenza del Gruppo è stato influenzato dagli effetti conseguenti l’esercizio, in data primo luglio 2017, della PUT Option sull’intera quota del capitale sociale detenuta da A2A S.p.A. nella società montenegrina EPCG: l’esercizio di tale PUT Option ha comportato l’iscrizione di 86 milioni di euro di componenti negative di reddito sull’utile netto del 2017.

Nel corso del 2018, invece:

– è stato rinegoziato nel mese di aprile l’accordo per l’esercizio della PUT, riducendo in numero (da 7 a 4) e accelerando le date di pagamento delle rate previste per la cessione delle quote (rate comprese tra il 1° maggio 2018 e il 31 luglio 2019) determinando, a conto economico, un impatto positivo pari a 21 milioni di euro (5 milioni di euro di effetto attuariale relativo all’esercizio delle prime due rate della sopramenzionata PUT scadute nel corso del 2018 e 16 milioni di euro relativi all’incasso di dividendi dalla società partecipata EPCG);
– è stata ceduta la partecipazione nella miniera di carbone Rudnik Uglija ad Pljevjia, generando una plusvalenza pari a 6 milioni di euro;
– è stato iscritto un badwill per circa 8 milioni di euro a fronte dell’ acquisizione degli impianti operanti in Italia nel settore fotovoltaico, di proprietà di Talesun;
– sono state effettuate – come sopra menzionato – svalutazioni da impairment per 160 milioni di euro; 128 milioni di euro al netto degli effetti fiscali relativi (svalutazioni nette del 2017 pari a 34 milioni di euro nel 2017).

Escludendo i sopramenzionati effetti e le svalutazioni effettuate nei due anni di confronto, l’Utile Netto “Ordinario” di pertinenza del Gruppo nel periodo risulta pari a 438 milioni di euro (413 milioni di euro nel 2017).

La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2018 è pari a 3.022 milioni di euro (3.226 milioni di euro al 31 dicembre 2017). Nel corso dell’anno la generazione di cassa, dopo il pagamento di dividendi per 180 milioni di euro ed investimenti di Gruppo per 500 milioni di euro di euro, è stata pari a 235 milioni, riassorbita per 31 milioni di euro dagli effetti netti derivanti dalle variazioni di perimetro.

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