Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Marzo 2018 - page 3

Imprese e rischio criminalità, seminario il 12 in Camera di commercio

in Associazioni di categoria/Cdo/Economia by

Il 12 marzo p.v. dalle ore 09,30 presso la Camera di Commercio di Brescia si terrà il seminario gratuito “Mafie, usura ed estorsione” dedicato ai fenomeni dell’usura ed estorsione, focus sulle vittime e riutilizzo dei beni confiscati alla mafia. Il seminario rientra nel percorso “Imprese, economia reale e rischio criminalità” dedicato alle nuove forme di criminalità organizzata, infiltrazioni mafiose e nuove frontiere del cybecrime. Per informazioni, programmi, schede di iscrizione si rimanda al sito www.bs.camcom.it, Segreteria Organizzativa tel.030.3725298 / 264 e mail pni@bs.camcom.it

Sindacati a Brescia, i dati ufficiali: Cgil 68%, Cisl 21%, Uil 8%

in Cgil/Cisl/Economia/Sindacati/Tendenze/Uil by

Delegati Cgil oltre il 68% dei consensi, Cisl al 21% e Uil al 8% per cento. È l’esito delle elezioni Rsu in provincia di Brescia, secondo gli ultimi dati aggiornati a fine febbraio della Commissione provinciale dei garanti di Brescia, relativamente alle aziende aderenti a Confindustria. Centoventi in tutto le aziende monitorate (13 della Val Camonica), per un totale di poco meno di 16mila dipendenti, quattro quinti dei quali metalmeccanici.

Tale rilevazione, insieme a quella degli iscritti, è necessaria ai fini della rappresentatività nella contrattazione collettiva, come previsto anche dalla recente pre-intesa  Confindustria e Cgil, Cisl e Uil sulle relazioni  industriali; anche se poche sono ancora le province che al momento hanno istituito le commissioni provinciali (con sede nell’Ispettorato territoriale Lavoro) per la sua certificazione in attuazione degli accordi interconfederali (10 gennaio 2014 e 4 luglio 2017) in materia di contrattazione.

  aziende dipendenti Voti validi Cgil Cisl Uil
Metalmeccanici 92 12.775 8.657

67,77%

5.993

69,23%

2.045

23,62%

619

7,15%

Gommaplastica 6 932 637

68,35%

450

70,64%

46

7,22%

109

17,11%

Chimici 4 180 152

84,44%

82

53,95%

22

14,47%

15

9,87%

Lavanderie industriali 1 20 14

70%

14

100%

Tessili 4 248 181

72,98%

101

55,80%

80

44,20%

Autoferrotramvieri* 2 639 517

80,91%

218

42,17%

59

11,41%

104

20,12%

Alimentaristi 10 793 517

65,19%

485

93,81%

19

3,68%

13

2,51%

Cartai 1 222 160    72,07% 100

62,50%

60

37,50%

Totale*

* sono presenti altri   sind.

120 15.809 10.835

68,54%

7.429

68,56%

2.345

21,64%

860

7,94%

 

 

Vittoria Fontana, Bonometti: piena disponibilità a collaborare

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Istituzioni/Regione by

“L’affermazione in Lombardia di Attilio Fontana e del centrodestra rappresenta un chiaro mandato a promuovere l’eccellenza della nostra regione”. A dirlo è il Presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti, commentando i risultati del voto (tutti i risultati di Brescia e provincia su www.bsnews.it).

“Il nuovo Presidente della Lombardia – continua Bonometti – dovrà continuare a lavorare sulla competitività delle imprese ma soprattutto migliorare la competitività del contesto nel quale le imprese operano. Un vero processo di semplificazione e sburocratizzazione è diventato improrogabile per rendere il sistema lombardo ancora più performante, portare a compimento opere infrastrutturali strategiche come la Pedemontana, puntare sulla qualificazione del capitale umano e lo sviluppo di competenze specialistiche richieste dal mercato in ottica 4.0, favorire una politica di attrattività degli investimenti produttivi, incentivare ulteriormente l’innovazione delle imprese. Da parte di Confindustria Lombardia – conclude il presidente – c’è la piena disponibilità a collaborare fattivamente con il governatore e la nuova giunta, per garantire a tutti territori della Lombardia le condizioni necessarie alla crescita e al benessere sociale: mettiamo l’impresa al centro, perché l’industria è il motore non solo della nostra regione ma dell’intero Paese”.

Brescia, le esportazioni in Germania valgono 1,7 miliardi di euro

in Economia/Export/Tendenze by
Scambi economici tra Brescia e Germania in crescita

L’interscambio lombardo con la Germania del comparto meccanica ammonta a quasi 15 miliardi di euro nei primi 9 mesi del 2017, e registra una crescita dell’8,7% rispetto allo stesso periodo del 2016. Prime in regione per interscambio commerciale sono Milano (5,2 miliardi di euro) e Brescia (2,3 miliardi). Seguono Bergamo e Pavia (oltre 1 miliardo di euro per entrambe), Lecco ( 976 milioni) e Monza Brianza (737 milioni). Prima per export è Brescia con oltre 1,7 miliardi di merci esportate in Germania dei settori legati alla meccanica. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati Istat a settembre 2017 e 2016.

