Valsabbina, il 6 un’assemblea dei soci con polemica annuciata

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Si terrà sabato 6 maggio, al PalaBrescia, la prima assemblea di Banca Valsabbina dopo 12 mesi in cui il valore delle azioni è passato da 18 euro a poco meno dei 6 euro dell’ultima quotazione. A renderlo noto è una nota del Comitato Soci Banca Valsabbina che, pur avendo richiesto e sollecitato una risposta sin da metà marzo, sottolinea di aver ottenuto questa informazione solo attraverso la lettura della Gazzetta ufficiale dell’otto aprile.

“E’ una situazione anomala”, evidenzia l’avvocato Giorgio Paris, uno dei rappresentanti del Comitato, “in quanto negli anni precedenti la convocazione dell’assemblea era sempre stata comunicata ai soci sin dal mese di marzo con l’invio di una lettera a casa. Sembra che quest’anno, forse a fronte della particolare tensione che si è creata nei rapporti soci, gli organi societari siano un po’ restii anche a convocare l’unica assemblea annua obbligatoria per legge. Peccato che anche quest’anno i punti all’ordine del giorno riflettano l’impostazione formalistica del Consiglio che si rifiuta di discutere in Assemblea sia della situazione attuale che dei progetti di sviluppo della Banca”.

Nel frattempo il Comitato ha formalizzato la proposta di tre candidati per il rinnovo parziale del Consiglio raccogliendo abbondantemente, nonostante le difficoltà create da un regolamento assembleare che appare pensato all’esclusivo fine di comprimere se non annullare i diritti dei soci, le firme necessarie per la presentazione delle candidature.

Si tratta del commercialista Aurelio Bizioli, del manager Alberto Campana e dell’avvocato Francesca Uggeri, che hanno partecipato alla creazione del Comitato, come fondatori o come consulenti, accettando poi di rappresentare l’intero Comitato, costituito da centinaia di soci insoddisfatti dai risultati dell’attuale gestione, in questa iniziativa.

“Una iniziativa importante”, conferma Bizioli, “in quanto per la prima volta, dopo decenni di candidature bloccate gestite a tavolino dagli amministratori uscenti, i soci potranno esercitare il loro diritto di partecipazione alla vita societaria. Come accaduto anche in altre realtà associative il confronto fra posizioni diverse non può che arricchire tutti coinvolgendo un maggior numero di associati nelle scelte gestionali”.

Il Comitato provvederà quindi a convocare alcune riunioni dei soci in preparazione all’Assemblea per favorire la discussione sia sull’analisi di quanto avvenuto negli ultimi dodici mesi che sui temi di rilevanza strategica per la Banca.

L’avvocato Uggeri evidenzia: “Nelle pre-assemblee avremo modo di presentare le nostre proposte di modifica dello statuto finalizzate a garantire la partecipazione effettiva dei soci. Si tratta di modifiche di assoluto buonsenso e correttezza istituzionale a fronte di uno statuto evidentemente datato che assegna agli amministratori uscenti dei privilegi assurdi. La rappresentanza di genere e la limitazione del numero dei mandati, nel rispetto delle indicazioni di Consob e Banca d’Italia, comporteranno necessariamente un auspicabile cambiamento”.

Conclude Alberto Campana “Attendiamo ora di poter disporre del bilancio di esercizio 2016 per poter verificare dei risultati che, dalle indiscrezioni trapelate dagli organi di stampa, appaiono tutt’altro che brillanti. Ci auguriamo di ricevere, prima dell’Assemblea, risposta alle richieste di chiarimenti avanzate dal Comitato a nome non di quattro ma di centinaia di azionisti risparmiatori.”

fonte BSNEWS.IT

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