Sistema universitario, le mie proposte per rafforzare la collaborazione

in Economia/Formazione/Opinioni by

di Marco Bonometti* – La presenza dell’Università degli Studi, a fianco della già esistente Università Cattolica, ha per Brescia un’importanza essenziale per lo sviluppo economico e sociale della nostra Comunità ed è una risorsa indispensabile anche per il mantenimento dei primati che la nostra provincia vanta in Italia ed in Europa nei diversi comparti manifatturieri.

La collaborazione tra AIB e l’Università degli Studi si è sviluppata in armonia con la crescita delle attività di didattica e di ricerca e con il consolidarsi di un corpo docente sempre più legato al tessuto economico-produttivo della nostra provincia, in un processo di reciproco arricchimento che, soprattutto nell’alta formazione e nel trasferimento tecnologico, ha favorito importanti investimenti, tra i quali ISFOR, Università e Impresa e CSMT.

Le proposte per la futura collaborazione si fondano sulla nostra visione di come è cambiato il quadro di riferimento nel quale le nostre aziende competono ovunque nel mondo, convinti che la sfida della globalizzazione dell’economia, dei mercati e dei prodotti si vince con l’innovazione e con l’investimento sul capitale umano.

PRIORITA’ PER LA DISCUSSIONE

1) Sulla base del lodevole incremento delle risorse acquisite dall’Università di Brescia, reputiamo strategico elevare il grado di internazionalizzazione dell’Ateneo, rafforzando da un lato le collaborazioni già in atto con le Università europee a noi più vicine per tradizione e specializzazione industriale (Baden-Wurttemberg, Rhone-Alpes, Catalogna), ma anche aprendoci a scambi con nuove realtà, in modo da innescare un rapporto virtuoso che valorizzi le vocazioni dei diversi territori e che aiuti ad aumentare la proposta formativa e il livello di ricerca e sviluppo fruibile dalle nostre Facoltà. Questo percorso potrà anche essere declinato localmente grazie alla promozione di corsi di studio integralmente in lingua inglese, al reclutamento di docenti e studenti provenienti da paesi esteri, all’introduzione di summer school etc. Il tutto per migliorare la proposta formativa ed aumentare l’appetibilità delle facoltà tecnico-scientifiche ed economico-aziendali, in linea con i progetti sottoscritti da Confindustria e MIUR.

2) Riteniamo strategico valorizzare l’attività del CSMT facendone, come da obiettivo iniziale, lo strumento privilegiato per un rapporto con le imprese in tema di ricerca e sviluppo e adeguamento tecnologico, con particolare attenzione al sostegno delle filiere e dei cluster del nostro territorio, unitamente allo sviluppo di progetti per l’accesso ai fondi regionali, nazionali e comunitari per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione.

3) Indispensabile rafforzare le attività già condivise nell’Alta Formazione, con particolare riferimento ai Master rivolti alle PMI ed all’Innovazione, collegando maggiormente i Dottorati di ricerca alle esigenze aziendali anche utilizzando l’apprendistato in alta formazione.

4) Doveroso inoltre rendere le lauree triennali realmente professionalizzanti attraverso percorsi che valorizzino le attività di laboratorio in Università e nelle aziende. Al fine di recuperare gli abbandoni universitari, è consigliabile reindirizzare lo studente su percorsi più brevi ma di immediato inserimento lavorativo, come quelli di Istruzione Tecnico Superiore.

5) Riteniamo altresì importante esplicitare la misura dei risultati conseguiti, parametrandoli sugli esempi virtuosi concretamente misurabili in Italia e nel mondo, allo scopo di definire degli obiettivi ambiziosi ma credibili e di verificarne il raggiungimento. Fondamentale inoltre proseguire sul fronte della valorizzazione delle eccellenze e della meritocrazia interna ed esterna, evidenziando, incentivando e premiando i singoli (docenti, ricercatori e studenti) oppure le organizzazioni (gruppi di ricerca, dipartimenti, corsi di studio etc.) più meritevoli dal punto di vista della quantità e soprattutto della qualità del lavoro svolto.

6) Condivisibile anche l’importanza data all’inserimento nel CdA degli Atenei di soggetti esterni all’università portatori di esperienze e relazioni, per integrare le scelte strategiche dell’Università pianificando una proposta formativa che vada incontro alle esigenze della città e del territorio.

7) Riteniamo infine argomento di oggettiva rilevanza, la necessità di migliorare i servizi di supporto agli studenti quali ad esempio:

-una migliore logistica (alloggi, trasporti, etc), una migliore dotazione per il diritto allo studio, che premi i meritevoli con borse di studio e favorisca inoltre il sostegno economico di progetti da parte delle imprese, un rafforzamento dell’organizzazione di stage e tirocini in azienda e del servizio di job placement dei laureati.

  • Presidente AIB

Lascia un commento

Your email address will not be published.

*