Morti bianche, la Cgil attacca: una strage voluta

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L’agricoltura rimane il settore più critico, insieme all’edilizia. A metterlo in evidenza sono i dati diffusi dalla Cgil di Brescia circa gli infortuni mortali avvenuti nella provincia di Brescia nel 2015. Nella nota della Camera del lavoro si citano diversi casi nazionali, e si aggiunge: “A questi si aggiungono, nella nostra provincia, infortuni più o meno gravi come quello di cui è rimasto coinvolto un operaio di Paderno, folgorato da una scarica elettrica, e che ora versa in condizioni diperate all’ospedale di Ome”, e “quello accaduto ad un altro operaio, a Soiano del Lago, caduto dal ponteggio interno di una casa, riportando un forte trauma cranico”.

“Tutti operai colpiti nei luoghi di lavoro, che si ripetono con modalità simili, talvolta nello stesso luoghi lavoro – incalza il sindacato – Una strage silenziosa, per lo più nell’indifferenza diffusa, mentre l’allarmante concentrazione di infortuni in questo periodo conferma quanto più volte denunciato dalla nostra organizzazione, ovvero di un netto peggioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Ciò premesso, prevenzione e vigilanza restano la attività da favorire e potenziare. Non c’è riforma del sistema sanitario in Lombardia come in Italia, che possa dirsi tale se si persiste in scelte che, nella riorganizzazione accorpano e riducono i presidi territoriali, nonché il numero degli addetti, svuotando di competenze e esperienze e immeserendo le attività di prevenzione e vigilanza. Stante questa situazione – conclude il comunicato stampa – siamo di fronte a una strage silenziosa ‘voluta’, le cui responsabilità vanno perseguite, essendo per altro ben rintracciabili e individuabili”.

Al comunicato l’Ufficio Salute Sicurezza Ambiente Camera del Lavoro di Brescia allega anche una tabella con il dettaglio di alcuni degli infortuni avvenuti nel 2015. La trovate qui.

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