Massetti: «In Lombardia la maglia rosa del business sui pedali»


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La passione per la bicicletta fa bene alla salute della nostra economia. Le imprese in Italia che producono, riparano e noleggiano al I trimestre 2016 sono 3.043 (di cui il 61,9% esegue riparazioni) con 7.815 addetti e nell’ultimo anno sono aumentate dell’1,5%. Filiera della bicicletta che registra nel triennio 2013-2016 una crescita delle imprese del 2,8%, in controtendenza rispetto al -0,2% rilevato per il totale imprese.

La fotografia del settore che unisce tradizione produttiva e innovazione tecnologica, è stata scattata dal Centro studi di Confartigianato. Una filiera per il 61,9% composta da Riparazione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio (1.885 imprese), per il 18,3% da Fabbricazione e montaggio di biciclette (556 imprese), per il 13,6% da Noleggio di biciclette (413 imprese) e per il restante 6,2% da Fabbricazione di parti ed accessori per biciclette (189 imprese). Per quanto riguarda l’artigianato si osserva che la Riparazione concentra il 78,9% delle imprese (1.659 unità), segue la Fabbricazione e montaggio di biciclette con il 16,4% (344 imprese), la Fabbricazione di parti ed accessori per biciclette con il 4,4% (92 imprese) ed il Noleggio di biciclette è marginale e rappresenta solo lo 0,4% dell’artigianato (8 imprese).

Il maggior numero di imprese del settore si concentra in Lombardia con 411 imprese (in crescita del 1,8%) seguita da Emilia Romagna con 379 e dal Veneto con 323.

Per il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «Dai laboratori artigiani escono sofisticati “gioielli” per conquistare i record mondiali, modelli di ogni tipo e innovazioni per l’utilizzo quotidiano. Una filiera produttiva famosa nel mondo di cui sono protagoniste le piccole imprese che di ogni pezzo della bici, dalla sella al pedale alle ruote, realizzano un piccolo capolavoro di manualità, ricerca e tecnologia».

L’utilizzo, le piste ciclabili e il bike sharing

Non soltanto sport e tempo libero: la bicicletta sta crescendo anche come mezzo di trasporto per andare al lavoro. Sono 743.000 le persone in Italia che vanno a lavoro in bicicletta, pari al 3,5% delle persone che si recano a lavoro. Un aumento favorito dall’incremento delle piste ciclabili: 8 capoluoghi di provincia si registra una densità di piste ciclabili superiore ai 100 km per 100 km2: Padova (174,1 km/100 km2), Torino (137,4 km/100 km2), Brescia (132,8 km/100 km2), Modena (116,4 km/100 km2), Mantova (113,6 km/100 km2), Pordenone (112,0 km/100 km2), Treviso (107,1 km/100 km2) e Bergamo (105,8 km/100 km2).

Il servizio di bike sharing è presente nel paniere per la rilevazione dei prezzi al consumo dal 2015 e nel totale dei capoluoghi di provincia si contano 5,2 biciclette ogni 10 mila abitanti, media doppiata in 18 capoluoghi. In particolare in 7 capoluoghi si contano oltre 20 biciclette/10 mila ab.: Isernia (43,6 biciclette/10 mila ab.), Milano (26,1 biciclette/10 mila ab.), Pisa (22,9 biciclette/10 mila ab.), Aosta (21,9 biciclette/10 mila ab.), Bergamo (21,0 biciclette/10 mila ab.), Brescia (20,9 biciclette/10 mila ab.) e Lodi (20,9 biciclette/10 mila ab.).

Il made in Italy

L’export del Made in Italy della bicicletta è positivo e in salita nel Regno Unito (+17,8%) e negli USA (+10,1%). Nel 2015 l’export del Settore della bicicletta vale 617 milioni di euro che per il 72,6% (448 milioni) riguarda componentistica e per il restante 27,4% (169 milioni) riguarda biciclette complete. Siamo il terzo esportatore europeo del comparto dietro a Germania (1.035 milioni di euro e 20,5% del totale export dell’Unione Europea) e Paesi Bassi (930 milioni e quota del 18,4%) e rappresentiamo oltre un decimo (12,2%) dell’export del settore dell’Unione Europea. Il primo Paese cliente dell’Italia in questo settore è la Francia con 100 milioni di euro (16,2%), seguita dalla Germania con 89 milioni (14,4%), dal Regno Unito con 57 milioni (9,2%), dalla Spagna con 46 milioni (7,4%) e dalla Romania con 44 milioni (7,1%). A fronte di un trend dell’export del -2,5%, appesantito dalle vendite all’estero di biciclette, cresce del 2,2% il made in Italy della componentistica e in particolare si rilevano gli aumenti di: Cerchioni e raggi di velocipedi (+14,8%), Pneumatici di gomma, nuovi, dei tipi utilizzati per biciclette (+13,9%), Telai e forcelle, e loro parti, di velocipedi (+8,2%), camere d’aria, di gomma, dei tipi utilizzati per biciclette (+4,2%), Parti e accessori di velocipedi (+2,4%) e selle di velocipedi (+0,6%).

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