Scambi Brescia-Sri Lanka

Brescia, volano gli scambi con lo Sri Lanka: + 151 per cento in un anno

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Lo Sri Lanka vale per la Lombardia circa 50 milioni di scambi nei primi sei mesi del 2017: ammontano infatti a circa 17 milioni le importazioni e 32 milioni le esportazioni. Interscambio in crescita: +18,1% in un anno, in particolare l’export (+24,4%). Milano da sola supera i 16 milioni. Seguono Bergamo (8,5 milioni, +77%), Brescia (6,4 milioni, +151%), Mantova (6 milioni, +18,4%) e Varese (5,2 milioni, +36%). Tra i settori che pesano di più in Lombardia negli scambi con lo Sri Lanka troviamo i prodotti delle attività manifatturiere (14,5 milioni di import e 31,1 di export) e i prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca (2,2 milioni di import). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati Istat al secondo trimestre 2017 e 2016, sui primi sei mesi dei due anni.

Principali settori di scambio. Sono nel manifatturiero: chimica (11,6 milioni di export, 1,3 milioni di import), macchinari (9,8 milioni di export), articoli in gomma (5,2 milioni di import), moda e tessile (4,2 milioni di import e 3,9 milioni di export).

In Italia per regione. Scambi per 303 milioni nei primi sei mesi del 2017. Primo il Veneto con 165 milioni di scambi, poi la Lombardia con 49 milioni, l’Emilia Romagna con 32 milioni, il Piemonte con 18.

Lo Sri Lanka rappresenta un’economia in crescita, con disponibilità di manodopera a costi competitivi, un piano ambizioso di sviluppo del settore delle infrastrutture, oltre che di rapporti commerciali sviluppati con i principali mercati asiatici, tale da svolgere sempre di più il ruolo di porta d’ingresso per i mercati dell’Asia meridionale. La costituzione delle Free Trade Zone rappresenta poi il presupposto per favorire investimenti esteri, secondo la prospettiva perseguita dal Paese di rappresentare un hub manifatturiero per i mercati asiatici. Oltre la manifattura tessile, abbigliamento, calzature e l’alimentare che hanno registrato sino ad oggi i principali investimenti italiani, la meccatronica, la cantieristica navale, soprattutto di imbarcazioni e yacht, così come il turismo rappresentano i settori prioritari richiamati dal Ministro nell’ambito dei quali dovrebbe essere intensificata la collaborazione bilaterale.

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