A dicembre, tra panettoni e cenoni i bresciani spendono 304 milioni

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Le specialità artigiane in primo piano nei consumi alimentari di dicembre: secondo l’Osservatorio di Confartigianato Lombardia i lombardi consumeranno cibi e bevande di produzione artigiana per 960 milioni di euro, pari al 38,2% della spesa alimentare di dicembre e di questi 116 milioni nella sola provincia di Brescia. Dicembre, grazie alle festività natalizie, è un mese particolarmente favorevole per i consumi interni: l’Osservatorio ha calcolato che negli ultimi cinque anni le vendite al dettaglio di prodotti alimentari hanno superato mediamente del 24,8% le vendite degli altri 11 mesi dell’anno: la spesa alimentare di dicembre attesa in Lombardia è di 2.511 milioni di euro, 498 milioni in più del consumo medio mensile. Nella provincia di Brescia la spesa alimentare di dicembre attesa è di 304 milioni, 60 in più rispetto agli altri mesi.

La Lombardia guida anche la classifica delle regioni con i maggiori consumi interni di prodotti alimentari artigiani, seguita dal Lazio con 572 milioni e dalla Campania con 470, su un totale di 5,6 miliardi spesi dagli italiani. Milano, con 332 milioni spesi in specialità alimentari artigiani, è invece la seconda città italiana, dopo Roma (430 milioni) e prima di Napoli (241 milioni). Il cibo Made in Lombardia continua a conquistare anche i mercati esteri, con una crescita delle esportazioni di alimentari e bevande del 3,5% nell’ultimo anno e un valore complessivo di 3.999 milioni di Euro. Il cibo Made in Brescia conquista i mercati esteri anch’esso con una crescita delle esportazioni di alimentari e bevande del 3,2% nell’ultimo anno e un valore complessivo di 376 milioni di Euro.

La classifica dei dieci principali mercati di destinazione dell’alimentare lombardo vede in testa Francia (14,3%), Germania (11,4%), Regno Unito (8,8%) e Stati Uniti (8,7%), seguiti da Svizzera (5,8%), Paesi Bassi (5,4%), Spagna (5,0%), Belgio (4,5%), Giappone (2,6%) e Polonia (2,5%). A far registrare la crescita di export maggiore sono invece Polonia (+25,5%), Spagna (+20,7%) e Giappone (+19,3%).

«Tra i cibi più apprezzati in Italia e all’estero sono sicuramente protagoniste le numerose specialità alimentari riconosciute e tutelate dall’Unione Europea con i marchi Dop, Igp e Stg. In Italia sono ben 288, e di queste 34 sono lombarde e di questi 18 prodotti provengono da Brescia – sottolinea Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia – a testimonianza di come l’orientamento alla qualità e allo sviluppo delle tradizioni del territorio sia particolarmente elevato nel nostro Paese e nella nostra regione. Il settore alimentare rappresenta un asset fondamentale non solo per la nostra economia ma anche per valorizzare tradizioni e culture regionali. Perché il cibo del futuro ha sapori antichi».

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