“La Germania si conferma  un importante e storico partner commerciale per le imprese lombarde, con un interscambio che nei soli primi nove mesi del 2017 ha superato i 14 miliardi di Euro, con variazioni positive sia dell’import (+7,5%) che dell’export (+10,2%). Prevedere a Monza focus tematici specifici sull’esportazione in Germania nell’ambito della meccanica, e in Europa per quanto riguarda l’alimentare significa mettere in campo opportunità concrete per sostenere  i processi di internazionalizzazione delle imprese – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente Promos e Vice Presidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.

Export lombardo per settore. Le esportazioni lombarde verso la Germania del settore meccanica ammontano a oltre 6,3 miliardi di euro tra gennaio e settembre 2017, in crescita del +10,2% in un anno. Il business dell’automotive pesa circa il 17% del totale, si tratta di circa 400 milioni di euro di export di automobili a cui si aggiungono oltre 700 milioni di euro nel settore carrozzerie per autoveicoli, motori e accessori. Segue l’export di macchine di impiego generale (oltre 1 miliardo) e quello di altri prodotti  in metallo (953 milioni di euro).

Le imprese della meccanica in Lombardia Si tratta complessivamente di circa 34mila imprese attive nel 2017, in tutta la regione che danno lavoro a poco meno di 390mila addetti. A Milano le imprese attive nei settori della meccanica sono 9.134 (117.464 addetti), Brescia al secondo posto conta 6.750 imprese  (quasi 84mila addetti), Bergamo al terzo con 4.160 imprese (53.912 addetti). Seguono Varese e Monza e Brianza (entrambe contano circa 3mila imprese attive).

Biotech e farmaceutico, a Brescia le imprese sono 400

in Economia/Partner 2/Tech/Tendenze by

Ricerca biotech, farmaceutico e biomedicale: sono i settori di punta delle biotecnologie e della bioeconomia, che guardano al futuro dell’uso delle risorse e al miglioramento della vivibilità. Sono 4 mila le imprese lombarde attive nei settori, con 40 mila addetti. Pesa la Lombardia sulle 20 mila imprese in Italia con 128 mila addetti. In particolare, più di 3 mila imprese sono specializzate nel biomedicale su quasi 20 mila in Italia. Forte la concentrazione nella ricerca di biotecnologia con 122 imprese su 616 nel Paese) e nella bioeconomia legata ai farmaceutici (256 imprese su 626). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati registro imprese 2017, 2016 e 2012.

Lombardia. 1.500 imprese circa si concentrano a Milano con 25 mila addetti, tra le lombarde Bergamo e Brescia con circa 400 imprese e 2 mila addetti, Varese e Monza con oltre 300 e circa 3 mila addetti, Como e Pavia con oltre 200 e quasi mille addetti. Crescono di più in cinque anni Sondrio (+15%), Bergamo (+4%).

Italia. Quasi 2 mila imprese si concentrano a Milano, prima in Italia insieme a Roma. Seguono Torino con circa mille e Napoli con circa 700. Firenze terza con 6 mila addetti dopo Milano con 25 mila e Roma con 9 mila.

A2A ancora più green: terza acquisizione in sei mesi nel fotovoltaico

in A2A/Ambiente/Economia/Energia/Partecipate e controllate by

Un ulteriore passo avanti per A2A e la sua svolta green: il Gruppo potenzia ancora la propria capacità di produzione di energia da fonti rinnovabili con l’acquisizione di 5 impianti fotovoltaici in Italia con una potenza installata complessiva di 15,7 MW. E’ stato perfezionato oggi il closing fra un fondo gestito da Impax (AIFM) Limited – parte di Impax Asset Management Group plc, società di gestione di investimenti con base a Londra e oltre £11,2 miliardi di asset in gestione1- e A2A Rinnovabili, la società del Gruppo che presidia il mercato energetico green. L’operazione di acquisto accresce la capacità solare installata di A2A portandola a 54,1 MW.

“Questa ulteriore acquisizione, che segue le due precedenti portate a termine nell’autunno dello scorso anno, porta il parco fotovoltaico di A2A a 39 impianti e ribadisce la nostra volontà di crescita nel settore delle rinnovabili – ha commentato Valerio Camerano, Amministratore delegato del Gruppo – Nell’arco di pochi mesi abbiamo costruito da zero una presenza nel fotovoltaico, a conferma del ruolo incisivo che A2A vuole continuare ad avere nella transizione energetica del Paese.

Dei cinque impianti fotovoltaici acquisiti da A2A tre sono situati in Puglia, uno nel Lazio e uno in Emilia-Romagna. A questi, si aggiungono quelli presenti in Toscana, Marche, Piemonte e Trentino Alto Adige frutto delle precedenti operazioni del Gruppo. L’intesa con il fondo Impax rappresenta dunque un nuovo capitolo della strategia green di A2A e della progressiva diversificazione del mix di generazione. L’accresciuta capacità solare di A2A si aggiunge ai circa 2000 MW da fonte idroelettrica già posseduti: un ulteriore contributo al raggiungimento degli obiettivi nazionali e comunitari di riduzione delle emissioni di gas effetto serra.

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