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Analisi congiunturale di Apindustria: ottimisti, ma con moderazione

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La tendenza è moderatamente positiva ma continuano a esserci situazioni preoccupanti, di forte difficoltà. A registrarlo è l’analisi congiunturale del III trimestre 2016 realizzata dal Centro Studi di Apindustria intervistando un campione di associati.

L’analisi dei dati congiunturali si sviluppa dal confronto dei dati del trimestre in esame rispetto al trimestre precedente. Nel complesso il campione di riferimento si distribuisce tendenzialmente nella fascia “nessuna variazione/+5%”. Continuano a esserci però situazioni di forte difficoltà, con decisa contrazione nei valori rilevati.

Più nel dettaglio crescono fatturato (nettamente positivo in poco meno della metà dei casi, stabile per un quarto del campione) e produzione (in crescita in quattro casi su dieci, stabile per un terzo del campione), a fronte di un aumento degli ordini per il 40% dei rispondenti. In crescita gli investimenti (30% dei casi) e l’occupazione, con una crescita tra l’1% e l’8% per il 29% degli associati. Per contro aumentano mediamente anche i costi di produzione, tra +1 e +8% per circa un terzo dei rispondenti (oltre la metà del campione segnala invece stabilità).

In linea con il trimestre precedente, l’analisi incrociata dei dati evidenzia realtà aziendali che vivono una fase di netta ripresa negli indicatori rilevati, con punte positive di particolare rilievo.

Rimangono presenti situazioni di crisi aziendale, come evidenziato dal grado di utilizzo degli impianti: il 30% del campione ha infatti impianti decisamente sottoutilizzati (nel II trimestre era il 33%). Nel restante 70% del campione non si sono invece registrati cambiamenti significativi.

FOCUS METALMECCANICO

Il settore metalmeccanico, rappresentato dal 39% dei rispondenti, non presenta differenze sostanziali con quanto rilevato dalla totalità del campione. Emergono però note leggermente più positive nei valori percentuali per crescita del fatturato, produzione e ordini. La crescita dei costi di produzione è invece più contenuta rispetto a quanto rilevato dal complesso degli intervistati. Occupazione in crescita per il 21% dei rispondenti (nel secondo semestre era il 64%). Bene gli investimenti, in crescita nel 100% dei casi, in linea con quanto rilevato nel trimestre precedente.

«I dati del terzo trimestre trasmettono fiducia – afferma Douglas Sivieri a commento dell’analisi congiunturale -. È positivo che questo avvenga e che venga dato un minimo di respiro, anche perché tutte le previsioni a livello macroeconomico dicono che il 2017 non sarà un anno semplice e che ci sarà ancora molto da fare».

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